Gobius paganellus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Mazzone (pesce))
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Paganello" rimanda qui. Se stai cercando il torneo di frisbee, vedi Paganello (frisbee).
Disambiguazione – "Paganello" rimanda qui. Se stai cercando il congnome italiano, vedi Pagani (cognome).
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ghiozzo paganello
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Osteichthyes
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Gobioidei
Famiglia Gobiidae
Sottofamiglia Gobiinae
Genere Gobius
Specie G. paganellus
Nomenclatura binomiale
Gobius paganellus
Linneaus, 1758
Sinonimi

Bathygobius paganellus, Gobius albosignatus, Gobius bicolor, Gobius capito, Gobius capitonellus, Gobius punctipinnis

Nomi comuni

Ghiozzo paganello, Paganello

Il ghiozzo paganello (Gobius paganellus), conosciuto commercialmente come ghiozzetto[2], è un pesce d'acqua salata, appartenente alla famiglia dei Gobiidae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È presente nell'intero Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell'Oceano Atlantico orientale tra il Senegal e le coste scozzesi ed irlandesi. È una delle pochissime specie che, attraverso il Canale di Suez, sono passate dal Mediterraneo al Mar Rosso, facendo il percorso inverso rispetto ai migranti lessepsiani. È comunissimo nelle acque italiane, soprattutto nella laguna Veneta dove è addirittura abbondante.
Vive su fondi misti o rocciosi con abbondante sedimento. È una specie eurialina ed è frequente all'interno delle lagune.

Il tipico ambiente del ghiozzetto

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un tipico Gobius, molto simile a Gobius niger da cui si può distinguere da:

  • prima pinna dorsale priva di raggi allungati, alta come la seconda
  • raggi superiori della pinna pettorale liberi e filamentosi
  • bordo della prima pinna dorsale di colore rosso-arancio o giallastro, sempre con tonalità rossastra.

I maschi in epoca riproduttiva sono scuri, il colore è comunque variabilissimo.
Le dimensioni massime non superano i 15 cm.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

È un vorace predatore e si ciba di un gran numero di invertebrati acquatici o di avannotti. Uno studio ha recentemente dimostrato che preda in maniera efficiente anche il Granchio Corridore Atlantico (Percnon gibbesi), contribuendo quindi a ridurre l'abbondanza di questa specie aliena invasiva[3].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Avviene tra gennaio e giugno. Diverse migliaia di uova sono deposte in cavità.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Abbocca voracemente alle lenze. Le sue carni, adatte per fritture, sono apprezzate soprattutto nel Veneto ed in altre regioni del nord Italia.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si adatta facilmente alla vita in acquario ma se ne sta spesso nascosto per cui non è un ospite particolarmente vivace.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Carpenter, K.E.,2015, Gobius paganellus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 23 aprile 2018.
  3. ^ Tiralongo F. Messina G. and Lombardo B.M., Invasive Species Control: Predation on the Alien Crab Percnon gibbesi (H. Milne Edwards, 1853) (Malacostraca: Percnidae) by the Rock Goby, Gobius paganellus Linnaeus, 1758 (Actinopterygii: Gobiidae), in Journal of Marine Science and Engineering 2021; 9(4): 393. URL consultato il 9 aprile 2021 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia 1991 ISBN 88-425-1003-3
  • Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 88-8039-472-X

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci