Monte Maggio

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Monte Maggio
Crinale visto da Laghi. Il monte Maggio è la cima più a destra.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Veneto
  Trentino-Alto Adige
Provincia  Vicenza
  Trento
Altezza1 853 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°50′56.4″N 11°13′18.5″E / 45.849°N 11.221806°E45.849; 11.221806
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Monte Maggio
Monte Maggio
Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Maggio
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezionePrealpi Venete
SottosezionePrealpi Vicentine
SupergruppoGruppo degli Altipiani
GruppoAltopiano di Folgaria
SottogruppoDorsale del Campomolon
CodiceII/C-32.I-A.1.b

Il Monte Maggio (1.853 m s.l.m.) è una montagna dell'Altopiano di Folgaria nelle Prealpi Venete. Si trova al confine tra la provincia di Vicenza nel comune di Laghi e la provincia di Trento tra i comuni di Folgaria e Terragnolo. Il monte fu teatro di aspri combattimenti durante la prima guerra mondiale dal momento che era situato esattamente sul confine tra il Regno d'Italia e l'Impero austro-ungarico.[1]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

La cima del monte

La cima, ben riconoscibile da una grande croce metallica, è raggiungibile da Passo Coe, dalla Base Tuono, dal Passo della Borcola o da Laghi. È toccata dal sentiero della pace che collega il Passo Coe con il Passo della Borcola e che coincide in questo tratto con il sentiero europeo E5. Il Monte Maggio fa parte della catena montuosa Coston dei Laghi conosciuto anche con il nome locale Corona di San Marco che dal Passo della Borcola sale agli Altipiani di Tonezza chiudendo la conca di Laghi a nordovest come un ferro di cavallo. Il nome Corona di San Marco allude al vecchio confine della Serenissima Repubblica.[2] I suoi fianchi degradano lentamente a nord sull'Altopiano di Folgaria, a ovest costituiscono invece il limite scosceso della Val Terragnolo ed a est si staccano dalla conca di Laghi. Una cresta lo collega a sud con il Coston dei Laghi (1.873 m s.l.m.) e il Monte Borcoletta (1.759 m s.l.m.).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Per la sua posizione strategica fu fortificato dagli austro-ungarici dopo l'inizio della Prima guerra mondiale. Nonostante ciò fu occupato dal Regio Esercito durante il primo sbalzo offensivo tra il 31 maggio e il 1º giugno 1915 dai fanti del 79º Reggimento fanteria "Roma" e dal 72º Reggimento fanteria "Puglie". Gli austro-ungarici bloccavano però ogni ulteriore avanzata tenendo occupato il costone a nord della cima. In seguito gli italiani adattarono la cima alle loro esigenze costruendo una strada d'accesso da Malga Zonta. Gli austro-ungarici avevano precedentemente costruito una via d'accesso sul lato opposto della costone.[3] Inoltre fu costruito una teleferica con la stazione in arrivo in caverna che collegava la cima con la contrada Vanzi di Laghi.[4] Un'azione offensiva nell'agosto di quell'anno contro le linee austro-ungariche fallì e la situazione non cambiò fino all'inizio della Südtiroloffensive. Gli italiani Durante l'offensiva di primavera austro-ungarica fu conquistato il 18 maggio 1916 nonostante l'accanita resistenza dei fanti della Brigata Sesia dal 2º Reggimento Kaiserjäger inglobato nella 180ª Brigata fanteria sotto il comando del generale Verdroß. Rimase poi dietro le linee austro-ungariche fino alla fine della guerra.[5][6][7]

La via d'accesso austriaca sul lato Val Terragnolo a pochi giorni dalla Südtiroloffensive

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Monte Maggio, in Museo della Guerra del Trentino. URL consultato il 6 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2013).
  2. ^ Chiej 1994, pp. 11-12.
  3. ^ Il blog di un bersagliere I diari di guerra 1915-1918 di Flavio Petrassi, su idiaridiguerra.com. URL consultato il 9 aprile 2019.
  4. ^ Chiej 1994, p. 134.
  5. ^ Paolo Antolini, Passo Coe, agosto - novembre 1915, su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 5 aprile 2019.
  6. ^ ÖULK 1933, pp. 257-261.
  7. ^ Zandonati 2004, pp. 40-46.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Chiej, Guida alla Corona di San Marco: I monti di Tonezza, Pòsina - Laghi, Trento, Panorama, 1994.
  • (DE) Österreichisches Bundesministerium für Heerwesen (a.c.), Österreich-Ungarns letzter Krieg 1914-1918. Vol. 4 Das Kriegsjahr 1916 Die Ereignisse von Jänner bis Ende Juli, Wien, Militärwissenschaftliche Mitteilungen, 1933. [1]
  • Antonio Zandonati, La Grande guerra sugli Altipiani: Passo Coe: 1915-1916: la spallata austriaca che diede inizio alla Strafexpedition, Trento, Panorama, 2004, ISBN 887389092X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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