Movimento Nazionale per la Sovranità

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Movimento Nazionale per la Sovranità
PresidenteRoberto Menia
SegretarioMarco Cerreto
StatoBandiera dell'Italia Italia
SedeVia Crescenzio, 19 - Roma
Fondazione18 febbraio 2017
Dissoluzione7 dicembre 2019[1][2]
Confluito inFratelli d'Italia[3][4]
IdeologiaConservatorismo nazionale
Sovranismo
Populismo di destra
Euroscetticismo[5]
CollocazioneDestra
Seggi massimi Camera
0 / 630
(2018)
Seggi massimi Senato
1 / 320
(2018)
(nella Lega)
Seggi massimi Europarlamento
0 / 73
(2014)
Organizzazione giovanileGioventù Identitaria
Sito webwww.movimento-nazionale.it/

Il Movimento Nazionale per la Sovranità (MNS) è stato un partito politico italiano fondato nel 2017. Il partito nacque dalla confluenza di due soggetti politici di destra:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Il partito è stato lanciato come "Polo Sovranista" il 12 gennaio 2017 dal leader di La Destra, Francesco Storace e dal leader di Azione Nazionale, Gianni Alemanno[6]. Azione Nazionale era l'associazione politica fondata nel 2015 dopo che nell'assemblea della Fondazione Alleanza Nazionale la cosiddetta "mozione dei quarantenni" venne sconfitta dalla mozione di Fratelli d'Italia, permettendo così al partito di Giorgia Meloni di tenere il simbolo di AN[7].

La scelta del nome e del simbolo del nuovo partito sovranista è avvenuta attraverso un sondaggio sul web[8][9].

Il partito è nato ufficialmente con il congresso fondativo del 18-19 febbraio 2017 al Marriot Park Hotel di Roma, presieduto da Domenico Nania, attraverso la fusione de La Destra e di Azione Nazionale[10]. Durante il congresso Storace è stato eletto Presidente del partito, Alemanno è stato eletto Segretario e Roberto Menia Vicesegretario[11]. Sono stati eletti anche i membri dell'Assemblea nazionale del movimento[12].

Elezioni amministrative del 2017[modifica | modifica wikitesto]

In occasione delle amministrative il Movimento decide di non presentare il proprio simbolo, tuttavia in numerose liste civiche in tutto il paese si ha la presenza di candidati iscritti all'MNS. Il risultato vede l'elezione di un consigliere comunale nelle coalizioni vincenti di centrodestra a L'Aquila, Rieti, Frosinone, Alessandria e Chiavari, dove viene eletto un consigliere comunale nella maggioranza indipendente di destra.[senza fonte]

Pur non presentando simbolo o candidati, il Movimento appoggia la lista "#diventeràbellissima", schierandosi apertamente a sostegno dell'ex Vicesegretario nazionale de La Destra Nello Musumeci, eletto presidente con il 39,9% alle regionali in Sicilia del 5 novembre[13].

Qualche giorno dopo Storace e Alemanno decidono di appoggiare Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, come candidato Premier in vista delle imminenti elezioni[14].

Elezioni politiche e regionali del 2018[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni politiche in Italia del 2018.

Il 31 gennaio 2018 Storace si dimette da presidente del movimento[15].

Il Movimento partecipa attivamente alla coalizione di centro-destra per le politiche di marzo 2018, a sostegno della Lega di Matteo Salvini. In particolare sono inseriti nelle liste della Lega alcuni candidati dell'MNS in Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, e viene eletto un senatore in Campania, Claudio Barbaro.

Il MNS alle elezioni regionali nel Lazio del 2018 e in Lombardia si schiera a sostegno dei candidati unitari del centro-destra Attilio Fontana[16] e Stefano Parisi. Proprio nel Lazio Storace però da mesi appoggia il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e così, scontrandosi con Alemanno, abbandona il Movimento che egli stesso aveva contribuito a fondare[17].

Alle regionali in Molise del 22 aprile 2018 il Movimento Nazionale presenta la propria lista a sostegno del candidato unitario di centro-destra Donato Toma, ottenendo il 2,7% dei consensi e nessun seggio[18].

Il 7 maggio 2018 nel corso dell’assemblea nazionale del Movimento viene eletto presidente Roberto Menia e portavoce, Marco Cerreto[19].

Il 14 maggio Michele Facci, presentatosi nella lista di Forza Italia e risultato primo dei non eletti, successivamente passato al Movimento Nazionale per la Sovranità, subentra nell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna a Galeazzo Bignami, a seguito delle dimissioni di quest'ultimo[20].

Alle amministrative del 10 giugno, il Movimento presenta il proprio simbolo solo a Brindisi, ottenendo il 2,1% e nessun seggio.

