Martín Arzuaga

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Martín Arzuaga
Nazionalità Bandiera della Colombia Colombia
Altezza 178 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Squadra Atlético Junior
Carriera
Squadre di club1
2000Atlético Junior1 (0)
2001 Atlético Bucaramanga0 (0)
2001-2005Atlético Junior149 (47)
2005-2006Cruz Azul0 (0)
2006Veracruz15 (3)
2007Godoy Cruz18 (6)
2007-2008Rosario Central27 (7)
2008-2009Atlético Junior11 (2)
2009Univ. San Martín19 (12)
2009Juan Aurich6 (0)
2010-Atlético Junior1 (0)
Nazionale
2003-2005Bandiera della Colombia Colombia10 (1)
Palmarès
 Gold Cup
Bronzo USA 2005
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 1º febbraio 2010

Martín Enrique Arzuaga (Becerril, 23 luglio 1981) è un calciatore colombiano, attaccante dell'Atlético Junior.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Gioca come attaccante centrale, e ha dimostrato buone capacità realizzative. Il suo temperamento lo ha portato anche a dissapori con compagni di squadra, come in occasione dell'incontro di Coppa Libertadores 2009 contro il Grêmio, durante il quale Arzuaga e il compagno Pedro García litigarono in campo: entrambi furono multati dalla società.[1] El Torito de Becerril (il torello di Becerril) è conosciuto anche per le sue curiose esultanze, come quando, giocando per il Godoy Cruz, indossò una maschera tradizionale della zona di Barranquilla.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Debuttò nel 2000 giocando per il Junior de Barranquilla, partecipando allaCoppa Libertadores 2005, venendo eliminati ai quarti di finale dal Boca Juniors. Nel 2004, vinse la Primera división colombiana con il Junior, segnando uno dei gol nella finale contro l'Atlético Nacional di Medellín.[3]

Ad inizio 2006 firmò per il Veracruz, squadra messicana, dopo essere stato vicino al River Plate, non passando però la visita medica del club di Buenos Aires per un infortunio al ginocchio.[4] Nel 2007 passò al Godoy Cruz in occasione del Clausura 2007, dove divenne titolare; nonostante le sue buone prestazioni, il club retrocesse in Primera B Nacional. Passato al Rosario Central, segnò cinque reti nell'Apertura 2007, tra cui uno nel derby contro il Newell's, vinto appunto per 1-0. Nel Clausura 2008 segnò 5 gol in 19 partite. Nell'undicesima giornata segnò contro il River Plate, ed esultò baciandosi il ginocchio, che era stato la causa del suo mancato approdo al club Millonario.

Nella seconda metà del 2008 tornò al Junior de Barranquilla, insieme ad altri giocatori come Roberto Carlos Cortés e Oswaldo Mackenzie. Nel 2009 è passato all'Universidad San Martín in Perù;[5] ha poi passato un periodo al Juan Aurich prima di tornare al club del debutto, l'Atlético Junior.[6]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Con la Colombia ha partecipato alla FIFA Confederations Cup 2003 e alla CONCACAF Gold Cup 2005, totalizzando 10 presenze ed un gol. Ha fatto parte della squadra anche durante le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2006.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Junior: 2004

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) San Martín multó a Pedro García y Martín Arzuaga por pelea en partido con Gremio[collegamento interrotto], 15 maggio 2009. URL consultato il 2 luglio 2009.
  2. ^ (ES) Lucio Ortiz, Mendoza es carnaval, in Clarín.com, 3 dicembre 2007. URL consultato il luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2009).
  3. ^ (EN) RSSSF, su rsssf.com. URL consultato il 2 luglio 2009.
  4. ^ (ES) El delantero colombiano Martín Arzuaga no fichará por River Plate tras no superar el reconocimiento médico, in lukor.com. URL consultato il 2 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2009).
  5. ^ (ES) Mercado: Martín Arzuaga es la nueva incorporación de San Martín, in goal.com, 12 gennaio 2009. URL consultato il 2 luglio 2009.
  6. ^ (EN) Martín Arzuaga Profile, Statistics, News, Game Log [collegamento interrotto], su soccernet.espn.go.com. URL consultato il 1º febbraio 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]