Peschereccio

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Pescherecci nel porto di Fano

Il peschereccio (motopesca o paranza) è una tipologia di bastimento utilizzato, essenzialmente, per le attività di pesca commerciale, cioè per la cattura di pesci e altra fauna ittica per la vendita.

Assunta Tontini Madre, fu negli anni 1970 il più grande peschereccio d'altura d'Europa

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Pescherecci nel porto di Chioggia
Alcuni pescherecci nel porto canale di Mazara del Vallo

Sono in genere di dislocamento medio piccolo, per impieghi costieri e la loro stazza parte da qualche tonnellata, mentre sono motopesca d'altura quelli che arrivano oltre le mille tonnellate e anche più con le unità oceaniche, e dotate di abbondanti reti e apparati radar e sonar.

Inizialmente a vela o a remi, sono diventati negli ultimi decenni progressivamente a motore, prima a benzina o a carbone, poi sempre di più Diesel.

Generi di peschereccio[modifica | modifica wikitesto]

Tipi di pescherecci[modifica | modifica wikitesto]

In Europa[modifica | modifica wikitesto]

L'Unione Europea ha a più riprese incentivato la chiusura delle attività con la demolizione dei pescherecci.[1] Secondo la FAO, fra crisi di settore e incentivi alla rottamazione, dal 2000 al 2023 il numero di pescherecci della flotta europea è diminuito del 28%.[2]

Flotte pescherecce italiane[modifica | modifica wikitesto]

Sono 35 i principali porti pescherecci d'Italia[3].

Nella tabella sottostante si mettono a confronto i primi dieci porti italiani per tonnellate di stazza lorda; da notare che non sempre un maggior numero di pescherecci corrisponde a una maggiore stazza lorda, in quanto a volte essi sono di piccole dimensioni[4].

Regione Porto Posto nella classifica nazionale per TSL Tonnellate di stazza lorda N° di imbarcazioni
Sicilia Porto di Mazara del Vallo 16.725 224
Veneto Porto di Chioggia 5.545 235
Marche Porto di Ancona 4.566 207
Sicilia Porto di Sciacca 4.046 120
Puglia Porto di Manfredonia 3.479 240
Sardegna Porto di Cagliari 3.141 161
Puglia Porto di Molfetta 3.080 60
Abruzzo Porto di Pescara 2.987 99
Marche Porto di San Benedetto del Tronto 2.845 123
Sicilia Porto di Porticello 10° 2.524 245

Le flottiglie italiane con oltre 200 motopescherecci iscritti, indipendentemente dalla loro stazza, non sono necessariamente quelle con maggiore stazza lorda; si veda il caso di Ancona, che pur essendo al sesto posto per numero di imbarcazioni, è al terzo porto per TSL (in quanto i suoi pescherecci sono mediamente più grandi), e il caso di Sant'Antioco, che pur essendo al quarto posto per numero di imbarcazioni, per ciò che riguarda la stazza si trova solo al diciottesimo posto (a causa delle ridotte dimensioni delle sue imbarcazioni)[4]: 1) Porticello (245 imbarcazioni) 2) Manfredonia (240 imbarcazioni) 2) Chioggia (235 imbarcazioni) 3) Mazara del Vallo (224 imbarcazioni) 4) Sant'Antioco (227 imbarcazioni) 5) Ancona (207 imbarcazioni).

Si fornisce di seguito l'elenco delle prime cinque regioni italiane per TSL.

Regione Porti in ordine di TSL Posto nella classifica nazionale per TSL Tonnellate di stazza lorda
Sicilia Mazara, Sciacca, Porticello, Portopalo di Capo Passero, Palermo, Catania, Trapani 29.800
Marche Ancona, San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Fano 11.200
Puglia Manfredonia, Molfetta, Bisceglie 8.000
Veneto Chioggia 5.500
Sardegna Sant'Antioco 4.800

Il 33 per cento della flotta peschereccia italiana è iscritto nei compartimenti della Sicilia[5].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1912, a San Benedetto del Tronto, avviene il varo del primo peschereccio a motore in Italia, il "San Marco".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Da ultimo nel 2023. Cfr. Fuori dal coro, 17 gennaio 2024. Secondo il programma, l'UE incoraggia le importazioni di pesce a favore delle grandi multinazionali. Inoltre, favorisce il consumo di carne e pesce sintetici, insieme al contestuale incentivo di 1.500 euro per ogni ettaro di terra dismesso dalla coltivazione.
  2. ^ Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Piano d’azione dell’UE: proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente» [COM(2023) 102 final] (2023/C 349/20), su eur-lex.europa.eu.
  3. ^ Ministero Sviluppo economico, Figura I.3. Mappa dei principali porti pescherecci in Italia, 2001 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  4. ^ a b Statistiche riguardanti la pesca
  5. ^ Fonte: Irepa, Istituto ricerche economiche per la pesca e l'acquacoltura, Statistiche italiane per la pesca

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Marzari, Trabaccoli e pieleghi nella marineria tradizionale dell'Adriatico, Milano, Mursia, 2008, ISBN 978-88-425-4182-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Tipi di pesca[modifica | modifica wikitesto]

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