Minoranza

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Si definisce minoranza un gruppo sociale che, in una data società non costituisce una realtà maggioritaria in riferimento a: etnia (minoranza etnica), lingua (minoranza linguistica), religione (minoranza religiosa), genere (minoranza di genere), identità di genere, orientamento sessuale, condizione psicofisica e disabilità.

Minoranze storiche e nazionali, comunità sprovviste di territorio e nuove minoranze[modifica | modifica wikitesto]

Vi sono dei criteri oggettivi stabiliti nelle diverse sedi internazionali con appositi trattati internazionali in base ai quali un insieme di individui è identificabile come gruppo di minoranza se condivide una identità culturale, etnica, religiosa e/o linguistica. Tale identificazione, spesso soggetta a problematiche di tipo sociopolitico ed economico, è particolarmente importante per garantirne diritti e tutele.


Dal punto di vista del loro legame con il territorio di riferimento possiamo identificare:

Minoranze storiche e nazionali

Comunità storicamente residenti in un territorio, talvolta anche in epoche molto precedenti a quelle storiche di insediamento della/e maggioranza/e di riferimento. Il Parlamento europeo, nel paragrafo 7 della Risoluzione del Parlamento europeo sulla protezione delle minoranze e le politiche contro la discriminazione nell'Europa allargata (2005/2008(INI) , preso atto che non esiste una definizione condivisa sulle minoranze, raccomanda che nella definizione di «minoranza nazionale» si consideri come tale ogni gruppo di persone in uno Stato che:
  • risiedono nel territorio dello Stato in questione,
  • mantengono legami antichi, solidi e duraturi con lo Stato in questione,
  • presentano caratteristiche etniche, culturali, religiose o linguistiche specifiche,
  • sono sufficientemente rappresentative, sebbene numericamente inferiori al resto della popolazione dello Stato in questione o di una sua regione,
  • sono animate dalla volontà di preservare insieme ciò che costituisce la loro comune identità, incluse la cultura, le tradizioni, la religione o la lingua.
In Italia la tutela delle minoranze linguistiche storiche è regolata dalla legge 482 emanata nel 1999.[1]
Distribuzione storica dei popoli di Lingua romaní in Europa

Comunità non radicate su uno specifico territorio

Si tratta di quelle comunità come i Rom, i Sinti o i Camminanti che non fanno riferimento ad un territorio specifico di appartenenza.
I Rom e i Sinti sono due minoranze etniche non contemplate dalla Legge L. 482/99 (stante l'assenza del criterio della territorialità, ovvero la presenza di tali minoranze in una determinata regione italiana, criterio che la minoranza rom, data la sua dispersione su tutto il territorio nazionale, non può soddisfare). Il Parlamento italiano aveva perciò promesso nel 1999 un'apposita legge di riconoscimento e tutela: il fatto che tale legge non sia stata ancora presentata è oggetto di denuncia da parte del Comitato del Consiglio d'Europa.[3][4][5]

Nuove minoranze

Si tratta di quelle comunità di minoranza in via di formazione ma di cui, anche quando non sono ancora storicamente radicate in uno specifico territorio, va sottolineata la natura collettiva.
La distinzione tra "minoranze nazionali storiche" e "nuove minoranze" viene ribadita anche nell'art. 42 della La Risoluzione del Parlamento europeo sulla protezione delle minoranze e le politiche contro la discriminazione nell'Europa allargata in cui viene ribadita l’importanza di “distinguere tra minoranze di origine migratoria recente e minoranze nazionali ed etniche tradizionali che sono autoctone nel territorio in cui vivono”.

«Tutta la storia è la testimonianza del potere delle minoranze, e di minoranze costituite da una sola persona»

Tutela[modifica | modifica wikitesto]

«Gli Stati proteggeranno l'esistenza e l'identità nazionale o etnica, culturale, religiosa e linguistica delle minoranze all'interno dei rispettivi territori e favoriranno le condizioni per la promozione di tale identità. Gli Stati adotteranno idonee misure legislative ed altre allo scopo di conseguire questi obiettivi.»

