Melchior d'Hondecoeter

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Ritratto di Melchior d'Hondecoeter eseguito da Jacobus Houbraken (dal De groote schouburgh der Nederlantsche konstschilders en schilderessen di Arnold Houbraken, 1753)

Melchior de Hondecoeter, o Hondecoutre o Hondekoeter o Hondecooten (Utrecht, 1636Amsterdam, 3 aprile 1695), è stato un pittore, incisore, disegnatore e decoratore d'interni olandese del secolo d'oro, appartenente alla scuola dell'Olanda Settentrionale, specializzato nella pittura di nature morte e animali.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Un pellicano e altri uccelli presso una fonte, noto come La piuma fluttuante (1680) c.)

È il più celebre esponente[1] di una famiglia di artisti[2], probabilmente originaria d'Anversa, giunta nei Paesi Bassi a causa della sua fede religiosa protestante[3]: sia il padre Gijsbert, che il nonno Gillis erano pittori[2].

Apprese l'arte della pittura dal padre[2] e, alla morte di questi nel 1653[3] proseguì i suoi studi presso Jan Baptist Weenix[2][3], che aveva sposato la sorella del padre, Josina[3][4].

Il 30 ottobre del 1658 Melchior d'Hondecoeter fu testimone al battesimo del figlio Gijsbertus di Maria d'Hondecoeter (figlia di Gillis d'Hondecoeter) e di Alb. Cleynhens, nella Westerkerk di Amsterdam[3].

È di questo periodo la sua prima opera chiaramente datata (1658), anche se esiste una natura morta con fagiani, la cui datazione può intendersi come 1654[2].

Dall'agosto 1658[2] o dal 1659[1][3] lavorò a L'Aia, dove, nell'ottobre 1659, divenne membro della Corporazione di San Luca[2], risulta infatti un pagamento di 15 fiorini il 15 ottobre[3], e nel 1662 capo della Schildersconfrerie (confraternita di pittori)[2] o, secondo Blok, della stessa Corporazione di San Luca[3].

Il 9[2] o l'11[3] febbraio 1663 sposò Susanna Tradel da Amsterdam[2]; lo sposo era accompagnato dallo zio A. Cleynhens, la sposa dai fratelli Jeremias e Jean e dalla sorella Isabella[3]. Nel settembre 1664 Melchior si trasferì ad Amsterdam[2], in Lauriergracht; poco dopo nacque sua figlia, a cui fu dato il nome della cognata Isabella[3].

Oltre che con i pittori della sua famiglia, come Jan Baptist Weenix, ebbe rapporti con vari artisti e mercanti d'arte. Nel gennaio 1685 stimò con Johan Rosa una grande collezione di dipinti ad Amsterdam[3].

Il 16 febbraio 1668 acquisì la cittadinanza di questa città, dove rimase fino alla morte[2][3]. Il 15 dicembre dello stesso anno morì uno dei figli e fu sepolto nella Westerkerk[3].

Fu tutore di Daniel d'Hondecoeter e il 4 febbraio 1676 fu testimone al suo matrimonio. Il 3 agosto 1677 ricevette un debito di 800 fiorini e il 25 giugno 1682 Melchior e la moglie ebbero in eredità dal cognato e fratello Jean Tradel dei terreni agricoli nelle Fiandre, che vendettero. Il 26 febbraio 1683 la figlia Isabella sposò W.Spiering.[3].

Nell'ultimo periodo della sua vita, Melchior d'Hondecoeter soffrì la concorrenza di Jan Weenix e A.Olen. Morì perciò in povertà a casa del genero[3].

Profilo artistico[modifica | modifica wikitesto]

Natura morta con uccelli (1670) c.) Museo Nazionale, Danzica

I soggetti delle sue opere furono soprattutto scene di caccia[2], nello stile dello zio Jan Baptist Weenix[1], nature morte, in particolare di vegetazione e animali in un contesto naturale, come un bosco, paesaggi, animali, piante, trompe-l'oeil[2].

Gli sfondi dei suoi quadri rivelano spesso l'influenza dei pittori Dutch Italianates[1].

Inoltre sono famosi i suoi grandi dipinti raffiguranti uccelli, che gli valsero il soprannome di Raphaël des oiseaux[1]. In particolare lavorò per Adolphe Visscher, decorando il suo castello a Driemond con una serie di più di 50 tele raffiguranti uccelli[1].

Eseguì opere di tutte le dimensioni, dai piccoli quadri da studiolo ai grandi quadri da esposizione[3].

Per la sontuosità, il movimento e la vivacità che si ritrovano nelle sue opere e che rivelano influenze fiamminghe, quest'artista può essere considerato un precursore del rococò[1].

Furono suoi allievi Willem Hendrik Wilhelmus van Royen e il cugino Jan Weenix[2]. Secondo la Web Gallery of Art, invece, Melchior e il cugino Jan furono entrambi allievi del padre di quest'ultimo Jan Baptist Weenix[5].

Hondecoeter ebbe vari seguaci tra cui D. Birrius, Peter Casteels (III), Adriaen van Oolen e le sue opere influenzarono svariati artisti come Felice Boselli, Angelo Maria Crivelli, Tobias Stranover, Charles Collins, Marmaduke Cradock, Adriaen Coorte, Jan van Huysum ed Elias Vonck[2].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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