Mercato immobiliare

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In economia il mercato immobiliare (definito comunemente anche il "mercato del mattone") è una tipologia di mercato, in cui la compravendita effettuata tra venditori e compratori, o qualsiasi altra loro interazione, potenziale o effettiva è riferita allo scambio di beni immobili di qualsiasi tipo, come: abitazioni, terreni, locali commerciali ecc.

Spesso in questo tipo di mercato è presente una figura di elevata importanza, il mediatore, presente comunque anche in altri mercati. Il mediatore è colui che mette in relazione due o più persone per la conclusione di un affare senza essere legato ad alcuna di essa da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza. In questo tipo di mercato ricopre dunque un ruolo molto importante, il suo aiuto viene richiesto nella maggior parte delle trattative. Il mediatore viene per questo definito in questo mercato: agente immobiliare.

Un elemento di particolare rilievo nel mercato immobiliare in Italia è ricoperto dagli investimenti immobiliari svolti principalmente da importanti società internazionali principalmente orientate ad asset con destinazione commerciale e ricettiva.

In particolar modo a partire dal 2018 si è riacceso l'interesse da parte dei grandi investitori istituzionali esteri per gli immobili soprattutto a Milano, città che si sta rivelando un vero e proprio catalizzatore in quest'ottica.

Infatti i volumi realizzati nel corso del 2019 dagli investimenti immobiliari relativi al settore non residenziale in italia sono stati pari a circa 11 miliardi di Euro.

La Direttiva Case Green, in via di approvazione nel 2023, previo un ultimo passaggio nella Commissione e nel Consiglio di Europa, rivoluziona il mercato immobiliare, prevedendo il divieto di affitto e di vendita per gli immobili che, a partire dal 2030, si trovano al di sotto di una certa classe energetica. Di fatto, le case possono essere locate o vendute, fatta salva la riduzione di valore che il mercato impone in caso di mancato efficientamento energetico.[1][2] La direttiva anticipa un rincaro dei mutui per le case energivore.[3] Gli Stati membri possono introdurre esenzioni per gli immobili più piccoli di 50 metri quadrati e per le seconde case.[4] La bozza iniziale prevedeva appunto il raggiungimento della classe energetica E nel 2030 e D nel 2033. Nel novembre 2023 questo approccio è stato superato ed è stata delegata agli Stati membri la pianificazione della riqualificazione energetica.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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