Messerschmitt Bf 108

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Messerschmitt Bf 108
Il Bf 108 immatricolato D-EBFW, ridipinto in livrea originale di fabbrica della Messerschmitt AG e marche D-IBFW.(Foto: Joe Rimensberger)
Descrizione
Tipoaereo da collegamento
aereo da addestramento
Equipaggio1
ProgettistaWilly Messerschmitt
CostruttoreBandiera della Germania BFW
Bandiera della Germania Messerschmitt
Data primo volo13 giugno 1934
Data entrata in servizio1935
Data ritiro dal servizio1945 (Luftwaffe)
Utilizzatore principaleBandiera della Germania Luftwaffe
Esemplaricirca 885
Altre variantiMesserschmitt Me 208
Klemm Kl 151
Nord Pingouin
Dimensioni e pesi
Lunghezza8,29 m
Apertura alare10,62 m
Altezza2,85 m
Superficie alare16,40
Peso a vuoto880 kg
Peso max al decollo1 380 kg
Capacità500 kg
Propulsione
Motoreun Argus As 10 C
Potenza240 CV (177 kW)
Prestazioni
Velocità max303 km/h
Velocità di crociera265 km/h
Autonomia1 000 km
Tangenza5 000 m
Notedati relativi alla versione Bf 108 B

i dati sono estratti da Luftfahrt International[1]

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Il Me 108 quattro posti in Gran Bretagna, confiscato allo scoppio della seconda guerra mondiale, in servizio per la RAF, presso la quale era denominato Messerschmitt Aldon.

Il Messerschmitt Bf 108 Taifun, identificato inizialmente come BFW 37, era un monomotore da turismo sportivo ad ala bassa sviluppato dall'azienda tedesca Bayerische Flugzeugwerke AG (BFW) nei primi anni trenta e prodotto dalla stessa sia prima che dopo la sostituzione della propria ragione sociale in Messerschmitt AG.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli anni venti e gli anni trenta, la capacità e le intuizioni di aziende e progettisti ebbero la possibilità di essere testate grazie alla partecipazione delle manifestazioni aeronautiche, le quali assunsero negli anni una connotazione sempre più sportiva. In occasione del quarto Challenge International de Tourisme organizzato dalla Fédération Aéronautique Internationale (FAI), la federazione che aveva assunto il compito di gestire l'aviazione sportiva internazionale, da disputarsi a Varsavia, Polonia, tra il 28 agosto ed il 16 settembre 1934.

Il Reichsluftfahrtministerium (RLM), che dopo l'avvento del nazismo aveva assunto l'intera gestione dell'aviazione tedesca, decise di emettere una specifica per la realizzazione di un nuovo velivolo adatto a rappresentare la Germania nazista nella competizione. Tra le caratteristiche richieste, oltre all'utilizzo delle tecnologie più avanzate allora disponibili, il modello doveva essere un monomotore a velatura monoplana.

Alla richiesta risposero tre aziende aeronautiche nazionali, la Bayerische Flugzeugwerke che stava cercando un'occasione per riproporsi sul mercato dopo un difficile periodo, la Gerhard-Fieseler-Werke e la Leightflugzeugbau Klemm che vantava una notevole esperienza nel settore, presentando rispettivamente il biposto BFW 37, il quadriposto Fieseler Fi 97 ed il biposto Klemm Kl 36.

Concettualmente moderno per il periodo, il Bf 108 era un velivolo di costruzione interamente metallica che introdusse numerose peculiarità tecnologiche riversate nel caccia Bf 109, tra i più famosi velivoli in dotazione alla Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale.

Il Bf 108 prestò servizio nella Luftwaffe, principalmente nei ruoli di aereo da trasporto e collegamento.

La versione A da due posti volò per la prima volta nel 1934, e la versione B a quattro posti volò l'anno seguente. La versione B usava il motore raffreddato ad aria Argus As 10 a "V" invertita.

