Mario Riondino

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Mario Riondino (La Spezia, 25 settembre 1922Merate, 1º maggio 2005) è stato uno scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frequentò l'Accademia Militare di Modena e fu ufficiale degli Alpini durante la seconda guerra mondiale. Dopo l'8 settembre 1943 si dimise dall'Esercito e aderì al movimento clandestino di resistenza antifascista di ispirazione repubblicana "La Giovane Armata". Venne catturato dai nazifascisti e detenuto per due mesi nel carcere Sant'Agata a Bergamo.

Alcuni episodi della sua attività partigiana con la resistenza al nazifascismo ispirarono il suo romanzo "L'uomo dei desideri", riguardante avvenimenti avvenuti tra il 1943 e il 1946. Il romanzo è notevole per la descrizione della visita al campo di concentramento di Dachau, a sud di Monaco di Baviera, da parte del maggiore Christian Thaler delle SS sino a quel momento ignaro di cosa vi succedesse; dopo una settimana dalla visita il maggiore fu trasferito in Italia dove collaborò con la resistenza italiana.

«Il maggiore Christian Thaler maturò la decisione di opporsi con tutte le sue forze al genocidio e a tutti gli ordini che andavano contro la sua coscienza. Collaborò con gruppi del movimento italiano di liberazione dal nazifascismo. Lo trovarono seduto ad una scrivania, col capo reclinato, il 29 aprile 1945. In mano stringeva ancora la sua pistola d'ordinanza. Dopo aver visto la vergogna di Dachau, a dirla con le parole di Mario Riondino, “ per lui non contava il genere di morte: forse bastava solo morire”»

[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L'uomo dei desideri Franco Cesati Editore, Firenze, 1991

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ da Visita a Dachau di un ufficiale delle SS, su webcache.googleusercontent.com.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]