Morte (Marvel Comics)

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Morte
Morte e Mar-Vell, disegnato da Jim Starlin
UniversoUniverso Marvel
Nome orig.Death
Lingua orig.Inglese
AutoreCarl Burgos
EditoreMarvel Comics - Timely Comics
1ª app.estate (giugno) 1941
1ª app. inThe Human Torch n. 5 (erroneamente numerato 4)
Caratteristiche immaginarie
SoprannomeLady Morte
SessoFemmina
Poteri

Morte (Death), detta anche Lady Morte (Mistress Death), è un personaggio dei fumetti, creato da Carl Burgos (testi e disegni), pubblicato dalla Timely Comics, la casa editrice che poi divenne la Marvel Comics. La sua prima apparizione nell'epoca Golden Age avviene in The Human Torch n. 5 (erroneamente numerato 4). Invece la sua prima apparizione nella Bronze Age avviene in Captain Marvel (vol. 1) n. 26 (maggio 1973)[1], realizzato da Mike Friedrich (testi) e Jim Starlin (testi e disegni).

Morte è un'entità astratta, l'incarnazione della fine della vita nell'Universo Marvel, ed è la controparte negativa di Eternità, l'incarnazione di ogni forma di vita nell'Universo. Così come Infinità ed Oblio sono due facce della stessa entità astratta, così lo sono Morte ed Eternità.

Spesso Morte appare come compagna di Thanos, il quale ha cercato più volte di conquistare l'Universo e distruggere ogni forma di vita per dimostrarle il suo amore. Tuttavia Lady Morte lo respinge sempre, considerandolo inferiore a Deadpool.

Poteri ed abilità[modifica | modifica wikitesto]

Morte è una entità apparentemente onnipotente e onnisciente, dotata di poteri di gran lunga superiori a qualunque altro personaggio presente nell'Universo: le sue capacità rivaleggiano solo con Infinità, Eternità ed Oblio, le altre tre Entità Cosmiche. Tuttavia fa eccezione anche Galactus, in quanto a causa della sua sconfinata potenza e alla sua natura trascendentale riesce quasi a tenerle testa, pur rimanendole effettivamente inferiore.

Così come le altre tre Entità, esistono solo pochi esseri in tutto l'Universo più potenti di lei, ossia Fenice Bianca della Corona, Tribunale Vivente, Molecola, l’Arcano il Supremo, sebbene si presuma anche che l’entità cosmica Eternità sia di poco superiore. Inoltre può essere sconfitta dal possessore delle Sei Gemme dell'Infinito o dal possessore del Cuore dell'Universo, essendo artefatti che derivano direttamente dall'insuperabile potere del Supremo. La forma che possiamo percepire di Morte è solo una rappresentazione usata per comunicare con gli esseri inferiori e ne possiede tutti i poteri. Teoricamente sarebbe possibile distruggere la sua rappresentazione, ma ciò non ferirebbe affatto l'essenza della vera Morte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Prima edizione italiana in I Fantastici Quattro n. 101/103, Editoriale Corno

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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