Grammy Award al miglior artista esordiente

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Il Grammy per il miglior artista esordiente (Grammy Award for Best New Artist) è un premio Grammy istituito nel 1960, un anno dopo la prima edizione dello spettacolo. Fa parte dei quattro grandi premi principali ed è infatti uno dei più prestigiosi. Questa categoria premia l'artista rivelazione dell'anno.

Vincitori e candidati[modifica | modifica wikitesto]

Anni 1960[modifica | modifica wikitesto]

Anni 1970[modifica | modifica wikitesto]

I Crosby, Stills, Nash & Young, vincitori nel 1970.
I The Carpenters, vincitori nel 1971.

Anni 1980[modifica | modifica wikitesto]

Cyndi Lauper, vincitrice nel 1985.

Anni 1990[modifica | modifica wikitesto]

Mariah Carey, vincitrice nel 1991.
Toni Braxton, vincitrice nel 1994.
Sheryl Crow, vincitrice nel 1995.
Lauryn Hill, vincitrice nel 1999.

Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]

Christina Aguilera, vincitrice nel 2000.
Alicia Keys, vincitrice nel 2002.
John Legend, vincitore nel 2006.
Amy Winehouse, vincitrice nel 2008.
Adele, vincitrice nel 2009.

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

Macklemore & Ryan Lewis, vincitori nel 2014.
Sam Smith, vincitore nel 2015.
Meghan Trainor, vincitrice nel 2016.
Chance the Rapper, vincitore nel 2017.
Dua Lipa, vincitrice nel 2019.
Billie Eilish, vincitrice nel 2020.
Megan Thee Stallion, vincitrice nel 2021.
Olivia Rodrigo, vincitrice nel 2022.

Anni 2020[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche e Record[modifica | modifica wikitesto]

Questa è stata la prima categoria dei Grammy in cui è stato revocato un premio. Nel 1990 quando si scoprì che i vincitori, Milli Vanilli, non erano i veri cantanti del loro album di debutto. Il premio non è stato assegnato ad un altro artista.[8]

Tra il 1997 e il 2003 il premio fu assegnato a tutte artiste femminili. Per 14 anni inoltre il vincitore non fu un artista maschile solista, fino a quando, nel 2006, John Legend non ruppe questa sequenza.

Solo cinque artisti hanno vinto contemporaneamente Miglior artista esordiente e Album dell'anno: Bob Newhart nel 1961, Christopher Cross nel 1981, Lauryn Hill nel 1999, Norah Jones nel 2003 e Billie Eilish nel 2020.

Nel 1984 per la prima volta nessuno degli artisti candidati era statunitense: i Culture Club, gli Eurythmics, i Musical Youth e i Big Country erano britannici e i Men Without Hats erano canadesi.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Judge Rejects Milli Vanilli Refund Plan, in The New York Times, 13 agosto 1991. URL consultato il 21 marzo 2006.
  2. ^ (EN) Grammy Award 2010, su grammy.com. URL consultato il 15 febbraio 2011.
  3. ^ (EN) Grammy Award 2011, su grammy.com. URL consultato il 15 febbraio 2011.
  4. ^ (EN) Grammy Award 2012, su grammy.com. URL consultato il 13 febbraio 2012.
  5. ^ (EN) 2023 GRAMMY Nominations: See The Complete Winners & Nominees List, su GRAMMY. URL consultato il 29 marzo 2023.
  6. ^ (EN) 2024 GRAMMY Nominations: See The Full Winners & Nominees List, su GRAMMY.com. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  7. ^ (EN) Morgan Enos, 2024 GRAMMY Nominations: See The Full Nominees List, su GRAMMY.com, 10 novembre 2023. URL consultato il 19 novembre 2023.
  8. ^ (EN) Roy Trakin, 30 Years Ago, Milli Vanilli Returned Their Best New Artist Grammy; Should They Get the Award Back Now?, su Variety, 18 dicembre 2020. URL consultato il 3 aprile 2023.
  9. ^ Chuck Gates, Jackson dominates Grammy list, in Deseret News, Deseret News Publishing Company, 24 febbraio 1984. URL consultato il 24 aprile 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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