Massimo Mezzaroma

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Massimo Mezzaroma (Roma, 2 febbraio 1972) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio primogenito di Pietro Mezzaroma[1] (ex vicepresidente della Roma), è il presidente del gruppo Pietro Mezzaroma&Figli, importante impresa italiana del settore edilizio.

Inoltre è cugino di Marco Mezzaroma, patron della Morgenstern (del gruppo Mezzaroma), ex marito di Mara Carfagna e già comproprietario dell'Unione Sportiva Salernitana 1919 insieme a suo cognato Claudio Lotito.

Iniziative sportive[modifica | modifica wikitesto]

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 decise di investire nel mondo sportivo, cavalcando l'onda del successo ottenuto nell'ambiente della capitale dalla finale del Campionato europeo del 2005, che si tenne al PalaLottomatica. Acquistando il titolo sportivo della Pallavolo Reima Crema, la neonata M. Roma Volley esordì direttamente in Serie A1. Dopo due anni, nei quali raccolse importanti piazzamenti e un trionfo a livello continentale, Mezzaroma constatò il disinteresse da parte delle autorità locali al progetto pallavolistico. Questo fatto gli fece prendere la decisione di non iscrivere la squadra per la stagione 2008-2009, ripartendo altresì dalla Serie A2. Dopo due anni nella serie cadetta e un altro trofeo vinto (la Coppa Italia Serie A2) la formazione ottenne, sotto la guida di Andrea Giani, la promozione nella massima serie.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010 decide di entrare nel mondo del calcio, diventando il nuovo azionista di maggioranza del Siena[2]. La carica di presidente venne assunta il 15 gennaio 2010. Nonostante il cambio di presidenza l'ambiente non subì quello scossone necessario per evitare la retrocessione, e la Serie A 2009-2010 terminò con il penultimo posto. Mezzaroma si rese protagonista della cronaca sportiva durante le ultime giornate del campionato, a causa di alcune voci riguardanti un presunto premio ai giocatori senesi nel caso in cui fossero riusciti a pareggiare con l'Inter, aumentando così le possibilità che la Roma potesse vincere lo scudetto[3]. Questo fatto, smentito dallo stesso Mezzaroma, scaldò l'attesa per l'ultima giornata di campionato, provocando anche reazioni della dirigenza interista.

Nel 2010-2011 con Antonio Conte alla guida il Siena torna subito in Serie A e l'anno seguente si piazza 10º in campionato e arriva fino in semifinale in Coppa Italia.

Il 30 novembre 2012 la procura di Cremona chiede una proroga di sei mesi per lui e altri 32 degli indagati per il calcioscommesse iscritti nel registro nel maggio scorso.[4]

Nel luglio seguente il pm di Cremona Roberto Di Martino ha mandato un avviso ai 149 indagati per notificare il maxi incidente probatorio che sarà condotto sulle 200 apparecchiature poste sotto sequestro durante le indagini. Tra gli indagati figura lo stesso Mezzaroma.[5]

Nel 2013 il Siena retrocede di nuovo e disputa un discreto campionato di B piazzandosi al 9º posto. Al termine del campionato di Serie B, il Siena è dichiarato fallito per dissesto finanziario e subisce la revoca dell'affiliazione alla FIGC; la squadra riparte dalla Serie D attraverso una newco fondata da Antonio Ponte.

Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona termina le indagini e formula per lui e altri indagati le accuse di associazione a delinquere e frode sportiva.[6] Il 25 agosto dello stesso anno viene deferito dal Procuratore Federale Stefano Palazzi per il tentato illecito di Siena-Varese 5-0 del 21 maggio 2011: il collaboratore tecnico bianconero Cristian Stellini avrebbe rifiutato la proposta di Mezzaroma di perdere la partita.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mezzaroma alla guida Impreme, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it. URL consultato il 14 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  2. ^ Massimo Mezzaroma si prende il Siena, su asromalive.com. URL consultato il 14 maggio 2010.
  3. ^ Mezzaroma difende il Siena "Nessun premio a vincere", su gazzetta.it. URL consultato il 15 maggio 2010.
  4. ^ CONTE, IL PM CHIEDE LA PROROGA sportmediaset.it, 30 novembre 2012
  5. ^ Francesco Ceniti, Caccia alle combine, in La Gazzetta dello Sport, 20 luglio 2013, p. 15.
  6. ^ Calcioscommesse, indagini chiuse per Goretti e Nicco: la lista dei 130 indagati, su umbria24.it. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2015).
  7. ^ Palazzi ha deferito Mezzaroma e il Siena, su canalegenoa.it. URL consultato il 27 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Mezzaroma & Figli, su mezzaroma.it. URL consultato il 14 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2010).
  • AC Siena, su acsiena.it. URL consultato il 14 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2010).
  • M. Roma Volley, su mromavolley.net.
Predecessore Presidente del M. Roma Volley Successore
nuova carica dal 2006 in carica