Alcuni esemplari confiscati vennero usati anche dalla RAF come velivoli da comunicazione, ed erano i più veloci in servizio; spesso veniva scambiato erroneamente per un Bf 109S.

Il nomignolo "Taifun" o "Typhoon" gli venne dato dall'aviatrice tedesca Elly Beinhorn, la seconda donna a viaggiare sola intorno al mondo.

Un unico Bf 108B venne acquistato dalla U.S. Military Attaché for Air nella primavera del 1939 per $14 378 e denominato XC-44. Ritornò in possesso del governo nazista nel dicembre del 1941.

La produzione del Bf 108 venne trasferita nella Francia occupata durante la seconda guerra mondiale.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Il Bf 108 B-1 marche D-EBEI di proprietà Lufthansa alla manifestazione aerea Duxford 2009.
Bf 108 B Taifun, Messerschmitt-Stiftung
Un Me 108 in servizio nella britannica RAF ridesignato Aldon.

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Bulgaria Bulgaria
Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia
operò nel dopoguerra con esemplari ridesignati K-70.
Bandiera della Francia Francia
operò con alcuni Bf 108 catturati e con i Nord 1000 Pingouin, variante costruita localmente nel dopoguerra.
Bandiera della Germania Germania
Bandiera del Giappone Giappone
Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
Bandiera della Norvegia Norvegia
Bandiera della Polonia Polonia
operò con Bf 108 ex Luftwaffe catturati nel dopoguerra.
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
agli iniziali quattro esemplari in servizio allo scoppio della seconda guerra mondiale, identificati come Messerschmitt Aldon, se ne aggiunsero altri 15 ex Luftwaffe nel dopoguerra.
Stati Uniti
negli Stati Uniti operò un singolo BF 108 B con la designazione XC-44, acquistato nell'estate 1939 e restituito alla Germania nel dicembre 1941.
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
operò con Bf 108 ex Luftwaffe catturati nel dopoguerra.
Bandiera della Svizzera Svizzera
nel 1938 l'aviazione militare acquistò 15 esemplari[2] di Bf 108B che dovevano serire come addestratori all'utilizzo dei caccia Bf 109E allora in fase di acquisizione.[2] Durante il corso della seconda guerra mondiale a questi esemplari se ne aggiunsero altri tre, un Bf 108 civile requisito ed altri due appartenenti alla Luftwaffe internati.[2] Nel secondo dopoguerra gli aerei vennero utilizzati per il collegamento tra i reparti operativi fino al 1959, quando furono definitivamente ritirati dal servizio.[3]
Bandiera dell'Ungheria Ungheria

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Brasile Brasile
Bandiera del Manciukuò Manciukuò

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Karl R. Pawlas: Luftfahrt International Nr. 17. (Luftfahrt-Lexikon 3021-100-1), Nürnberg 1976, S. 2567.
  2. ^ a b c Calliaro 2016, p.64.
  3. ^ Calliaro 2016, p.65.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Bf 108 in livrea della Forze aeree svizzere in esposizione al Flieger Flab Museum di Dübendorf.
  • (EN) Craig, James F. The Messerschmitt Bf.109. New York: Arco Publishing Company, 1968.
  • (EN) Cross, Roy and Gerald Scarborough. Messerschmitt Bf 109 Versions B-E (Classic Aircraft No. 2, Their History and How to Model Them). London: Patrick Stevens, 1972. ISBN 0-85059-106-6.
  • (EN) Feist, Uwe. The Fighting Me 109. London: Arms and Armour Press, 1993, ISBN 1-85409-209-X.
  • (EN) Hitchcock, Thomas H. Messerschmitt Bf 108 Taifun (Monogram Close-Up 5). Acton, MA: Monogram Aviation Publications, 1979. ISBN 0-914144-05-7.
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.
  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.4), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigino Calliaro, Messerchmitt Bf-108B Taifun, in VFR Aviation, n. 18, Grottaferrata, Aero Media Press TV, dicembre 2016, pp. 60-65.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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