Muhammad V del Marocco

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Muhammad V del Marocco
Re Muhammad V del Marocco in una fotografia d'epoca
Re del Marocco
Stemma
Stemma
In carica14 agosto 1957 –
26 febbraio 1961
Predecessoresé stesso come sultano del Marocco
SuccessoreHasan II
Sultano del Marocco
In carica17 novembre 1927 –
14 agosto 1957[1]
PredecessoreYusuf ben al-Hasan
Successoresé stesso come re del Marocco
Nome completoمحمد بن يوسف بن الحسن العلوي
Muḥammad bin Yūsuf bin al-Ḥasan al-ʿAlawī
NascitaFās, 10 agosto 1909
MorteRabat, 26 febbraio 1961 (51 anni)
Luogo di sepolturaMausoleo di Mohammed V
Casa realeAlawidi
PadreYūsuf del Marocco
MadreLallā Yāqūt
ConsortiHanila bint Mamoun
Abla bint Tahar
Bahia bint Antar
FigliPrime nozze:
Fatima Zohra
Seconde nozze:
Hasan
'A'isha
Malika
Abdellah
Nuzha
Terze nozze:
Amina
ReligioneSunnismo

Moḥammed V (in arabo محمد الخامس?, Muḥammad al-khāmis; Fès, 10 agosto 1909Rabat, 26 febbraio 1961) fu sultano del Marocco dal 1927 al 1953. Dopo un esilio tra il 1953 e il 1955, fu di nuovo riconosciuto sultano al suo rientro in patria e re del Marocco dal 1957 al 1961. Era figlio del sultano Yūsuf, alla cui morte egli ascese al trono, e apparteneva alla dinastia alawide.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Era il più giovane dei quattro figli di Mulay Yūsuf (Youssef), sultano del Marocco dal 1912 al 1927 sotto il protettorato francese.

La prima moglie di Mohammed V fu Lallā Hanila bint Maʾmūn (sposata nel 1925). Ebbero una figlia, Lallā Fatima Zohra.

La sua seconda moglie fu Lalla ʿAbla bint al-Ṭāhar (sua cugina di primo grado), da cui ebbe cinque figli: il futuro re Hasan II, Lallā ʿĀʾisha (Aicha), Lallā Malika, Moulay Abdellah e Lallā Nuzha.

La terza moglie fu Lallā Bāhiya bint ʿAntar, madre della sua ultima figlia Lallā Amina.

Sultano del protettorato[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di suo padre nel 1927, un anno dopo la fine della guerra del Rif, venne scelto dalle autorità francesi al posto dei suoi due fratelli maggiori.

Nel 1940 il governo di Vichy, sotto controllo nazista durante la Seconda guerra mondiale, emise molti decreti per escludere gli ebrei dalle funzioni pubbliche. Il sultano Mohammed V si rifiutò di far applicare le leggi antisemite in Marocco e, in segno di sfida, nel 1941 invitò tutti i rabbini del regno alle celebrazioni dell'anniversario della sua salita al trono[2].

Esilio[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 agosto 1953 la Francia obbligò Mohammed V e la sua famiglia all'esilio in Madagascar, a seguito dell'appoggio da lui dato agli indipendentisti dell'Istiqlāl che volevano l'indipendenza del Marocco. Un suo parente, Mohammed Ben Arafa, fu posto sul trono.

Mohammed V e la sua famiglia furono trasferiti in Madagascar nel gennaio 1954. Mohammed V tornò dall'esilio il 16 novembre 1955, riconosciuto ancora come legittimo sultano dopo la sua opposizione attiva al Protettorato francese sul suo Paese.

Re del Marocco[modifica | modifica wikitesto]

Al centro il sovrano in visita al Lawrence Berkeley National Laboratory, fondato da Ernest Orlando Lawrence, negli Stati Uniti, nel 1957

Nel febbraio 1956 negoziò con la Francia e con la Spagna la piena indipendenza del Marocco. Tuttavia al Paese diventato indipendente mancavano alcuni territori (Tangeri, che gli verrà restituita a ottobre dello stesso anno, Sidi Ifni, Tarfaya e Sahara Occidentale), lasciando deluse le aspettative degli indipendentisti dell'Istiqlāl. Nell'agosto 1957 Mohammed V assunse il titolo di re, in sostituzione del titolo di sultano.

Sin dai primi anni Mohammed V si impegnò per dare al Paese istituzioni democratiche, redigendo una prima bozza di costituzione, allo scopo di migliorare lo Stato marocchino con un particolare riguardo alla modernizzazione del Paese ed alla diffusione dell’istruzione e della cultura.

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Il Marocco aderì all’ONU e alla Lega Araba, dichiarandosi solidale e dando sostegno politico agli algerini in lotta per l'indipendenza, ma questo non significò una rottura dei legami con la Francia, mentre fin da subito furono solidi e cordiali i rapporti con gli Stati Uniti.

Il Marocco provò a riconquistare Sidi Ifni, sotto occupazione spagnola, nell’ottobre 1957 con le armi, ma il conflitto fallì nel giugno 1958 per la reazione spagnola, sostenuta anche dai francesi. Ma, nonostante la sconfitta dell’intervento armato a Sidi Ifni, la Spagna, sempre nel 1958, restituì al Marocco la città di Tarfaya.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Mausoleo di Muhammad V a Rabat

Il 26 febbraio 1961 il re Mohammed V morì improvvisamente per impreviste complicanze durante un intervento chirurgico, che gli procurarono un attacco cardiaco[3][4]; gli succedette al trono il figlio Ḥasan II.

Gli sono stati dedicati il Mausoleo di Muhammad V di Rabat, l'Aeroporto Internazionale Mohammed V di Casablanca e l'Università Mohammed V di Rabat, al pari di numerose università e vari spazi pubblici del Marocco. Esiste una "Avenue Mohammed V" in quasi ogni città marocchina.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze marocchine[modifica | modifica wikitesto]

Gran maestro dell'Ordine della Sovranità - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine di Ouissam Alaouite - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Collare dell'Ordine del Re Abd al-Aziz (Arabia Saudita) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine del Nilo (Egitto) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare del Reale e Distinto Ordine spagnolo di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Compagno dell'Ordre de la Libération (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali (Giordania) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di Classe Eccezionale dell'Ordine al Merito del Libano (Libano) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine di Idris I (Regno di Libia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine degli Hashemiti (Regno d'Iraq) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Collare dell'Ordine Imperiale del Giogo e delle Frecce (Spagna franchista) - nastrino per uniforme ordinaria
Comandante in Capo della Legion of Merit (Stati Uniti) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro dell'Ordine del Sangue di Tunisia (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re del Marocco Successore
Se stesso con titolo di Sultano 1957 - 1961 Hasan II
Controllo di autoritàVIAF (EN23495616 · ISNI (EN0000 0000 9866 5123 · LCCN (ENn82151096 · GND (DE119548550 · BNF (FRcb12224729t (data) · J9U (ENHE987007310459905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82151096
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