Modulo (architettura)

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Una fabbrica costruita per moduli, Prato

Un modulo architettonico è una misura di grandezza o una unità che viene ripetuta più volte in maniera da dare proporzioni equilibrate in uno o più edifici.

Modulo classico[modifica | modifica wikitesto]

Nell'arte classica il modulo era il diametro maggiore di una colonna. Nel caso di entasi quindi veniva calcolato nella parte centrale e non si calcolava sulle colonne angolari qualora esse presentassero un ispessimento quale correzione ottica.

A partire da questo modulo venivano prese le misure di tutti gli altri elementi, con precisi rapporti di proporzione matematica.

L'uso del modulo, seppure mai completamente accantonato e anche se non più ispirato alla colonna ma ad altre unità di misura, venne ripreso in età rinascimentale da architetti quali Filippo Brunelleschi con Lo Spedale degli Innocenti e Leon Battista Alberti con il tempio malatestiano.

Architettura modulare[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito dell'architettura moderna un modulo è un'unità di un edificio che viene ripetuta più volte. L'architettura modulare è stata molto diffusa nel XX secolo nell'edilizia popolare e industriale: si pensi alle case a schiera o ai capannoni industriali in serie.

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