Museo d'arte dello Splendore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Museo d'Arte dello Splendore
La struttura del museo, adiacente al Santuario
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGiulianova
IndirizzoViale dello Splendore, 112
Coordinate42°45′28.31″N 13°57′10.46″E / 42.757864°N 13.952906°E42.757864; 13.952906
Caratteristiche
TipoArtistico
Periodo storico collezioniXIII secolo - XXI secolo
Superficie espositiva1 200 
Istituzione27 luglio 1997
Apertura27 luglio 1997
Visitatori2 000 (2018)
Sito web

Il Museo d'Arte dello Splendore (MAS) è un museo di Giulianova, situato all'interno del complesso del Santuario della Madonna dello Splendore, che raccoglie opere d'arte dal XIII secolo fino all'età contemporanea. Inoltre ospita mostre temporanee ed eventi di carattere culturale, come concerti, presentazioni di libri, performance teatrali, conferenze e convegni.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo d'arte dello Splendore è stato inaugurato il 27 luglio 1997[1] per volontà del frate cappuccino Padre Serafino Colangeli[2], nella struttura che, dal 1938 al 1965, ospitava uno studentato. Dal 2002 è divenuto una fondazione pubblico-privata, attualmente costituita dalla fondazione Piccola Opera Charitas e dal Comune di Giulianova.

La Regione Abruzzo lo ha riconosciuto come museo di prima categoria.[3]

Il museo[modifica | modifica wikitesto]

Il museo si estende su tre piani, per un totale di circa 1200 m² e i suoi contenuti sono così organizzati:

  • il piano terra ospita, come deposito aperto, la Collezione d'arte dei Frati Cappuccini d'Abruzzo; le opere sono collocate nel museo a partire dal 2010, a seguito dei danni provocati dal terremoto del 2009 al complesso di Santa Chiara dell'Aquila, da cui esse provenivano;
  • il secondo piano, inaugurato il 14 dicembre 1997[1], ha ospitato fino al 17 dicembre 2019 la Collezione Bindi, lascito di Vincenzo Bindi (1852-1928) al comune di Giulianova; la collezione originale comprende 377 opere di pittura di artisti legati alla città di Napoli, in particolare della Scuola di Posillipo, e di pittori abruzzesi. Le opere vanno dal XVII secolo al 1920, con particolare riguardo alla pittura del periodo tra il 1820 e il 1870[4]. Attualmente le otto sale sono adibite alle mostre temporanee;
  • il terzo piano, aperto il 4 ottobre 1998[1], ospita la sala conferenze, adibita a concerti, conferenze, convegni, presentazioni di libri ed eventi culturali, oltre che all'esposizione di mostre temporanee.

Il primo piano, che non fa parte del Museo, è sede del Convento dei Frati Cappuccini.

Artisti[modifica | modifica wikitesto]

La Collezione d'arte dei Frati Cappuccini d'Abruzzo, ospita opere di Giulio Cesare Bedeschini e seguaci, di artisti della scuola di Pompeo Cesura e della scuola di Giacinto Brandi, di Bernardino Ciferri, di Carl Ruthart, Padre Alfonso da Torino di Sangro e Jusepe de Ribera.

Il museo possiede una collezione permanente che include pitture, sculture e grafiche di artisti contemporanei, tra i quali Mimmo Paladino, Francesco Messina, Aligi Sassu, Georges Rouault, Simon Benetton.

Mostre temporanee[modifica | modifica wikitesto]

Il museo, fin dalla sua fondazione, ospita mostre di artisti contemporanei[5][6].

