Mostro lacustre

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Raffigurazione artistica del mostro di Loch Ness

Mostro lacustre è il nome generico attribuito all'oggetto di avvistamenti di grandi animali che si specula siano presenti in alcuni laghi, nonostante la loro esistenza non sia stata scientificamente provata. L'indagine su queste creature è tra gli scopi della criptozoologia.

Nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Avvistamenti o storie relative a mostri lacustri o fluviali sono correlati a numerose località sparse per tutta la Terra, tra di esse ci sono:

In Italia[modifica | modifica wikitesto]

Tarantasio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tarantasio.

Tarantasio è il nome del celebre mostro vissuto nel Lago Gerundo. Il Lago Gerundo era un insieme di paludi e zone acquitrinose nella bassa pianura Lombarda ai tempi del medioevo. In tempi recenti il mostro è stato d’ispirazione per la creazione del logo Eni che raffigura un cane a sei zampe. Attualmente alcune località lombarde ricordano questo nome.

Lago di Como[modifica | modifica wikitesto]

Si è parlato più volte di mostri nel lago di Como. Del Lariosaurus si comincia a scrivere e parlare in modo diffuso nel secondo dopoguerra (1946). Alcuni importanti quotidiani e periodici lombardi e non solo, come La Nazione, Il resto del Carlino, Il Tempo, La Domenica del Corriere ecc. Riportano allarmanti notizie di avvistamenti* nelle più varie località del Lario ed attacchi da parte del mostro; non casuale certamente la collocazione temporale, così, per una certa intensità per alcuni mesi, e poi in varie occasioni fino a fine millennio.

Gli avvistamenti più numerosi sembrava avvenissero nella località di Lierna nei pressi della spiaggia del Borgo di Grumo di Lierna vi furono dei ritrovamenti fossili della specie Lariosaurus balsami, che venne chiamato localmente "Lierni". Il Lariosaurus balsami verrà rappresentato in alcuni fumetti del Topolino come simpatico animale.

Nel 1946 i giornali parlarono di un misterioso animale lungo diversi metri che sarebbe apparso al Pian di Spagna, nella parte settentrionale del lago, e poi a Varenna. Nel 1954 fu avvistato ad Argegno un animale lungo 80-90 cm con muso e parte posteriore arrotondate e zampe "come un'anatra". Nell'agosto del 1957 un enorme mostro sarebbe apparso tra Dongo e Musso. Nel settembre del 1957 da una batisfera fu visto uno strano animale con una testa simile a quella di un coccodrillo. A questa vicenda si ispira il romanzo di Emanuele Pagani Il mostro del lago di Como.

Nel 2003 è la volta di un'anguilla gigantesca, lunga 10-12 metri, avvistata nelle acque di Lecco. Il ricercatore Giorgio Castiglioni ha studiato questi casi e ha tratto queste conclusioni: i "mostri" del 1946 e dell'agosto del 1957 sono invenzioni dei giornali, l'animale del 1954 era con ogni probabilità una lontra, animale allora presente sul lago, quello del settembre del 1957 poteva essere un grosso luccio e l'anguilla gigante del 2003 sarà stata facilmente un gruppo di pesci che nuotavano compatti in fila. Il Lariosauro torna in auge con la canzone dell'allora "menestrello lagheé" Davide Van de Sfroos (Davide Bernasconi) Ul Mustru. La ballata è stata in realtà suggerita dal romanziere-storico locale Giovanni Galli come testimoniato da una sua intervista rilasciata al periodico Il Genesio diretto dallo stesso Bernasconi.

Lago di Garda[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni pescatori segnalarono un mostro che ingoiava tutti i pesci impigliati nelle reti[2]. Nel 2001 due sub hanno avvistato un pesce siluro gigante davanti a Gargnano sulla sponda bresciana a circa 25 metri di profondità[3]. Andrea Torresani, giornalista pubblicista, iniziò dal 2001 una serie di filmati per rilevare la presenza del pesce gigante, filmati che poi confluirono nella serie video "Cacciatori di mostri"[4]. Altro avvistamento è quello di un pescatore di Garda davanti a Villa Canossa (aprile 2007)[5].

Ipotesi[modifica | modifica wikitesto]

Ci sono diverse ipotesi sul fenomeno, che in mancanza di prove scientifiche molti considerano basato esclusivamente su esagerazioni e mistificazioni. Alcune teorie parlano di anguille giganti. Alcuni asseriscono che si tratti di storioni giganti, mentre un'altra teoria dice che i mostri avvistati siano la rara forma adulta di una specie anfibia che generalmente conduce nella forma larvale tutta la sua vita come l'axolotl. Il criptozoologo Bernard Heuvelmans ha sempre sostenuto che gli avvistamenti di creature simili a plesiosauri sono in realtà una specie sconosciuta di otaria dal collo lungo. Molte di queste zone, specialmente attorno al Loch Ness e nella valle di Okanagan, sono diventate popolari e prospere grazie alla presunta presenza dei mostri di forte richiamo turistico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Janet Bord e Colin Bord, Alien Animals, Panther, 1985 [1980], pp. 13-14, ISBN 0-586-06469-9.
  2. ^ Il «mostro» della Baia delle Sirene ha mangiato 5 quintali di sardelle, in L'Arena, agosto 1965. URL consultato il 27 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2022).
  3. ^ Quel pesce era enorme, in Brescia Oggi, 18 agosto 2001 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2007).
  4. ^ Filmato audio Corriere della Riviera Videos, Hunters of the monsters (on Garda lake) Cacciatori di mostri (trailer), su YouTube.
  5. ^ Pinna gigante: qualcosa ho visto anch'io, in Corriere della riviera, aprile 2007. URL consultato il 27 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2022).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mitologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Mitologia