Mark Buchanan

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Mark Buchanan (Cleveland, 31 ottobre 1961) è un fisico e divulgatore scientifico statunitense. È stato redattore della rivista scientifica internazionale Nature, a del popolare magazine New Scientist. È stato columnist del New York Times. Attualmente è autore, con cadenza mensile, di editoriali per il giornale Nature Physics, nonché collaboratore di Newton.

I libri di Buchanan hanno per argomento le idee della fisica moderna, specialmente nel campo della teoria dei quanti o della fisica dello stato condensato, con particolare enfasi sul tentativo di utilizzare i nuovi concetti elaborati dalla fisica per comprendere altri percorsi e dinamiche, specialmente in biologia o nelle scienze sociali. Fra i suoi temi chiave vi sono la spesso sottovalutata importanza dei fenomeni di emergenza dell'ordine spontaneo o di auto-organizzazione nei sistemi complessi e nei fenomeni collettivi. Tutto il suo lavoro è proteso a divulgare i progressi della scienza moderna presso un pubblico vasto e non specialistico, e a stimolare l'interscambio di idee scavalcando le frontiere interdisciplinari.

Mark Buchanan ha ricevuto a Torino il Premio Lagrange sui sistemi complessi, edizione 2009, nella sezione speciale relativa alla divulgazione scientifica[1].

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • Ubiquity: The Science of History… or Why the World is Simpler Than We Think (Weidenfeld & Nicolson, London, 2000)
    • trad. it.: Ubiquità: dai terremoti al crollo dei mercati, dai trend della moda alle crisi militari : la nuova legge universale del cambiamento, Mondadori, 2003, ISBN 88-04-48960-X
  • Nexus: Small Worlds and the groundbreaking new science of networks (W.W. Norton & Co, New York, 2002)
  • The Social Atom: why the rich get richer, cheaters get caught, and your neighbor usually looks like you (Bloomsbury Press, New York, 2007)
  • Forecast (Bloomsbury Publishing, New York, 2013)
    • trad. it: Previsioni: cosa possono insegnarci la fisica, la meteorologia e le scienze naturali sull'economia, Malcor D, Catania 2014, ISBN 978-88-97909-12-5

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premio Lagrange 2009, su clab.fondazionecrt.it. URL consultato il 18 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).

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