Mauro Berardi

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Mauro Berardi (Roma, 7 maggio 1943) è un produttore cinematografico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mauro Berardi è noto per i suoi film documentari. Attivo nel cinema indipendente e militante[1], ha prodotto il film Ricomincio da tre (1981), per il quale ha ricevuto un Nastro d'argento al miglior produttore insieme a Fulvio Lucisano, e i film Non ci resta che piangere (1984) e Il piccolo diavolo (1988). Nel 1993 fu nominato per un Nastro d'argento al miglior produttore per Non chiamarmi Omar (1992). Un altro film di grande successo è Il caso Moro.

Produttore indipendente e socialmente impegnato, ha scoperto e lanciato cinematograficamente Massimo Troisi, producendo i suoi primi quattro film e Alessandro Siani, producendo i suoi primi due film.

Ha lavorato con registi come Guido Chiesa, Sergio Citti, Francesca Comencini, Giuseppe Ferrara, Costa Gavras, Luigi Magni, Francesco Maselli, Mario Monicelli di cui ha prodotto l'ultimo film Le rose del deserto, Paolo Pietrangeli, Gillo Pontecorvo, Gabriele Salvatores, Ettore Scola, Sergio Staino, Fulvio Wetzl.

Fra i direttori della fotografia: Tonino Delli Colli, Robby Müller, Peppino Rotunno.

Negli ultimi anni si è occupato della Fondazione Cinema nel presente, realizzando alcuni tra i docufilm più significativi, molti dei quali frutto di regie collettive.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha avuto dal 1982 al 1993 una relazione con la conduttrice televisiva Barbara D'Urso, da cui ha avuto i suoi due figli: Giammauro (1986) ed Emanuele (1988).

Con la prima moglie è nata la figlia Barbara.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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