Titolo Inizio Fine
Aligi Sassu. Il Sacro: dipinti, disegni, acquerelli (1930-1994) e I Promessi Sposi: 58 acquerelli (1943-1944) 27 luglio 1997 30 settembre 1997
Giorgio Morandi, pittore e incisore 14 dicembre 1997 15 febbraio 1998
I Cascella, cinque generazioni di artisti 4 luglio 1998 30 agosto 1998
Marc Chagall. La Bibbia: 105 incisioni (1931-1939) 13 dicembre 1998 31 gennaio 1999
Ruggero Savinio, opere 1986-1998 28 marzo 1999 30 maggio 1999
La Scuola di Posillipo e il paesaggio napoletano dell'Ottocento. Dipinti dalla Pinacoteca Comunale di Giulianova 18 luglio 1999 12 settembre 1999
Francesco Messina, la scultura come accesso alle origini e attraversamento del tempo, opere dal 1928 al 1994 19 dicembre 1999 13 febbraio 2000
Venanzo Crocetti, sculture e opere su carta dal 1932 al 2000 2 luglio 2000 17 settembre 2000
Alberto Sughi nella Collezione Zavoli. Dipinti e opere su carta dal 1958 al 2000 24 settembre 2000 26 novembre 2000
Raffaello Pagliaccetti, le epifanie della luce. Bronzi, marmi, terracotte e gessi dal 1861 al 1899 25 aprile 2001 8 luglio 2001
L'arte sacra di Umberto Mastroianni. Sculture, bassorilievi e opere su carta dal 1928 al 1997 12 luglio 2001 20 settembre 2001
La collezione Giuseppe Trevisan. Pitture e sculture di artisti italiani e stranieri della seconda metà del Novecento 9 dicembre 2001 10 febbraio 2002
Philippe Artias. Tentazioni visionarie: il ciclo di Sardanapalo e altre opere 9 luglio 2002 15 settembre 2002
L'astrazione lirica di Antonio Corpora. Dipinti e acquerelli dal 1944 al 2002 12 ottobre 2002 12 gennaio 2003
Figure del '900 italiano 20 dicembre 2003 31 gennaio 2004
Gesù Gianquinto 20 dicembre 2003 31 gennaio 2004
Arnulf Rainer. Sotto la croce 13 marzo 2004 2 maggio 2004
Virgilio Guidi. L'opera grafica 21 dicembre 2004 20 febbraio 2005
Dino Cunsolo. Tormento ed estasi 6 maggio 2006 1 luglio 2006
Sergio Sarri. L'uomo e la macchina[7] 23 settembre 2006 31 ottobre 2006
Pinocchio. Opere grafiche con tavole illustrative dell'artista Mimmo Paladino 22 settembre 2007 10 novembre 2007
Ennio Calabria, un volto e il tempo. Ritratti e autoritratti dal 1960 al 2008 5 luglio 2008 7 settembre 2008
Credere la luce[8] 9 luglio 2011 24 luglio 2011
Credere la luce 2[9] 20 aprile 2012 29 aprile 2012
Carlo Levi. Dipinti dal 1926 al 1973[10] 28 giugno 2012 19 agosto 2012
Credere la luce 3[11] 29 luglio 2013 14 agosto 2013
Credere la luce 4[12] 6 luglio 2014 14 agosto 2014
Credere la luce 5[13] 25 luglio 2015 14 agosto 2015
Credere la luce 6[14] 17 aprile 2016 30 aprile 2016
Emiliano Alfonsi, enigma e bellezza[15] 24 marzo 2018 21 aprile 2018
Luca Farina, frammenti di grazia[16] 8 luglio 2018 9 settembre 2018
Gigino Falconi, le stagioni[17] 29 settembre 2018 7 ottobre 2018
Sara Chiaranzelli: Immagini[18] 7 aprile 2019 26 maggio 2019
Gruppo 4: Comuni Radici[19] 6 luglio 2019 21 luglio 2019
Gigino Falconi: Per Giulianova[20] 11 luglio 2019 8 settembre 2019
Silvio Mastrodascio: Dal pensiero alla forma[21] 27 luglio 2019 8 settembre 2019
Credere la luce 7: Il liturgico e il sacro[22] 7 dicembre 2019 31 gennaio 2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Informazioni e servizi offerti dal Complesso di maria SS.ma dello Splendore - Giulianova alta - Complesso di Maria SS.ma dello Splendore - Viale dello Splendore, 121 - 64021 Giulianova (Te)., su madonnadellosplendore.eu. URL consultato il 16 dicembre 2018.
