Monastero di San Barbaro di Demenna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il monastero di San Barbaro di Demenna sorgeva nel territorio di Alcara li Fusi allora Turiano, e precisamente nel feudo San Giorgio, contrada Pascì.[senza fonte] Questo Monastero di cui si ignora l'anno preciso di fondazione, dev'essere stato molto probabilmente costruito verso la fine dell'VIII secolo o il principio del IX secolo, giacché dagli atti risulta preesistente all'invasione araba. Durante la dominazione saracena il cenobio, già molto fiorente, si ridusse a pochi monaci e, pur costretto ad una vita grama e difficile, riuscì a superare fra tanti stenti la difficoltà di quei tempi calamitosi e a sopravvivere. Dopo l'occupazione normanna, il monastero era ridotto in condizioni quanto mai pietose e il conte Ruggero nel 1097 lo pose sotto le dipendenze dell'abazia di San Filippo di Demenna, il cui abate Gregorio ne curò le opere di restauro e in pochi anni lo fece rifiorire. Nel 1323 il monastero venne ceduto ad un potente signore, un certo Giovanni di Forlì, per due salme, cioè circa cinque quintali e mezzo, di frumento all'anno Così dopo oltre 5 secoli di vita, cessò di esistere il vecchio monastero basiliano di San Barbaro di Demenna.