Muro della vergogna

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Il muro di Berlino e la "striscia della morte" in Bethaniendamm, fotografia del 1986

Muro della vergogna è una locuzione utilizzata per definire con accezione critica varie strutture nel mondo. La vergogna si riferisce, a seconda dei casi, a coloro che ne hanno curato la costruzione, ai popoli che ne hanno sofferto le conseguenze o alle circostanze o scopi che hanno portato all'edificazione.

Si è talvolta ricorsi a questa locuzione anche per definire i casi in cui il muro sia stato usato come strumento per la denuncia pubblica di fatti o persone, come supporto per l'affissione di fotografie o nomi, che venivano così esposti pubblicamente.

In particolare sono oggetto di questa definizione i muri costruiti per impedire o ostacolare il passaggio di civili tra diversi territori o che, costruiti per ragioni militari, abbiano anche coinvolto le popolazioni.

La costruzione di muri a divisione di territori è un argomento fortemente dibattuto. Coloro che ne sostengono l'uso, giustificano tale misura con motivi eccezionali di sicurezza.

Storia del termine[modifica | modifica wikitesto]

Il nome è stato usato per la prima volta nel 1961, dopo la costruzione del muro che separava Berlino Occidentale da Berlino Orientale da parte del governo della Repubblica Democratica Tedesca. Da esso denominato "Muro di protezione anti-fascista", i berlinesi lo chiamarono Schandmauer, che significa letteralmente, "Muro della vergogna"[1].

Questo muro, generalmente conosciuto come Muro di Berlino, venne definito "Muro della vergogna" anche al di fuori della Germania, in un articolo che fu pubblicato sulla rivista Time Magazine nel 1962[2]. Poco tempo dopo, il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy si riferì esplicitamente al muro come "Muro della vergogna" nel suo discorso annuale del 14 gennaio 1963 davanti al Congresso degli Stati Uniti.

Riferimenti al muro di Berlino con questa accezione sono stati espressi anche da altri capi di Stato come Mário Soares[3] e Jacques Chirac[4], e anche Romano Prodi[5].

Lista cronologica di muri chiamati "Muri della vergogna"[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://charlotte.gunn.palo-alto.ca.us/~ohistory/2001_files/digiacomo/HurstE.pdf[collegamento interrotto]
  2. ^ Copia archiviata, su cnn.com. URL consultato il 4 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2006).
  3. ^ Project MUSE[collegamento interrotto]
  4. ^ Copia archiviata (PDF), su fedtrust.co.uk. URL consultato il 6 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2006).
  5. ^ EUROPA - Press Releases - Romano Prodi Presidente della Commissione europea Le fasi finali dell'allargamento Parlamento Europeo Bruxelles, 9 ottobre 2002
  6. ^ http://www.socialnews.it/blog/2018/06/12/il-muro-della-vergogna-di-lima/
  7. ^ A Chain-Link Fence Rankles an Old Walled City Archiviato il 12 marzo 2007 in Internet Archive.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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