Michele Seccia

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Michele Seccia
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Seccia il giorno dell'ingresso nell'arcidiocesi di Lecce, 2 dicembre 2017.
Adiutor gaudii vestri
 
TitoloLecce
Incarichi attuali
Incarichi ricoperti
 
Nato6 giugno 1951 (72 anni) a Barletta
Ordinato diacono27 dicembre 1975
Ordinato presbitero26 novembre 1977 dall'arcivescovo Giuseppe Carata
Nominato vescovo20 giugno 1997 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo8 settembre 1997 dall'arcivescovo Francesco Colasuonno (poi cardinale)
Elevato arcivescovo29 settembre 2017 da papa Francesco
 

Michele Seccia (Barletta, 6 giugno 1951) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 29 settembre 2017 arcivescovo metropolita di Lecce.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato a Barletta, allora sede arcivescovile in provincia di Bari, il 6 giugno 1951.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato nel seminario arcivescovile interdiocesano di Bisceglie e poi nel Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI" di Molfetta, in seguito ha conseguito il baccalaureato in filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, la laurea in filosofia presso l'Università "La Sapienza" di Roma ed ha ottenuto la licenza in teologia morale presso l'"Alfonsianum".

Il 27 dicembre 1975 è stato ordinato diacono, mentre il 26 novembre 1977 è stato ordinato presbitero dall'arcivescovo Giuseppe Carata per l'arcidiocesi di Barletta.[1]

Nello stesso anno è stato nominato viceparroco della parrocchia dello "Spirito Santo", di cui è stato parroco dal 1985 al 1992. Fino al 1982 è stato direttore dell'Ufficio catechistico.

Nel 1978 è stato nominato docente di teologia morale all'Istituto superiore di scienze religiose e ha insegnato religione e filosofia nei licei statali.

Dal 1979 al 1986 è stato vicario generale dell'arcidiocesi di Barletta. È poi stato scelto come vicario generale della neo unificata arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, conservando l'incarico dal 1987 al 1997.

Nel 1994 è stato nominato arciprete della concattedrale di Barletta, promuovendo la riapertura al culto dell'edificio stesso nel 1996.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Stemma vescovile.

Vescovo di San Severo[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 giugno 1997 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, all'età di 46 anni, vescovo di San Severo;[2] è succeduto a Silvio Cesare Bonicelli, precedentemente nominato vescovo di Parma.

L'8 settembre successivo ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nel palazzetto dello sport di San Severo,[3] dall'arcivescovo Francesco Colasuonno, nunzio apostolico in Italia, co-consacranti Carmelo Cassati, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, e Giuseppe Casale, arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino. Durante la stessa celebrazione ha preso possesso della diocesi.

Vescovo di Teramo-Atri[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 giugno 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Teramo-Atri;[4] è succeduto a Vincenzo D'Addario, deceduto il 1º dicembre 2005.

Ha preso possesso della diocesi l'8 settembre 2006, nel nono anniversario della sua ordinazione episcopale.

Grande è stato il suo impegno dopo il terremoto del 2009 che aveva colpito anche la sua diocesi. Numerosi i suoi appelli alle istituzioni per ottenere le dovute attenzioni per aiutare i cittadini abruzzesi colpiti e per rendere di nuovo agibili i monumenti e le chiese della città danneggiati.[5]

Arcivescovo di Lecce[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 settembre 2017, giorno del suo onomastico, papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Lecce;[6] è succeduto a Domenico Umberto D'Ambrosio, dimessosi per raggiunti limiti di età.

Il 2 dicembre seguente ha preso possesso dell'arcidiocesi,[7] alla presenza del cardinale Salvatore De Giorgi che gli ha consegnato il pastorale. La giornata dell'ingresso lo ha visto dapprima incontrare i poveri presso la "Casa della carità", poi salutare i giovani di Lecce in piazzetta Santa Chiara, luogo simbolo della movida del capoluogo salentino, quindi, accompagnato in corteo dagli stessi giovani, ha raggiunto il municipio in piazza Sant'Oronzo per il saluto al sindaco della città, al presidente della provincia e a tutte le autorità locali. Subito dopo l'incontro con il clero diocesano e religioso nella chiesa di Sant'Irene, la solenne processione verso piazza Duomo lo ha introdotto nella cattedrale per la solenne concelebrazione eucaristica di presa possesso dell'arcidiocesi salendo sull'antica cattedra lupiense.[8]

L'11 giugno 2018 è stato eletto vicepresidente della Conferenza episcopale pugliese.[9]

