Max Hardcore

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Max Hardcore
Max Hardcore nel 2015
Dati biografici
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Dati fisici
Etniacaucasico
Dati professionali
Altri pseudonimiPaul, Max Steiner, Sam, Rex Reamer, Video Paul, Paul Little, Sam Smythe
Film girati
  • 539 come attore
  • 365 come regista
Sito ufficiale

Max Hardcore, pseudonimo di Paul F. Little (Racine, 10 agosto 1956Los Angeles, 27 marzo 2023[1]), è stato un attore pornografico, produttore cinematografico e regista statunitense, celebre esponente del porno gonzo, girato in digitale e senza trama.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue produzioni sono generalmente considerate piuttosto estreme, con elementi di machismo e volgarità, assai superiore a quella riscontrabile negli standard tipici del settore; non manca chi definisce misogini i suoi film.[2][3][4] Rituale e ripetitiva la trama di gran parte dei film interpretati da Max, ove questi giunge ineluttabilmente, durante la copula, a sodomizzare la giovane donna coprotagonista.

Dal 2001 al 2005 Max rimase coinvolto in un processo per "oscenità" da parte dello FBI;[2][5][6] condannato a quattro anni di carcere,[7] fu rilasciato nel luglio 2011. Il 27 marzo 2023, durante la lunga battaglia contro il cancro che l'aveva colpito, è morto a causa di una polmonite[1].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ebbe una relazione con l'attrice pornografica Layla Rivera.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 2001: XRCOBest Male-Female Scene
  • 2003: AVN Award – Best Anal Sex Scene (Video)
  • 2003: FICEB Award - People's choice; best director
  • 2004: AVN Award Hall of Fame
  • 2005: AVN Award Nominee – Most Outrageous Sex Scene (con Summer Luv)
  • 2007: Erotixxx / Eroticline Award - Best Gonzo Serie
  • 2009: XRCO Award – Hall of Fame; Outlaws of Porn

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dan Miller AVN, Max Hardcore Passes Away AVN, su AVN. URL consultato il 28 marzo 2023.
  2. ^ a b Sotto processo per... troppe oscenità distribuite online, su punto-informatico.it. URL consultato il 10 aprile 2013.
  3. ^ (EN) FoundryMusic.com Max Hardcore Interview, su foundrymusic.com. URL consultato il 10 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  4. ^ (EN) Devil in the Flesh, Minneapolis Arts, su citypages.com, Minneapolis Arts 14-01-1998. URL consultato il 10 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2010).
  5. ^ (EN) AVN Media Network; Max Hardcore – Free At Last!, su business.avn.com, AVN. URL consultato il 10 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2009).
  6. ^ (EN) AVN; Motion To Dismiss Under Consideration In Max Hardcore Trial, su business.avn.com, AVN. URL consultato il 10 aprile 2013.
  7. ^ (EN) AVN; Jury Finds Max Hardcore Guilty On All Counts in Obscenity Trial, su business.avn.com, AVN. URL consultato il 10 aprile 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN294929885 · GND (DE1284677133 · BNF (FRcb13991891k (data) · WorldCat Identities (ENviaf-294929885