Minimal techno

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Elettronica minimale
Origini stilisticheExperimental
Minimalismo
Techno
Origini culturaliFine anni novanta.
Strumenti tipiciSintetizzatore
Drum machine
Sequencer
Campionatore
Popolaritàpiuttosto elevata tra i giovani in Europa.
Generi correlati
Electro house - Techno - Industrial - Experimental dub
Categorie correlate
Gruppi musicali minimal techno · Musicisti minimal techno · Album minimal techno · EP minimal techno · Singoli minimal techno · Album video minimal techno

La minimal techno[1] è un filone della musica elettronica e un particolare sottogenere della musica techno, non distante dalla microhouse e dalla glitch techno, sviluppata a partire dai primi anni '90.

Essa può essere caratterizzata da suoni melodici, che dovrebbero portare l'uditore verso un viaggio mentale, oppure da suoni elettronici "minimali" che portano all'inesistenza totale di melodia. In entrambi i casi, anche essendo un genere elettronico basato su dei "loop" (ripetizioni di un determinato numero di battute - solitamente 2 o 4 - per un determinato numero di volte - solitamente una strofa è composta da 32 battute -), il genere tende a diventare quasi "ipnotico" al fine di indurre l'ascoltatore in un cosiddetto "trip". Il tempo più comunemente usato è il 4/4, con un B.P.M. da 124 a 128.

La ripetizione quasi ossessionante delle strofe e la scarsa presenza di variazioni giustifica il termine "minimale" associato a questo genere musicale.

È un genere basato sulla sperimentazione sonora; a ritmiche di batteria elettronica (spesso provenienti dalle Drum Machine Roland TR-808 e TR-909) vengono accostate linee di basso ripetitive. I sintetizzatori vengono usati per riempire lo spettro sonoro o per caratterizzare l'arrangiamento del brano, hi-hats e rides per sviluppare, arricchire e curare le frequenze medio-alte. Molto usato anche il rumore bianco al fine di riempire il mix.

La culla della musica minimal è l'Europa, sia per quanto riguarda la produzione di tale genere che per quanto riguarda gli eventi dedicati. Se in Europa la patria della minimal è indubbiamente la Germania, troviamo comunque una buona diffusione del movimento sia in Italia (specialmente in Campania - ci si riferisce in particolare a: Marco Carola, Gaetano Parisio, Rino Cerrone, Danilo Vigorito, Markantonio, Joseph Capriati), che in Svizzera, Francia, Spagna, in alcuni paesi balcanici e nell'Europa dell'est. Molto diffusa in America Centrale, soprattutto in Messico e si sta facendo strada anche in America Latina, con i suoi ritmi incalzanti e le sonorità calde accompagnate da tamburi e strumenti a fiato (si pensi a Ricardo Villalobos, Luciano, eccetera).

Si definiscono spesso minimal techno produzioni ben distanti dalle radici del genere stesso. Il motivo di tutto ciò è che il genere minimal è distante dal mainstream della musica elettronica in voga, quale house o pop dance, e spesso alcuni DJ o case discografiche, tendono a provare a creare nuove sonorità mischiandole con quelle più minimali.

La minimal techno mantiene un pubblico minore, che apprezza per lo più un genere più alternativo e sofisticato, seppur ormai comunque abbastanza conosciuto. Tuttavia molti associano la minimal techno a un genere completamente differente, e spesso si ottiene confusione tra un pubblico che segue o meno tale genere

Note[modifica | modifica wikitesto]

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