  2. ^ MAS - Museo d'arte dello Splendore [collegamento interrotto], su comune.giulianova.te.it, 21 gennaio 2016. URL consultato il 9 dicembre 2018.
  3. ^ Miniguida Museo d'arte dello Splendore (PDF), su museodellosplendore.it. URL consultato il 4 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2015).
  4. ^ Museo d'Arte Dello Splendore, su facebook.com. URL consultato il 9 gennaio 2020.
  5. ^ Rocco Rante, « Arte Persiana del periodo islamico nelle collezioni del Museo Nazionale d’Arte Orientale ». Antica Persia, Tesori del Museo Nazionale di Tehran e la ricerca italiana in Iran, Catalogo e Esposizione, Museo d’Arte Orientale di Roma, 29 Maggio –, in Abstracta Iranica, Volume 28, 15 maggio 2007, DOI:10.4000/abstractairanica.11712. URL consultato il 16 giugno 2022.
  6. ^ exibart_admin, MAS - MUSEO D'ARTE DELLO SPLENDORE, su exibart.com. URL consultato il 16 giugno 2022.
  7. ^ THETIS Srl Grafica- Multimedia, Casa d'aste Farsettiarte, su Casa d'aste Farsettiarte. URL consultato il 12 agosto 2019.
  8. ^ Giulianova, Credere la luce: mostra per una nuova iconografia della Madonna dello Splendore, su Cityrumors, 29 giugno 2011. URL consultato il 22 luglio 2019.
  9. ^ Giulianova. Mostra d’arte sacra, Credere la luce. Organizzata dal Centro culturale San Francesco della Piccola Opera Charitas., su GiulianovaNews, 13 aprile 2012. URL consultato il 22 luglio 2019.
  10. ^ 28 Giugno 2012, I ritratti di Carlo Levi al Mas di Giulianova, su Il Centro. URL consultato il 16 dicembre 2018.
  11. ^ “Credere la luce 3” quando l’arte si fa preghiera, su ilcentro.it.
  12. ^ Giulianova. Dal 6 luglio al MAS “CREDERE LA LUCE 4”, alle fonti della salvezza., su giulianovanews.it.
  13. ^ “Credere la Luce 5” al Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova, su liveinitalia.it.
  14. ^ Cityrumors, Giulianova, Fondazione POC inaugura mostra Credere la luce 6, su Cityrumors, 8 aprile 2016. URL consultato il 16 dicembre 2018.
  15. ^ Emiliano Alfonsi, Enigma e Bellezza. Mostra, su comune.giulianova.te.it. URL consultato il 16 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2018).
  16. ^ Giulianova, mostra di Luca Farina al MAS, su cityrumors.it.
  17. ^ "Gigino Falconi. Le Stagioni" esposizione temporanea, su comune.giulianova.te.it. URL consultato il 16 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2018).
  18. ^ Mostra personale: "Sara Chiaranzelli: Immagini" a cura di M. De Santis, su comune.giulianova.te.it, 1º luglio 2011. URL consultato l'8 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2019).
  19. ^ Giulianova, Cosimo Savastano al MAS presenta la mostra del Gruppo 4, su Cityrumors, 2 luglio 2019. URL consultato il 12 luglio 2019.
  20. ^ Giulianova, mostra antologica di Gigino Falconi al Museo d’Arte dello Splendore, su Cityrumors, 8 luglio 2019. URL consultato il 12 luglio 2019.
  21. ^ Giulianova, al MAS la mostra Silvio Mastrodascio, su Cityrumors, 21 luglio 2019. URL consultato il 4 agosto 2019.
  22. ^ Dal: 07/12/2019 Al: 31/01/2020, VII edizione di ‘Credere la luce’ al MAS, su Fondazione POC. URL consultato il 9 gennaio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN159176652 · LCCN (ENno99026123 · GND (DE5331600-9 · WorldCat Identities (ENlccn-no99026123