Monodelphis scalops

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Monodelphis scalops[1]
Stato di conservazione
Rischio minimo[2]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Metatheria
Superordine Ameridelphia
Ordine Didelphimorphia
Famiglia Didelphidae
Sottofamiglia Didelphinae
Tribù Marmosini
Genere Monodelphis
Specie M. scalops
Nomenclatura binomiale
Monodelphis scalops
(Thomas, 1888)
Sinonimi

Didelphis scalops
Thomas, 1888
Peramys scalops
Thomas, 1912

Nomi comuni

Opossum dal naso lungo e dalla coda corta

Areale di M. scalops

Monodelphis scalops (Thomas, 1888) (spesso indicato in letteratura anche come Monodelphis scallops; nomi comuni: opossum dal naso lungo e dalla coda corta, in inglese: Long-nosed Short-tailed Opossum, Colicorto narigudo e Colicorto de cabeza roja in spagnolo) è una specie di mammifero marsupiale del Sud America. Vive in Argentina e Brasile.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo opossum ha le estremità anteriore e posteriore di colore rossiccio, che ricorda il colore di Monodelphis emiliae[3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il Monodelphis scalops è presente nel Brasile sudorientale, negli stati di Espiritu Santo (parte meridionale), Rio de Janeiro, São Paulo e Santa Catarina, e in Argentina e Paraguay[3]. La specie non è comune, ma si ritiene che possa essere più comune di quanto indichino le ricognizioni a causa di un campionamento inadeguato [4]. Le popolazioni stanno comunque diminuendo.

Il Monodelphis scalops vive nelle foreste costiere umide delle pianure atlantiche[5][6]. La loro attività è in maniera predominante terrestre e crepuscolare. La perdita progressiva dell'habitat a causa dell'uomo costituisce una minaccia per alcune parti dell'area di distribuzione della specie e alcune popolazioni sono in declino. Per favorirne la conservazione, la specie è presente in parecchi aree protette[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Wilson, D. E., and D. M. Reeder (eds). 2005. Mammal Species of the World. Johns Hopkins University Press, 2,142 pp.
  2. ^ http://www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/13700/0 Monodelphis scalops
  3. ^ a b Alfred L. Gardner (a cura di), Mammals of South America - Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, Ed. 4, University of Chicago Press (2008), ISBN 0226282406, pag. 101.
  4. ^ Viera and Brito, pers. comm.
  5. ^ Eisenberg and Redford, 1999
  6. ^ Emmons and Feer, 1997
  7. ^ Vieira, E. & Brito, D. 2008. Monodelphis scalops in: IUCN 2011. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2011.2..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Ann. Mag. Nat. Hist., ser. 6, 1: 158.

  • Mammal Species of the World, A Taxonomic and Geographic Reference, 3rd edition, 2005 ISBN 0801882214
  • Alfred L. Gardner (a cura di), Mammals of South America - Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, Ed. 4, University of Chicago Press (2008), ISBN 0226282406, pagg. 689.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Infonatura, su natureserve.org. URL consultato il 30 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2009).