MC Hammer

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MC Hammer
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePop rap
Periodo di attività musicale1986 – in attività
EtichettaCapitol Records, EMI
Album pubblicati11
Studio11
Raccolte2
Sito ufficiale

MC Hammer, pseudonimo di Stanley Kirk Burrell (Oakland, 30 marzo 1962), è un rapper e ballerino statunitense.

Raggiunse la massima popolarità negli anni ottanta e primi anni novanta, ma è conosciuto anche per aver drammaticamente sperperato il suo patrimonio[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo album di debutto fu Feel My Power (1987). Il disco vendette oltre 60 000 copie, e ciò portò molte offerte da varie etichette discografiche.

Burrell all'iniziò rifiutò di firmare un contratto per la Capitol Records, ma dopo un sostanziale incremento di offerta, accettò. Il disco di esordio venne poi ripubblicato con il titolo Let's Get It Started. Alla fine l'album fu triplo platino.

La seconda uscita, Please Hammer Don't Hurt 'Em (1990), includeva il celeberrimo singolo U Can't Touch This. Nonostante la massiccia diffusione su radio e TV, la canzone si fermò alla posizione numero 8 della classifica di Billboard. I singoli successivi furono "Have You Seen Her" e "Pray". Alla fine, l'album fu il primo della storia dell'hip hop a vincere il Disco di diamante, vendendo oltre 10 milioni di copie.

Molte critiche arrivarono per la ripetitiva natura delle sue liriche e per il suo frequente utilizzo di campionamenti nelle sue canzoni. Fu sbeffeggiato in video musicali di 3rd Bass, The D.O.C. e Ice Cube. Comunque Ice-T lo difese nel 1991 nell'album O.G. Original Gangster:

(EN)

«A special shout out to my man MC Hammer;
A lot of people diss you man, but they just jealous. Fuck em!»

(IT)

«Uno speciale riconoscimento per il mio amico MC Hammer;
Molte persone ti disprezzano amico, ma sono solo invidiosi. Vadano a farsi fottere!»

Molti considerarono ciò una stranezza, conoscendo il disprezzo che Ice-T provava per coloro che "si vendono", ma egli stesso precisò che non è contro i pop-rapper sin dall'inizio della carriera, come Hammer era stato, ma solo contro i rapper che dall'atteggiamento hardcore o "dirty" si "convertono" al pop rap per vendere più dischi.

Dopo aver tolto la sigla MC dal suo nome d'arte, Burrell pubblicò Too Legit to Quit nel 1991. Hammer colse l'occasione per rispondere alle critiche in alcune canzoni dell'album. Nel 1994, uscì l'album "The Funky Headhunter" che rilanciò la sua carriera dopo varie delusioni ed ebbe grande successo con i singoli "Pumps and a Bump" e "It's All Good".

Nel 1995, Hammer pubblicò Inside Out, che i critici definirono "sfocato". L'album raggiunse appena la posizione numero 119 delle classifiche e l'etichetta per la quale il rapper lavorava in quel periodo, la Giant Records, lo cancellò dalla lista. A causa del continuo calo di vendite e di uno stile di vita lussuoso Burrell, che era in debito di 13 milioni di dollari, finì in bancarotta il 3 aprile 1996. Dopo aver firmato con la EMI, pubblicò la raccolta Greatest Hits, appena sei mesi dopo il fallimento economico.

Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, Hammer pubblicò il patriottico album Active Duty. Donò parte dei guadagni alle associazioni di beneficenza relative all'11 settembre. Nel 2004 uscì Full Blast. Nessuno di questi album ebbe molto successo.

Nel febbraio 2006 uscì il primo singolo, Look, tratto dal disco Look 3X caratterizzato da uno stile nuovo, palesemente da club, non più old school, e che si avvicina in qualche modo anche al crunk. Hammer a partire dal 2006 scrive frequentemente su un suo blog.[2].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1990 - U Can't Touch This
  • 1990 - Have You Seen Her?
  • 1990 - Pray
  • 1991 - Here Comes The Hammer
  • 1991 - Too Legit to Quit
  • 1991 - Addams Groove
  • 1992 - Do Not Pass Me By
  • 1992 - This Is the Way We Roll
  • 1994 - Pumps and a Bump
  • 1994 - It's All Good
  • 2001 - No Stoppin' Us
  • 2001 - Pop Yo Collar

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Grammy Award[modifica | modifica wikitesto]

Anno Nomina Premio Risultato
1991 U Can't Touch This Registrazione dell'anno Candidato/a
Best Rhythm & Blues Song Vincitore/trice
Best Rap Solo Performance Vincitore/trice
Please Hammer Don't Hurt 'Em: The Movie Best Music Video, Long Form Vincitore/trice
Here Comes The Hammer Best Rap Solo Performance Candidato/a
1993 Hammerin' Home Best Music Video, Long Form Candidato/a
Addams Groove Best Rap Solo Performance Candidato/a

MTV Video Music Award[modifica | modifica wikitesto]

Anno Nomina Premio Risultato
1989 Turn This Mutha Out Best Rap Video Candidato/a
1990 U Can't Touch This Best Male Video Candidato/a
Best Rap Video Vincitore/trice
Best Dance Video Vincitore/trice
Best Choreography Candidato/a
Best Editing in a Video Candidato/a
1991 Pray (Jam the Hammer Mix) Best Choreography Candidato/a
Here Comes the Hammer Best Special Effects in a Video Candidato/a
1992 Addams Groove Best Video from a Film Candidato/a
2 Legit 2 Quit Best Choreography Candidato/a
1995 Pumps and a Bump Best Choreography Candidato/a

American Music Award[modifica | modifica wikitesto]

Anno Nomina Premio Risultato
1990 Let's Get It Started Favorite Soul/R&B Album Candidato/a
Favorite Rap/Hip-Hop Album Vincitore/trice
MC Hammer Favorite Rap/Hip-Hop Artist Vincitore/trice
1991 Favorite Pop/Rock Male Artist Candidato/a
Favorite Soul/R&B Male Artist Vincitore/trice
Favorite Rap/Hip-Hop Artist Vincitore/trice
Please Hammer Don't Hurt 'Em Favorite Pop/Rock Album Vincitore/trice
Favorite Soul/R&B Album Vincitore/trice
Favorite Rap/Hip-Hop Album Vincitore/trice
U Can't Touch This Favorite Soul/R&B Single Vincitore/trice
1992 MC Hammer Favorite Rap/Hip-Hop Artist Vincitore/trice

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN815728 · ISNI (EN0000 0001 0796 3991 · LCCN (ENn91065682 · GND (DE119157535 · BNF (FRcb13931868t (data) · J9U (ENHE987012384884405171 · NSK (HR000065146 · WorldCat Identities (ENlccn-n91065682