Mira Awad

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Mīrā ’Anwar ‘Awaḍ
Мира Ануар Ауад
מירה אנואר עווד
ميرا أنور عوض
Mira Awad nel 2009
NazionalitàBandiera della Palestina Palestina
Bandiera d'Israele Israele
GenerePop
Folk
Periodo di attività musicale1991 – in attività
Strumentovoce, chitarra
EtichettaHelicon, Sony Music
Album pubblicati5
Studio3
Raccolte2
Sito ufficiale

Mīrā ’Anwar ‘Awaḍ, nota semplicemente come Mira Awad (in arabo ميرا أنور عوض?, in ebraico מירה אנואר עווד?; Rameh, 11 giugno 1975), è una cantante, attrice e autrice palestinese con cittadinanza israeliana.[1]

‘Awaḍ vive a Tel Aviv.[2][3] Ha rappresentato Israele all'Eurovision Song Contest 2009 dell'Eurovision Song Contest assieme all'israeliana di etnia ebraica Noa, cantando il brano There Must Be Another Way. È stata la prima cantante di etnia araba a rappresentare lo stato nelle competizione canore, cantando il primo brano israeliano con parole in arabo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I suoi genitori sono un medico arabo-palestinese crisitano e una bulgara cristiana[4] e ha studiato presso la scuola di jazz e musica contemporanea Rimon di Ramat HaSharon. Ha partecipato ad alcuni workshop sull'improvvisazione in Israele e nel Regno Unito sponsorizzati dal British Council e studiato al Body Theatre School dopo aver ricevuto una borsa di studio dalla Fondazione culturale Stati Uniti - Israele.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

‘Awaḍ è diventata immediatamente una celebrità della televisione israeliana dopo la sua apparizione nella serie televisiva Arab Labor[5]; ha recitato anche nel film The Bubble, diretto da Eytan Fox e cantato le colonne sonore dei film Forgiveness (diretto da Udi Aloni) e Il giardino di limoni - Lemon Tree (diretto da Eran Riklis).

Nel 2002 ha cantato con Noa una versione del brano We Can Work It Out dei Beatles, mentre nell'estate dello stesso anno ha interpretato il ruolo di Eliza Doolittle nel musical My Fair Lady, diretta da Micha Levinson, con la compagnia teatrale Israeli Opera al Centro di arti sceniche di Tel Aviv[6]; ha, inoltre, cantato nell'album di esibizioni dal vivo del cantante greco George Dalaras e partecipato al festival musicale per ragazzi "Festigal", con il brano Take the Journey.[7] Nel 2005, ‘Awaḍ ha collaborato con The Idan Raichel Project nel brano Azini, parte del suo secondo album Mi'ma'amakim.

Nel 2006 è apparsa nel ruolo di una soldatessa delle Forze di difesa israeliane in un musical adattamento del romanzo in versi di Maya Arad "Un altro posto, una città sconosciuta".[8]

Nel 2007 ha recitato il ruolo di un'avvocata palestinese nella sit-com israeliana Arab Labor[9], mentre l'anno dopo ha interpretato il ruolo di una rifugiata palestinese nella commedia teatrale Il ritorno ad Haifa.[10]

‘Awaḍ ha rappresentato Israele all'Eurovision Song Contest 2009 insieme a Noa, divenendo la prima araba d'Israele a rappresentare il proprio Stato alla competizione[11], qualificandosi per la finale e arrivando, poi, 16ª, con 53 punti; aveva già provato a partecipare all'edizione di quattro anni prima con il brano Zman, ma è arrivata 8ª alla finale nazionale e non è riuscita, quindi, nel suo intento.

Il 15 maggio Noa e ‘Awaḍ hanno pubblicato un album collaborativo, There Must Be Another Way, con brani cantati singolarmente e assieme. L'album di debutto solista di ‘Awaḍ, Acrobat (بهلوان, Bahlawan), è stato pubblicato a giugno, con brani da lei scritti e composti, in collaborazione con il chitarrista israeliano Amos Ever-Hadani.

Nel 2010 ha fatto parte della giuria che ha scelto il brano israeliano per l'edizione di quell'anno dell'Eurovision Song Contest, il cui cantante è stato Harel Skaat.

