Miranda (Italia)

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Miranda
comune
Miranda – Stemma
Miranda – Bandiera
Miranda – Veduta
Miranda – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Molise
Provincia Isernia
Amministrazione
SindacoMarco Ferrante (Insieme per Miranda) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°39′N 14°15′E / 41.65°N 14.25°E41.65; 14.25 (Miranda)
Altitudine860 m s.l.m.
Superficie22,15 km²
Abitanti952[1] (31-12-2022)
Densità42,98 ab./km²
Comuni confinantiCarovilli, Isernia, Pesche, Pescolanciano, Roccasicura, Sessano del Molise
Altre informazioni
Cod. postale86080
Prefisso0865
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT094027
Cod. catastaleF239
TargaIS
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona E, 2 576 GG[3]
Nome abitantimirandesi
Patronosant'Antonio di Padova
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Miranda
Miranda
Miranda – Mappa
Miranda – Mappa
Posizione del comune di Miranda nella provincia di Isernia
Sito istituzionale

Miranda è un comune italiano di 952 abitanti[1] della provincia di Isernia in Molise.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un primo insediamento dell'attuale comune è da far risalire probabilmente all'XI secolo, come testimonia la facies normanna del castello che si erge sul promontorio prece, di cui tuttavia sopravvivono pochi elementi architettonici. Attorno ad esso si struttura il nucleo originario del paese, inframezzato da vari muraglioni che individuano i successivi strati abitativi costruiti a partire dalla fortezza primaria.

Le scarne documentazioni relative al feudo di Miranda testimoniano un fitto passaggio di proprietà tra varie famiglie nobili, tra cui i partenopei Di Somma, il cui stemma familiare costituito da due torri erte su fondo marino è ancora oggi il simbolo ufficiale del comune.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa principale del comune è la cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1493 e ultimata soltanto a metà del XIX secolo. Nel 1798 la facciata subì un importante lavoro di restauro, seguito da un secondo intervento nel 1919, come ricorda l'iscrizione riportata immediatamente sotto il timpano: Piae fidelium oblationes hanc frontem restaurarunt MCMXIX (Le pie offerte dei fedeli restaurarono questa facciata).

Altro importante edificio religioso è la cappella di Santa Lucia, ubicata sui monti che circondano l'abitato e da cui si gode della visuale dell'intera vallata di Isernia. Prospiciente alla chiesa vi è una grotta in cui una leggenda locale vuole essersi rifugiata la santa nel tentativo di sfuggire ai suoi persecutori; in suo onore, è consuetudine recarsi l'ultima domenica di agosto in prossimità della cappella e trascorrervi l'intera giornata, assistendo alla messa e accampandosi per un lauto pranzo familiare.

Il 15 agosto 1955, l'allora giovane studente Raffaele Pizzi e appassionato di archeologia ha ritrovato in un vallone poco fuori Miranda una stele risalente al I secolo, sulla quale sono raffigurate quattro persone. A causa di alcune proteste legate alla superstizione la stele è stata recuperata solo nel 1968 e posizionata nella piazza centrale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 2004 Gaetano Marucci lista civica sindaco
13 giugno 2004 25 maggio 2014 Domenico Marucci lista civica sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Daniel Colaianni Alternativa sindaco
27 maggio 2019 in carica Marco Ferrante Insieme per Miranda sindaco

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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