Monzonite

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monzonite
Monzonite anfibolico-biotitica, Valle del Cervo (Biella)
CategoriaRoccia magmatica
SottocategoriaRoccia intrusiva
Minerali principaliK-Feldspato, plagioclasio, anfiboli, pirosseni, biotite
Minerali accessoriapatite, zircone, ossidi di ferro, titanite
Tessituraolocristallina faneritica
Colorebruno, grigio, violaceo
Utilizzopietra ornamentale
Varietàquarzo-monzonite, monzonite a foidi, larvikite
Ambiente di formazioneambienti continentali anorogenici o orogenici tardivi
Sezioni sottili di monzonite
Sezione di monzonite vista a un solo polarizzatore
Sezione di monzonite vista a un solo polarizzatore
Immagine a nicol paralleli
Sezione di monzonite vista a nicol incrociati
Sezione di monzonite vista a nicol incrociati
Immagine a nicol incrociati

La monzonite è una roccia magmatica intrusiva intermedia, di composizione - relativamente ai minerali sialici - simile ai graniti, ma diversamente da questi ultimi è priva di quarzo o con quantità di quarzo relativamente piccole (<5% del volume totale della roccia). Il colore varia dal bruno al grigio e al violaceo (determinato dai cristalli di feldspato potassico). La tessitura è olocristallina faneritica, e può variare dall'equigranulare alla porfirica.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Campione di Larvikite (da Larvik, Cvedalen, Norvegia)

La monzonite prende il nome dal monte Monzoni, nel Trentino, dove questa roccia venne descritta per la prima volta. In realtà inizialmente sotto questo nome si comprendevano anche delle rocce di questo distretto magmatico che hanno composizione diversa da quella delle attuali monzoniti.

Caratteri mineralogici e varietà[modifica | modifica wikitesto]

Posizione della monzonite nel doppio triangolo QAPF

Le monzoniti sono caratterizzate dalla presenza, in quantità pressoché uguali di feldspato potassico (ortoclasio) e plagioclasio (oligoclasio-andesina), con il plagioclasio compreso tra il 35 e il 65% del volume totale dei feldspati. Ai feldspati sono associati uno o più minerali ferro-magnesiaci, di solito anfiboli (orneblenda), biotite, più raramente pirosseni (augite ± titanifera). Il quarzo, se presente, è interstiziale. Elementi accessori possono essere ossidi di ferro, zircone, apatite e titanite[1].

Le quarzo-monzoniti hanno quarzo compreso tra il 5 e il 20% in volume, le monzoniti a foidi contengono fino al 10% in volume di feldspatoidi e/o olivina.

La larvikite (dal distretto di Larvik, nel sud della Norvegia) è una varietà di monzonite o sienite augitica con un feldspato ternario (miscela isomorfa di feldspato sodico, potassico e calcico), augite titanifera, e anfibolo sodico (barkevikite), con quantità accessorie di mica lepidomelano ± quarzo o nefelina ± Fe-olivina ± magnetite, zircone e apatite[1]. È importante localmente per il suo uso come pietra ornamentale.

Composizione chimica e norma[modifica | modifica wikitesto]

Quarzo-monzonite di Silver Plume (USA) [2]
% in peso
SiO2 67,50
Al2O3 15,60
Fe2O3 1,80
FeO 2,30
MgO 0,93
CaO 1,70
Na2O 2,50
K2O 6,00
TiO2 0,70
P2O5 0,33
Minerali normativi
% in peso
Quarzo 25,77
Ortoclasio 35,35
Albite 20,80
Anortite 5,06
Enstatite 2,31
Ferrosilite 1,69
Magnetite 2,60
Ilmenite 1,33
Apatite 0,78

Distribuzione e utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

  • In Italia:

La monzonite in Italia si trova nel plutone terziario e postorogenico di Biella[3], nella media Valle Cervo (Piemonte), dove forma l'anello più esterno dell'intrusione[4]. Altre monzoniti si trovano in Trentino nel piccolo plutone triassico di Predazzo, nella Valle di Fiemme (Trentino), e in quello coevo e poco distante del Monte Monzoni.

La monzonite è usata come pietra ornamentale. Tagliata in lastre lucidate, si usa per pavimentazioni, rivestimenti murali, monumenti funebri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Le Maitre R.W. - Igneous Rocks. A classification and glossary terms. 2nd edition- Cambridge University Press (2002)
  2. ^ U.S.G.S. Tabulation of modal and chemical analysis of Silver Plume quartz-monzonite - File Report 85-296 (1985)
  3. ^ in diversi lavori scientifici viene talora indicato come "plutone di Biella", talaltra come "Plutone della Valle del Cervo"
  4. ^ Fiorentini Potenza M - Distribuzione delle principali facies petrografiche e della radioattività nel plutone «sienitico» di Biella (Valle del Cervo) - Rend. Soc. Min. It. v. 15, pp. 89-132 (1959)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Best M.G. - Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition (2003) - Blackwell
  • Michael Allaby - A Dictionary of Earth Sciences - Third Edition - Oxford University Press (2008) - ISBN 978-0-19-921194-4

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