Elezioni del 2019 e fine del percorso autonomo[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 marzo 2019 Alemanno rimette il suo incarico da segretario dopo la condanna in primo grado per il processo di Mafia Capitale[21].

In occasione delle elezioni europee del 2019 vi è la decisione di inserire propri candidati nelle liste di Fratelli d'Italia, finalizzate ad un significativo[22] patto federativo e alla definitiva confluenza, deliberata dagli organi nazionali il successivo 7 dicembre[23][24].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

Organizzazione giovanile[modifica | modifica wikitesto]

L'organizzazione giovanile del movimento - indipendente comunque da esso - era Gioventù Identitaria.

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Politiche 2018 Camera Nella Lega
0 / 630
Senato Nella Lega
1 / 315

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://secolo-trentino.com/2019/11/12/mns-si-unisce-a-fdi-frau-lauspicio-e-di-una-maggiore-presenza-anche-in-regione/
  2. ^ https://www.secoloditalia.it/2019/12/fdi-abbraccia-il-movimento-nazionale-la-risposta-allappello-di-giorgia-ununica-casa-per-la-destra/
  3. ^ Copia archiviata, su qelsi.it. URL consultato il 10 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2019).
  4. ^ https://www.brindisioggi.it/movimento-alemanno-aderisce-fratelli-ditalia/
  5. ^ Giuseppe Vatinno, Gianni Alemanno parla del Movimento Nazionale per la Sovranità, Affaritaliani, 20 febbraio 2017. URL consultato il 16 luglio 2017.
  6. ^ Alemanno e Storace lanciano il polo Sovranista, verso un partito unico a Destra, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 22 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2017).
  7. ^ Fondazione An, la spunta Fratelli d'Italia: Meloni tiene il simbolo. Sconfitti i "quarantenni" di Alemanno, su Il Fatto Quotidiano, 4 ottobre 2015. URL consultato il 12 marzo 2023.
  8. ^ Alemanno lancia il Polo sovranista con Storace, per una "destra senza compromessi", su la Repubblica, 30 gennaio 2017. URL consultato il 12 marzo 2023.
  9. ^ Bruno Guarini, Ecco come Alemanno e Storace trumpeggiano (senza Meloni e Salvini), su Formiche.net, 18 febbraio 2017. URL consultato il 12 marzo 2023.
  10. ^ Congresso Movimento nazionale, Storace: «In marcia per un'Italia sovrana», su Secolo d'Italia, 18 febbraio 2017. URL consultato il 12 marzo 2023.
  11. ^ Alemanno: centrodestra unito per salvare l'Italia, guai a tirarsi indietro, su Secolo d'Italia, 19 febbraio 2017. URL consultato il 12 marzo 2023.
  12. ^ L'esercito della Sovranità, su ilgiornaleditalia.org. URL consultato il 25 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2017).
  13. ^ Redazione, Storace nel Messinese a sostegno di Davide Paratore, su Messina Oggi - Quotidiano Online di Messina città metropolitana. URL consultato il 12 marzo 2023.
  14. ^ Centrodestra, Alemanno e Storace: "Noi uniti per Salvini premier", su Affaritaliani.it. URL consultato il 12 marzo 2023.
  15. ^ www.ilgiornaleditalia.org, su ilgiornaleditalia.org. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
  16. ^ Regionali Lombardia: anche il Movimento Nazionale per la Sovranità con Fontana, in Affaritaliani.it. URL consultato il 12 gennaio 2018.
  17. ^ Regionali Lazio: scontro Storace-Alemanno su Pirozzi, su ilquotidianodellazio.it. URL consultato il 6 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2018).
  18. ^ Risultati - Elezioni Regionali Molise - Riepilogo, su elezioni.repubblica.it.
  19. ^ Redazione, Politica. Menia nuovo presidente del Movimento per la Sovranità. Cerreto portavoce, su Barbadillo, 7 maggio 2018. URL consultato il 12 marzo 2023.
  20. ^ TeleRomagna24, su teleromagna24.it.
  21. ^ Gianni Alemanno lascia la politica: “Mi dimetto dal Movimento Sovranista”, su Affaritaliani.it. URL consultato il 4 marzo 2019.
  22. ^ Movimento per la sovranità al fianco di Fratelli d’Italia, su Secolo d'Italia, 14 maggio 2019. URL consultato il 12 marzo 2023.
  23. ^ Redazione Mn24, Il Movimento per la Sovranità entra in Fratelli d'Italia - MediaNews24, su mn24.it, 12 novembre 2019. URL consultato il 12 marzo 2023.
  24. ^ Partiti in fermento. Mileto pronto ai saluti, Scarfone guarda alla Lega · Il Reggino, su Il Reggino. URL consultato il 12 marzo 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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