Mirza coquereli

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Microcebo di Coquerel
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Primates
Sottordine Strepsirrhini
Infraordine Lemuriformes
Superfamiglia Cheirogaleoidea
Famiglia Cheirogaleidae
Genere Mirza
Specie M. coquereli
Nomenclatura binomiale
Mirza coquereli
A. Grandidier, 1867
Sinonimi
  • Cheirogaleus coquereli
  • Microcebus coquereli
Areale

Il microcebo di Coquerel (Mirza coquereli A. Grandidier, 1867) è un lemure della famiglia Cheirogaleidae, endemico del Madagascar.[2]

Il nome della specie fu dato in onore dell'entomologo francese Charles Coquerel. Fino al 1985, era ascritta al genere Microcebus; venne poi riclassificata in un genere monospecifico, Mirza, dove è rimasta fino al 2005, quando fu scoperta la congenere Mirza zaza.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una specie di taglia medio-piccola, che misura fino a mezzo metro di lunghezza, di cui almeno metà spetta alla lunga coda, munita di un folto e lungo pelame.
La pelliccia è grigio-bruna dorsalmente e sfuma nel giallo-biancastro ventralmente.
Gli occhi sono molto grandi, il muso conico e allungato, le orecchie ellittiche e piuttosto grandi anch'esse.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di animali notturni, arboricoli, attivi durante tutto l'anno: a differenza degli assai simili microcebi, non vanno in letargo nei periodi siccitosi. Inoltre, tendono a muoversi in gruppi di 4-5 individui, che si muovono nell'ambito di un piccolo territorio.

Costruiscono numerosi nidi sparsi per il territorio, nei quali si rifugiano durante il giorno: i maschi dormono singolarmente, le femmine a coppie.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di frutta, fiori, e tutti i piccoli animali che riesce eventualmente a catturare: insetti, piccoli rettili e anfibi, uova di uccelli, resine vegetali.

Durante la stagione secca si nutre del liquido zuccherino secreto dalle larve di alcune specie di insetti omotteri della famiglia Flatidae.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine tendono ad accoppiarsi in ottobre: la gestazione dura attorno ai 3 mesi, al termine dei quali vengono partoriti da 1 a 4 cuccioli, che a un mese sono già svezzati e pronti ad allontanarsi dalla madre. La maturità sessuale viene raggiunta però solo attorno ai due anni d'età.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questi animali vivono nelle foreste decidue della zona occidentale dell'isola, dal livello del mare sino a 700 m di altitudine. La popolazione più cospicua si trova nella parte sud-occidentale, tra il fiume Tsiribihina a nord e il fiume Onilahy a sud. Più a nord sono noti nuclei nella riserva speciale di Andranomena, nel parco nazionale Tsingy di Bemaraha e nella riserva naturale integrale Tsingy di Namoroka. Le popolazioni più settentrionali, nella regione del fiume Sambirano, sono ora identificate come appartenenti alla specie M. zaza.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica questa specie come vulnerabile.[1]
Parte del suo areale ricade all'interno delle seguenti aree protette: Parco nazionale di Kirindy-Mitea, Parco nazionale dell'Isalo, Parco nazionale di Zombitse-Vohibasia, Parco nazionale Tsingy di Bemaraha, Riserva naturale integrale Tsingy di Namoroka, Riserva speciale di Andranomena, Riserva di Analabe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Andrainarivo C. et al. 2008, Mirza coquereli, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Colin Groves, Mirza coquereli, in D.E. Wilson e D.M. Reeder (a cura di), Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

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