Mario Gherarducci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Mario Gherarducci (Reggio Calabria, 28 settembre 1933Pomezia, 13 aprile 2012) è stato un giornalista, scrittore e pallanuotista italiano.

Dopo una carriera a buoni livelli nella pallanuoto (militò anche in serie A con la canotta della Rari Nantes Napoli[1]), intraprende la professione di giornalista con il quotidiano Roma[2].

Nel 1962 viene chiamato da Gino Palumbo per far parte della redazione sportiva del Corriere della Sera, giornale per il quale scrive fino al 2006. Dal 1977 al 1985 è anche caporedattore della stessa redazione.

Grande appassionato di calcio, pallanuoto e pugilato, ha seguito come cronista due mondiali di calcio e ben otto edizioni delle Olimpiadi[2] estive e due invernali. Suo figlio Giampaolo ha seguito le sue orme diventando giornalista per Mediaset, mentre l'altro figlio Giorgio è uno dei componenti della Gialappa's Band.

È scomparso nel 2012 all'età di 78 anni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Olimpia amore mio: storia e personaggi dei Giochi olimpici moderni dal 1896 ai giorni nostri, Edizioni Landoni, Legnano 1984.
  • I padroni del pallone, Siad Edizioni, Milano 1985.
  • I giochi sono fatti. La storia, i personaggi e i risultati delle Olimpiadi dal 1896 ai nostri giorni, Zelig, Milano 1996.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gherarducci, passione e competenza: un faro per tutti, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 14 aprile 2012. URL consultato il 14 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  2. ^ a b Claudio Colombo, Morto il giornalista Mario Gherarducci, su blitzquotidiano.it, 14 aprile 2012. URL consultato il 14 aprile 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàSBN CFIV042383