La tutela passa per l'adozione di misure amministrative di salvaguardia e attraverso il conferimento di diritti civili; in Italia le violazioni dei diritti conferiti dalle norme alle minoranze sono regolate dalla legge applicabile alla responsabilità per fatti illeciti[8].

Criteri di tutela[modifica | modifica wikitesto]

I principali riferimenti legislativi di tutela delle minoranze:
  • Mondo
-1976-ONU: Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 16 dicembre 1966 ed entrato in vigore il 23 marzo 1976.[9]
-1992-ONU: Dichiarazione dei diritti delle persone appartenenti a minoranze religiose e linguistiche, nazionali o etniche[10] Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. (Adottata all'unanimità dall'Onu)
  • Europa
-1998-Consiglio d'Europa: Convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali[11]
-1992-UE: Carta europea per le lingue regionali o minoritarie (Riconosce le popolazioni autoctone che parlano una lingua diversa da quella della maggioranza ma non copre le lingue parlate da immigranti.)
-2005-UE: Protezione delle minoranze e le politiche contro la discriminazione nell'Europa allargata (Risoluzione del Parlamento UE)
  • Italia
-1947-Repubblica Italiana: Costituzione (Tutela con l'Art. 6 le minoranze linguistiche e con l'Art. 8 le minoranze religiose)
-1999-Repubblica Italiana: Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche (Legge 15 dicembre 1999, n. 482) Archiviato il 12 maggio 2015 in Internet Archive.[12]

Forme di tutela[modifica | modifica wikitesto]

Politiche educative[modifica | modifica wikitesto]

Razzismo e xenofobia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge 15 dicembre 1999, n. 482 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche", su parlamento.it, www.parlamento.it. URL consultato il 12 maggio 2012.
  2. ^ Sito dell'Opera Nomadi di Padova Archiviato il 20 maggio 2013 in Internet Archive.
  3. ^ Comitato consultivo sulla Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali – Terza opinione sull'Italia – Sinti e Rom – al punto 265 si sollecita una legge di tutela (PDF), su com482.altervista.org. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2020).
  4. ^ Senato della Repubblica – Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani – XVI Legislatura – Documento finale pagina 3 (PDF), su minori.it. “(…) La seconda riguarda il Piano Nazionale sulla questione Rom e Sinti la cui mancanza è stata criticata da ultimo dai molti organismi internazionali (…)“
  5. ^ La tutela legislativa e le politiche di inclusione per il popolo rom. Marta Corriga Università Ca’ Foscari - Venezia, su dspace.unive.it. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  6. ^ Ralph Waldo Emerson, The Works of Ralph Waldo Emerson, G. Bell & sons, 1904
  7. ^ https://unipd-centrodirittiumani.it/it/strumenti_internazionali/Dichiarazione-sui-diritti-delle-persone-appartenenti-alle-minoranze-nazionali-o-etniche-religiose-e-linguistiche-1992/22
  8. ^ Sito Minorityrights sui diritti delle minoranze con relativa banca dati
  9. ^ https://fidu.it/wp-content/uploads/2017/03/PATTO-INTERNAZIONALE-SUI-DIRITTI-CIVILI-E-POLITICI-1966.pdf
  10. ^ https://unipd-centrodirittiumani.it/it/strumenti_internazionali/Dichiarazione-sui-diritti-delle-persone-appartenenti-alle-minoranze-nazionali-o-etniche-religiose-e-linguistiche-1992/22
  11. ^ https://www.coe.int/it/web/conventions/full-list?module=treaty-detail&treatynum=157
  12. ^ Legge 15 dicembre 1999, n. 482 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche", su parlamento.it, www.parlamento.it. URL consultato il 12 maggio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

AA. VV. (a cura di Giulio Angioni e Nicola Melis), Minoranze nel Mediterraneo: uno studio multidisciplinare. n. 6-2008 di "Cooperazione mediterranea", ISPROM-AM&D Edizioni.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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