Montecchio Emilia
Montecchio Emilia comune | |
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Piazza della Repubblica | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Reggio Emilia |
Amministrazione | |
Sindaco | Paolo Colli (centrosinistra) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 44°41′55″N 10°26′55″E / 44.698611°N 10.448611°E |
Altitudine | 99 m s.l.m. |
Superficie | 24,65 km² |
Abitanti | 10 549[1] (31-12-2011) |
Densità | 427,95 ab./km² |
Frazioni | Villa Aiola |
Comuni confinanti | Bibbiano, Montechiarugolo (PR), Reggio Emilia, San Polo d'Enza, Cavriago, Sant'Ilario d'Enza |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 42027 |
Prefisso | 0522 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 035027 |
Cod. catastale | F463 |
Targa | RE |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 586 GG[3] |
Nome abitanti | Montecchiesi |
Patrono | san Donnino |
Giorno festivo | 28 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Montecchio Emilia nella provincia di Reggio Emilia | |
Sito istituzionale | |
Montecchio Emilia (Montè-c o Muntè-c in dialetto reggiano[4]) è un comune italiano di 10.549 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna.
Geografia
Montecchio Emilia si trova alla base degli appennini, sul torrente Enza ed è un sito strategico in quanto è situato a metà tra Parma e Reggio Emilia e all'incrocio di numerose strade provinciali. È considerato il centro più importante della Val D'Enza. La zona industriale è molto importante.
Storia
Montecchio era anticamente chiamata Monticulum, per la natura del terreno sul quale è sorto il paese, formatosi con le colmate portate dalle alluvioni delle acque del fiume Enza che scendevano dall’Appennino. Sopra quelle alture sorsero le primordiali abitazioni di coloro che ritennero il luogo sicuro dalle acque ed i terreni alluvionali molto fertili ed atti alle coltivazioni agricole. Il territorio fu dapprima di dominazione etrusca e poi romana, epoca che oltre ad una necropoli ha lasciato tracce in frammenti di utensili, vasi, monete, i resti di una lapide celebrativa di un’opera pubblica del I e II secolo, una crocetta pettorale laminata in oro che si cucivano sul vestito i primi cristiani sacerdoti o guerrieri nel V e VI secolo. Le testimonianze più antiche sono costituite da pugnali ed asce di pietra tipiche del neolitico poi oggetti di bronzo. I reperti degli strati superiori mostrano una significativa evoluzione dal bronzo finale all’età del ferro.
Montecchio medioevale con le sue fortificazioni (baluardi, bastioni e rocche) altamente difensive ed offensive, ma anche per la sua posizione geografica e strategica, è stata poi per secoli ambita e contesa, passando con alterne vicende dal dominio della Chiesa a quello dei Visconti, dei Barbiano, degli Sforza, dei Gonzaga, dei Farnese, degli spagnoli, dei francesi, seguendo poi, in età moderna, le vicende del Ducato Estense. Montecchio è nominata in parecchi documenti esistenti negli archivi di Reggio e Parma: uno di essi, un privilegio imperiale, porta la data dell’8 giugno 781. Aderisce alla Repubblica Cispadana ed a quella Cisalpina, per entrare poi a far parte dell’Italia unita, come Comune dal nome Montecchio Emilia per distinguerlo da altri Montecchio, per mezzo di un decreto del dittatore Farini il 27 dicembre 1859, data questa che coincide col primo consiglio comunale montecchiese.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Architetture militari
Edificazioni
Comprende varie scuole primarie, una scuola media, un istituto superiore (il "Silvio D'Arzo") e un ospedale chiamato "Ercole Franchini". I più importanti punti di ritrovo sono il Parco Enza ed i dintorni del castello medievale.
Personalità legate a Montecchio Emilia
- Ermete Zacconi, attore.
- Mario Pisu, attore, doppiatore e regista.
- Armando Giuffredi, scultore, incisore e medaglista.
- Orietta Berti, cantante.
- Luca Cigarini, calciatore.
- Luca Campani, cestista.
- Francesco Gualerzi, musicista.
Amministrazione
Il comune s'impegna nel pubblicare un mensile chiamato, appunto, "Montecchio".
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]
Trasporti
Fino al 1955 Montecchio era raggiunta dalla ferrovia Barco-Montecchio, ramo secco della ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza. La vecchia stazione è ancora visibile a lato della provinciale per Reggio.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 412.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
- Fausto Ficarelli, Giorgio Barani - Montecchio Emilia – La Gente, il lavoro, gli eventi e altre cose. Immagini e documenti per una storia di paese, Montecchio Emilia 1984
Altri progetti
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