Mario Francescatto

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Mario Francescatto
NascitaModave, 3 agosto 1915
MorteShesh i Malit, 14 dicembre 1940
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
SpecialitàAlpini
Reparto8º Reggimento alpini
Anni di servizio1936 - 1940
GradoTenente in servizio permanente effettivo
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna italiana di Grecia
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Mario Francescatto (Modave, 3 agosto 1915Shesh i Malit, 14 dicembre 1940) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Modave (Belgio) il 3 agosto 1915, figlio di Ferruccio e Ida Meluzzo.[2][3] Conseguita la maturità classica nel Collegio di Saint Michel di Bruxelles nel 1933; nello stesso anno trasferitosi in Italia si iscriveva alla Scuola Superiore di Commercio dell'Università Ca' Foscari di Venezia superando brillantemente gli esami del primo anno.[2] Attratto dalla carriera militare l'anno successivo ottenne l'ammissione alla Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena da cui uscì nel settembre 1936 assegnato all'arma di fanteria, specialità alpini.[3] Completato il corso di applicazione a Parma, fu assegnato al battaglione alpini "Cividale" dell'8º Reggimento alpini. Promosso tenente dal 1º ottobre 1938, assumeva il comando della 16ª Compagnia.[3] Dimesso dall'ospedale per una frattura del femore riportata nelle gare reggimentali di sci, passava al comando della 279ª Compagnia del battaglione alpini "Val Natisone, che, mobilitato con la entrata in guerra del Regno d'Italia, partiva l'11 novembre 1940 per l'Albania.[4] Partecipò alle operazioni belliche contro la Grecia, distinguendosi negli scontri che avvennero fra le truppe italiane e quelle greche in territorio albanese nell'ambito della controffensiva lanciata dal generale Alexandros Papagos iniziata nella seconda metà di novembre del 1940.[5][4] Rimasto ferito una prima volta a Shesh i Mali 14 dicembre 1940, cadde in combattimento in quello stesso giorno, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

Al tenente Francescatto è stata intitolata una caserma che fu sede dell'8º Reggimento alpini a Cividale del Friuli, chiusa nell'ottobre del 2016 a seguito del trasferimento del reparto a Venzone.[4]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di un Presidio posto a difesa di un’importante sella montana, ne manteneva per tre giorni il possesso nonostante ripetuti attacchi avversari. Sopraffatto da forze soverchianti era costretto a cedere terreno; passato al contrattacco riconquistava valorosamente la posizione e, benché ferito, rifiutava di abbandonare il reparto. In successivo attacco nemico ne contrastava accanitamente l’avanzata finché cadeva colpito a morte. Magnifica figura di soldato e di comandante,fulgido esempio di coraggio e di eroismo. Sella Policani, 20-30 novembre 1940; Shesh i Mali, 14 dicembre 1940.[6]»
— Regio Decreto 27 giugno 1941.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.500.
  2. ^ a b Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c d Bianchi, Cattaneo 2011, p.236.
  4. ^ a b c Bianchi, Cattaneo 2011, p.237.
  5. ^ A.N.A. Sezione di Udine - le 10 medaglie d'oro Archiviato il 26 febbraio 2013 in Internet Archive.
  6. ^ Dettaglio sul sito Quirinale.it
  7. ^ Registrato alla Corte dei conti il 27 luglio 1941, guerra registro 25, foglio 104.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 500.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]