Moto Guzzi V7 Record

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Moto Guzzi V7 Record
Il prototipo "V7 Record" conservato al Museo Moto Guzzi
Costruttorebandiera Moto Guzzi
TipoRecord di velocità
Produzionedal 1969 al 1969
Stessa famigliaMoto Guzzi V7 Sport
Moto Guzzi V7 Special

La Moto Guzzi V7 Record, anche detta Moto Guzzi V7 Sport prototipo 1, è una motocicletta da record, prototipo per la costruzione in serie della V7 Sport, realizzata dalla Moto Guzzi nel 1969.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito dello studio per il futuro modello V7 Sport, il reparto esperienze Guzzi, guidato da Lino Tonti e Umberto Todero, aveva dato corpo al progetto realizzando un prototipo di moto sportiva, accreditato di 65 Cv e 185 Kg di peso, grazie al nuovo telaio e al nuovo motore, di schema identico a quello del modello "V7 700", ma sottoposto ad una radicale opera di potenziamento.

Al fine di saggiare le caratteristiche della nuova moto e contemporaneamente avviare il battage pubblicitario, il prototipo venne dotato di carenatura integrale e presentato alla stampa sul circuito di Monza, dove la Moto Guzzi aveva intenzione di tentare i prestigiosi record di velocità sulle distanze dei 100 e 1000 km, nelle classi 750 e 1000.

Remo Venturi con il prototipo "V7 Sport", all'Autodromo nazionale di Monza, nel giugno 1969.[1]

Per l'occasione, era stata convocata una pattuglia di valenti piloti-collaudatori, composta da Guido Mandracci, Angelo Tenconi, Silvano Bertarelli, Roberto Patrignani, Remo Venturi, Vittorio Brambilla e Alberto Pagani. In due sessioni di prove la nuova motocicletta batté 19 record mondiali di velocità.

La prima sessione di prove, effettuata nel giugno 1969, dovette essere sospesa a causa della inadeguatezza delle coperture dell'epoca, rispetto al peso e alle prestazioni della moto. Il ritmo imposto si rivelò troppo elevato e lo pneumatico posteriore della moto condotta da Remo Venturi esplose ad altissima velocità, fortunatamente senza conseguenze irreparabili per il pilota.

Durante la seconda sessione di prove del 30 e 31 ottobre, il prototipo tornò in pista per completare il programma, finalmente dotato di pneumatici all'altezza della situazione, appositamente realizzati dalla Dunlop, riuscendo a battere gli ambìti record mondiali per le classi 750 e 1.000 cm³, sulle distanze di 100 e 1.000 km, rispettivamente conquistati con le medie velocistiche di 218,426 e 205,932 km/h.

Nonostante le straordinarie doti dimostrate, la Moto Guzzi V7 Record rimase un pezzo unico perché Tonti e Todero non erano ancora soddisfatti della loro opera e decisero di migliorarla ulteriormente, affinando le modifiche al motore e riprogettando completamente la ciclistica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ian Falloon, The Moto Guzzi Sport & Le Mans Bible, Veloce Publishing, Poundbury, 2007, pag.15

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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