Massimo Popolizio

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Massimo Popolizio

Massimo Popolizio (Genova, 4 luglio 1961) è un attore, regista teatrale e doppiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Genova da una famiglia originaria di Altamura (BA), si forma artisticamente e professionalmente all'Accademia nazionale d'arte drammatica nel 1984, intraprende la carriera di attore teatrale e, appena diplomato, inizia una proficua collaborazione artistica con il regista teatrale Luca Ronconi.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce a teatro nel 1983 in uno spettacolo diretto da Luca Ronconi, S. Giovanna. Nel corso della sua carriera, reciterà molto spesso in opere di Shakespeare.

Nel 1995 vince il suo primo importante premio teatrale, il Premio Ubu come miglior attore per gli spettacoli Re Lear di William Shakespeare e Verso Peer Gynt, ispirato al Peer Gynt di Henrik Ibsen. Ottiene nuovamente questo premio nel 2001 per I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, nel 2015 per Lehman Trilogy, diretto da Luca Ronconi e nel 2019 per la regia di Un nemico del popolo di Ibsen. Nel 2006 si aggiudica invece l'Eschilo d'oro, conferitogli dall'INDA. Nel 2012 torna a Ibsen e porta in scena nel ruolo del titolo il John Gabriel Borkman con Lucrezia Lante della Rovere e Manuela Mandracchia.[1]

Nel 2016, prodotto dal Teatro di Roma, firma la regia dello spettacolo Ragazzi di vita, tratto dal romanzo di Pier Paolo Pasolini. Tra i protagonisti Lino Guanciale, Giampiero Cicciò, Alberto Onofrietti e Lorenzo Grilli. Il 26 ottobre lo spettacolo esordisce in prima nazionale al Teatro Argentina.

Cinema e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 è in tv con Il clan dei camorristi, dove interpreta Don Palma, e nella seconda stagione di Una grande famiglia, dove interpreta il commissario De Lucia. Ha acquistato poi visibilità con le interpretazioni cinematografiche in Romanzo criminale, Mare nero e Mio fratello è figlio unico, nonché nel ruolo di Vittorio Sbardella ne Il divo di Paolo Sorrentino. Partecipa a Benvenuto Presidente! e La grande bellezza.

Nel 2014 recita nella due commedie Amici come noi e Il ricco, il povero e il maggiordomo, nonché nel film drammatico Il giovane favoloso, dove Popolizio interpreta il padre di Giacomo Leopardi, Monaldo. Nel 2015 partecipa al film Arianna. Nel 2016 è nel cast della commedia di Carlo Verdone L'abbiamo fatta grossa, ed è Giovanni Falcone nel film Era d'estate, diretto da Fiorella Infascelli. Per la sua interpretazione ha vinto un Nastro d'argento speciale, condiviso con Giuseppe Fiorello (che nel film interpreta Paolo Borsellino).[2] Nel 2018 è protagonista del film Sono tornato, trasposizione italiana del film tedesco Lui è tornato, dove interpreta il personaggio di Benito Mussolini.

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

È il doppiatore di Lord Voldemort nella saga dei film di Harry Potter, di Tom Cruise in Eyes Wide Shut e di Lionel Abelanski in Train de vie. Nel 1998 ha doppiato Tim Roth nel ruolo di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento nel film La leggenda del pianista sull'oceano e Bruce Willis in Armageddon - Giudizio finale. Nel 1998 ha vinto il Nastro d'argento per il doppiaggio del film Hamlet del regista Kenneth Branagh. Dal 2009 al 2011 è la voce di Cal Lightman, protagonista della serie Lie to Me sempre interpretata da Roth. Nel 2019 presta la voce a Scar nel film Il re leone, doppiato in lingua originale da Chiwetel Ejiofor.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Massimo Popolizio è stato sposato con l'attrice Gaia Aprea. Si sono separati nel 2021.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 gennaio 2021 si trovava ad un mercatino dell'usato a Roma quando fu al centro di una lite con un uomo di 53 anni che teneva la mascherina abbassata durante l'emergenza COVID-19. Ad un certo momento l'attore inveì contro l'uomo sferrandogli un pugno in pieno volto, causandogli una lesione al bulbo oculare. L'uomo, dopo una prognosi di 15 giorni, sporse denuncia nei suoi confronti.[3][4] Nel luglio del 2023 Popolizio ha risarcito economicamente la vittima e, in conseguenza di ciò, il giudice ha dichiarato estinto il procedimento per intervenuto ristoro delle conseguenze dell'aggressione[5].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Premio Ubu[modifica | modifica wikitesto]

Nastro d'argento[modifica | modifica wikitesto]

Ciak d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Premio Flaiano[modifica | modifica wikitesto]

  • Sezione teatro[7]
    • 1995 – Premio all'interpretazione per Sturm und drang, Re Lear e Verso Peer Gynt

Altri premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Massimo Popolizio presenta il suo Borkman, e si prepara al nuovo film di Sorrentino
  2. ^ Nastri d'argento - Premi speciali per Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio - CinemaItaliano.info, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 22 ottobre 2016.
  3. ^ Dette pugno in faccia dopo lite per mascherina, a processo Massimo Popolizio, su roma.repubblica.it, 22 marzo 2022. URL consultato il 22 marzo 2022.
  4. ^ Un pugno in faccia dopo la lite per la mascherina abbassata, a processo l’attore Massimo Popolizio, su lastampa.it, 22 marzo 2022. URL consultato il 22 marzo 2022.
  5. ^ Lite per la mascherina, Popolizio risarcisce la vittima, su ansa.it, 7 luglio 2023. URL consultato il 30 luglio 2023.
  6. ^ Nastri d’argento 2021, ecco tutti i vincitori, su rollingstone.it. URL consultato il 22 giugno 2021.
  7. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.
  8. ^ Le motivazioni 2015 – Premio Hystrio, su premiohystrio.org. URL consultato il 22 ottobre 2016.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN101126366 · ISNI (EN0000 0000 7174 2272 · SBN TO0V498943 · LCCN (ENno2012016513 · GND (DE139379363 · BNF (FRcb14695777b (data) · J9U (ENHE987007432634805171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2012016513