‘Awaḍ ha partecipato alla 5ª stagione di Rokdim Im Kokhavim, la versione israeliana di Ballando con le stelle, ballando con Dani Yochtman; ha raggiunto le semifinali, piazzandosi alla fine 4ª. Ha anche recitato, in quell'anno, nello sceneggiato L'arca di Noè, interpretando il ruolo di Ruthi.[12]

Opinioni politiche[modifica | modifica wikitesto]

‘Awaḍ si identifica come di nazionalità palestinese e di cittadinanza israeliana[13] e, nonostante sia criticata da entrambe le popolazioni, ha numerosi ammiratori sia fra i palestinesi che fra gli israeliani.[14] Il dibattito ha reso pubblica la posizione non facile degli arabi d'Israele.[15]

Alle elezioni nazionali israeliane del 2009 ‘Awaḍ ha pubblicamente sostenuto il locale partito comunista, Hadash.[16]

Prima della sua partecipazione eurovisiva, diversi intellettuali palestinesi e arabi hanno fatto circolare una petizione affinché non vi prendesse parte; la petizione, nonostante abbia stupito le cantanti, non ha avuto successo. Secondo il New York Times, "Il movimento pacifista, hanno detto, sembra essersi trasformato in un esercito apologista di Hamas".[17] ‘Awaḍ ci ha riso su sull'impressione che potrebbe essere stata usata come foglia di fico per nascondere le azioni del governo israeliano: "Il governo non ha scelto di mandarmi all'eurovisione; io e Noa abbiamo accettato vista la nostra collaborazione da otto anni", ha detto.

Il 19 novembre 2009 ‘Awaḍ e Noa hanno vinto il premio per la pace Haviva Reik da Givat Haviva per onorare il loro impegno alla pace al dialogo fra israeliani e arabi.[18]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009 - Bahlawan
  • 2009 - There Must Be Another Way (con Noa)
  • 2011 - All My Faces

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2021 - Human
  • 2022 - Woman

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2005 - Zman
  • 2009 - There Must Be Another Way (con Noa)
  • 2011 - Burka
  • 2016 - Think of Others
  • 2018 - Asfura Ustura (Phoenix)
  • 2018 - Šm l' hyh lnw ym (con Yair Ziv)
  • 2019 - W'qṣ
  • 2020 - Think of Others (feat. Norman Issa, Peter Yarrow, Noa, Miriam Toukan, Kobi Farhi, Adam Gorlizki, David Broza, Bassam Beroumi, Yossi Zabari e Sameh Saz Zakout)
  • 2020 - El Nour
  • 2020 - Moment Out of Time (con Guy Mintus)
  • 2021 - Yaba (Father)
  • 2021 - Wahad (One)
  • 2021 - Sorriso (Smile) (feat. Paulo Vilare)
  • 2021 - Adio Kerida (con Jako Hazan)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tikkun article: Mira Awad: Israeli Arab Singer and Actress
  2. ^ Artists
  3. ^ Copia archiviata, su israelinsider.com. URL consultato il 18 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2012).
  4. ^ Ethan Bronner, Musical Show of Unity Upsets Many in Israel, in The New York Times, 25 febbraio 2009. URL consultato il 12 maggio 2010.
  5. ^ Haaretz article: Talent or traitor?
  6. ^ ברד ירד בדרום ערד - critica di Merav Yudilovitch in Ynet
  7. ^ Sito ufficiale del Festigal 2002 Archiviato il 24 febbraio 2012 in Internet Archive.
  8. ^ (HE) מקום אחר ועיר זרה, su mouse.co.il, עכבר העיר. URL consultato il 15 maggio 2009.
  9. ^ Mira Awad biography Archiviato il 29 maggio 2013 in Internet Archive.
  10. ^ Donald MacIntyre, Israelis stage daring saga of the abandoned Palestinian raised as a Jew, in The Independent, Londra, 14 aprile 2008. URL consultato il 6 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2008).
  11. ^ http://www.esctoday.com/news/read/12891?rss
  12. ^ Sito ufficiale di Tevat Noah Archiviato il 2 aprile 2010 in Internet Archive.
  13. ^ MSN.com - Hotmail, Outlook, Skype, Bing, Latest News, Photos & Videos[collegamento interrotto]
  14. ^ (EN) Musical Show of Unity Upsets Many in Israel, The New York Times
  15. ^ Israeli Eurovision singers condemned as 'traitors', The Telegraph
  16. ^ (EN) 250 Arab artists voice support for Hadash, ynetnews.com
  17. ^ Ethan Bronner, Musical Show of Unity Upsets Many in Israel, in The New York Times, 25 febbraio 2009. URL consultato il 12 maggio 2010.
  18. ^ (DE) Haviva Reik-Friedenspreis 2009 für Achinoam Nini - Noa - und Mira Awad, AVIVA

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Israele all'Eurovision Song Contest Successore
Boaz Mauda
con The Fire In Your Eyes
2009 (con Noa) Harel Skaat
con Milim
Controllo di autoritàVIAF (EN120547466 · ISNI (EN0000 0000 7817 1978 · Europeana agent/base/112558 · LCCN (ENno2010061111 · GND (DE1131712900 · BNE (ESXX4960594 (data) · BNF (FRcb16685810d (data) · J9U (ENHE987007579185705171 · CONOR.SI (SL279623779 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010061111