Il 29 giugno 2018, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, in piazza San Pietro, ha ricevuto dalle mani di papa Francesco il pallio, simbolo della comunione tra i metropoliti e la Santa Sede.[10] L'8 settembre successivo, nel 21º anniversario della sua ordinazione episcopale, alla presenza degli arcivescovi e vescovi della provincia ecclesiastica salentina, nella cattedrale di Lecce, il nunzio apostolico in Italia Emil Paul Tscherrig gli ha imposto il pallio.[11]

Durante la pandemia di COVID-19 in Italia, nel periodo di lockdown, ha celebrato ogni giorno la Messa nella cappella del seminario arcivescovile in piazza Duomo in diretta sulle tv locali consentendo a tutti i cittadini dell'arcidiocesi e della provincia di Lecce di partecipare con lui alla messa giornaliera comprese le solenni celebrazioni della Settimana Santa e di Pasqua.[12] Nel periodo di quarantena ha deciso, in via del tutto straordinaria, di traslare dal museo diocesano nella cattedrale l'antico busto argenteo di Sant'Oronzo, patrono principale della città di Lecce, considerato miracoloso in quanto si crede che protesse il territorio salentino dalla peste nel XVII secolo, che è stato intronizzato sull'altare principale del santo a protezione della città dalla pandemia.[13]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Stemma Blasonatura Descrizione
Partito: nel 1º d'azzurro alla casa d'oro col tetto di rosso in prospettiva, uscente dal fianco destro e movente dal mare d'argento; alla stella d'oro (8) al cantone destro del capo. Nel 2º di rosso alle ali spiegate d'argento. Nello stemma sono presenti:
  • una stella, che raffigura Maria;
  • una casa e il mare, che indicano la città natale dell'arcivescovo, Barletta, posta sul mare Adriatico;
  • due ali, che rappresentano gli angeli.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mons. Seccia (PDF), su ifontanaritorremaggioresi.com. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  2. ^ Nomina del Vescovo di San Severo (Italia), su press.catholica.va, 20 giugno 1997 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
  3. ^ Rosalba Manes, #DONMICHELE70 - Vescovo di San Severo/2. "Un prezioso collaboratore della mia gioia", su portalecce.it, 1º giugno 2021. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  4. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo di Teramo-Atri (Italia), su press.vatican.va, 24 giugno 2006. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  5. ^ Mimmo Muolo, Il vescovo Seccia: «Non vogliamo essere dimenticati», su avvenire.it, 20 gennaio 2017. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  6. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia dell'Arcivescovo Metropolita di Lecce (Italia) e nomina del successore, su press.vatican.va, 29 settembre 2017. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  7. ^ Lecce, cerimonia in Cattedrale, si è insediato monsignor Seccia, su lagazzettadelmezzogiorno.it, 2 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2017).
  8. ^ Flavia Carlino, Lecce, l'insediamento del nuovo Arcivescovo Michele Seccia: "Voi tutti pregate per me", su corrieresalentino.it, 2 dicembre 2017. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  9. ^ Vescovi Puglia: mons. Negro (Otranto) nuovo presidente della Conferenza episcopale regionale, mons. Seccia (Lecce) vicepresidente, su agensir.it, 12 giugno 2018. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  10. ^ Il Papa consegna al Vescovo di Lecce il Pallio dei Metropoliti, su trnews.it, 24 giugno 2018. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  11. ^ Seccia riceve il pallio dell'arcivescovo: le foto della cerimonia, su leccesette.it, 9 settembre 2018. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  12. ^ Coronavirus Covid-19: mons. Seccia (Lecce) alla famiglie, "trasformare ogni sacrificio in offerta al Signore". Domenica messa alle 18 in diretta tv, su agensir.it, 13 marzo 2020. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  13. ^ Paola Colaci, Salvò Lecce dalla peste: con la pandemia da coronavirus la statua di Sant'Oronzo torna in cattedrale, su quotidianodipuglia.it, 28 aprile 2020. URL consultato il 29 dicembre 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di San Severo Successore
Silvio Cesare Bonicelli 20 giugno 1997 – 24 giugno 2006 Lucio Angelo Renna, O.Carm.
Predecessore Vescovo di Teramo-Atri Successore
Vincenzo D'Addario 24 giugno 2006 – 29 settembre 2017 Lorenzo Leuzzi
Predecessore Arcivescovo metropolita di Lecce Successore
Domenico Umberto D'Ambrosio dal 29 settembre 2017 in carica
Predecessore Gran Priore per la Sezione Salento dell'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Successore
Domenico Umberto D'Ambrosio dal 29 settembre 2017 in carica