Mehmed Talat Pascià

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Mehmed Talat Pascià

Gran visir dell'Impero ottomano
Durata mandato4 febbraio 1917 –
8 ottobre 1918
MonarcaMehmet V
Mehmet VI
PredecessoreSaid Halim Pascià
SuccessoreAhmed İzzet Pascià

Triumviro dell'Impero ottomano
Durata mandato4 gennaio 1914 –
13 ottobre 1918
ContitolareIsmail Enver e Ahmed Cemal

Dati generali
Partito politicoComitato di Unione e Progresso
Mehmed Tal'at Pasha nel 1915

Mehmed Tal'at Pascià (in turco ottomano محمد طلعت; Edirne, 1º settembre 1874Berlino, 15 marzo 1921) è stato un politico turco, uno dei leader dei Giovani Turchi insieme ad Ahmed Cemal e ad Ismail Enver; ricoprì un ruolo equivalente al ministro dell'interno (dal 1913 al 1918) nell'Impero ottomano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu uno dei principali sostenitori dell'entrata dell'Impero ottomano nella prima guerra mondiale al fianco della Germania e durante questa contribuì all'organizzazione del genocidio armeno, del genocidio degli assiri e di quello dei greci del Ponto[1], venendo perciò poi condannato dal tribunale del sultano alla fine del conflitto, insieme agli altri due componenti dei "Tre Pascià". La rivoluzione di Atatürk, sovvertendo l'ordine politico della Turchia, ne permise la liberazione.

Affiliato alla confraternita sufi dei Bektashi e massone, a partire dal 1903 fu membro della loggia di Salonicco "Macedonia Risorta", appartenente al Grande Oriente d'Italia[2]; fu il primo Gran maestro della Gran Loggia di Turchia, fondata nel 1909[3].

Gli armeni lo chiamano l'Hitler turco. Talaat fu assassinato a Berlino nel 1921 da Soghomon Tehlirian, un membro della Federazione Rivoluzionaria Armena, nell'ambito dell'Operazione Nemesis.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Akçam, Taner, 1953- author., The young Turks' crime against humanity : the Armenian genocide and ethnic cleansing in the Ottoman Empire, ISBN 9781400841844, OCLC 1034166190. URL consultato il 15 maggio 2019.
  2. ^ Angelo Iacovella, Il triangolo e la mezzaluna. I "Giovani Turchi" e la massoneria italiana, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2011, p. 38.
  3. ^ "The History of Freemasonry in Turkey" sul sito ufficiale della Grand Lodge of Free and Accepted Masons of Turkey
  4. ^ Sylvia Kedourie, Turkey : identity, democracy, politics, Frank Cass, 1996, p. 96, ISBN 0-7146-4718-7, OCLC 34281845. URL consultato il 7 maggio 2021.

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