Maria di Spagna

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Maria d’Asburgo-Spagna
Maria di Spagna, imperatrice del Sacro Romano Impero, ritratta da Antonio Moro nel 1551, Museo del Prado, Madrid
Imperatrice del Sacro Romano Impero
Stemma
Stemma
In carica25 luglio 1564
12 ottobre 1576
PredecessoreIsabella del Portogallo
SuccessoreAnna d'Asburgo
Regina dei Romani
In carica29 novembre 1562
25 luglio 1564
PredecessoreAnna Jagellone
SuccessoreAnna d'Asburgo
Altri titoliRegina consorte di Boemia
Regina consorte d'Ungheria
Arciduchessa d'Austria
Infanta di Spagna
NascitaMadrid, 21 giugno 1528
MorteMadrid, 26 febbraio 1603
Casa realeAsburgo
DinastiaAsburgo di Spagna
PadreCarlo V del Sacro Romano Impero
MadreIsabella d'Aviz
ConsorteMassimiliano II d'Asburgo
FigliAnna
Ferdinando
Rodolfo
Ernesto
Elisabetta
Maria
Mattia
Massimiliano
Alberto
Venceslao
Federico
Maria
Carlo
Margherita
Eleonora
ReligioneCattolicesimo

Maria d'Asburgo (Madrid, 21 giugno 1528Villa Monte, 26 febbraio 1603) è stata un'Imperatrice del Sacro Romano Impero, un'infanta di Spagna e un'arciduchessa d'Austria[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era la figlia maggiore dell'imperatore Carlo V, e della sua consorte, Isabella del Portogallo. Crebbe tra le città di Toledo e Valladolid con i suoi fratelli, con i quali formò un forte legame familiare, i legami furono forti anche con il padre, nonostante le sue prolungate assenze.

Maria e suo fratello Filippo, condivisero simili opinioni personali e politiche, che si mantennero durante il resto della loro vita.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente venne destinata a sposare uno dei figli di Francesco I di Francia. Tuttavia, dopo la guerra di Smalcalda, l'imperatore Carlo ritenne di rafforzare i legami tra i due rami della famiglia d'Asburgo, facendola sposare al figlio maggiore di suo fratello Ferdinando, rafforzando così anche i reciproci diritti di successione.

Perciò il 13 settembre 1548 Maria sposò il futuro imperatore Massimiliano II[2]. Il contratto di matrimonio venne stipulato durante la Dieta di Augusta. Maria rinunciò ai suoi diritti di successione al trono spagnolo e le venne garantita una pensione annua.

Giuseppe Arcimboldo, Massimiliano II e la sua famiglia, 1553, olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum.

Maria e Massimiliano ebbero sedici figli:

Reggente[modifica | modifica wikitesto]

Su richiesta del padre, la coppia assunse la reggenza in Spagna durante l'assenza di Carlo V nel 1548[3]. Nel 1550 ricoprì un'altra volta la carica di reggente[4]. Dal 1552 Massimiliano e la moglie si trasferirono a Vienna. Durante l'assenza di suo fratello, il re Filippo II, tra il 1558 e il 1561, Maria fu di nuovo reggente di Spagna.

Imperatrice[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1562, assieme al marito, venne incoronata regina di Boemia e, un anno più tardi, regina d'Ungheria; alla morte di Ferdinando I nel 1564 venne incoronata imperatrice al fianco del marito.

In Austria, Maria cercò, anche sotto l'influenza dei loro parenti, di convincere il marito a presentare maggiori attenzioni in merito alla fede cattolica. Maria era a quanto pare a disagio in un paese che non era interamente cattolico, e si circondò di una cerchia di cortigiani rigorosamente cattolici, molti dei quali aveva portato con sé dalla Spagna[5]. La sua corte fu organizzata da Maria de Requenes, la sua dama di compagnia spagnola, e tra i suoi preferiti c'era Margarita de Cardona[5].

Maria ebbe grande influenza sui suoi figli, in particolare sui due futuri imperatori Rodolfo II e Mattia.

Ritorno in Spagna[modifica | modifica wikitesto]

Maria tornò in Spagna nel 1582[6], portando con sé la figlia più giovane, l'arciduchessa Margherita, promettendo di sposarla a Filippo II di Spagna, che aveva perso la sua quarta moglie, la figlia maggiore, l'arciduchessa Anna nel 1580. Margherita alla fine rifiutò e prese il velo come Suor Chiara. Commentando che era molto felice di vivere in "un paese senza eretici", Maria si stabilì nel Monastero de las Descalzas Reales a Madrid, dove visse fino alla sua morte nel 1603.

Era la patrona del noto compositore spagnolo Tomás Luis de Victoria, e la grande Messa da Requiem che scrisse nel 1603 per i suoi funerali è considerata tra le opere migliori e più raffinate.

Tra i suoi cappellani vi fu per diversi anni il mecenate sardo Antonio Canopolo che ella protesse e propose per la candidatura ad arcivescovo.

Maria esercitò una certa influenza insieme alla regina Margherita, la moglie di suo nipote, Filippo III di Spagna. Margherita, la sorella del futuro imperatore Ferdinando II, sarebbe una delle tre donne alla corte di Filippo che avrebbe applicato una notevole influenza sul re[7].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Monarchia spagnola
Casa d'Asburgo

Carlo I
Figli
Filippo II
Filippo III
Figli
Filippo IV
Figli
Carlo II
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Massimiliano I d'Asburgo Federico III d'Asburgo  
 
Eleonora d'Aviz  
Filippo I d'Asburgo  
Maria di Borgogna Carlo I di Borgogna  
 
Isabella di Borbone  
Carlo V d'Asburgo  
Ferdinando II di Aragona[8] Giovanni II d'Aragona  
 
Giovanna Enríquez  
Giovanna di Trastámara  
Isabella I di Castiglia[8] Giovanni II di Castiglia  
 
Isabella del Portogallo  
Maria d'Asburgo  
Ferdinando d'Aviz Edoardo del Portogallo  
 
Eleonora d'Aragona  
Manuele I d'Aviz  
Beatrice d'Aviz Giovanni d'Aviz  
 
Isabella di Braganza  
Isabella d'Aviz  
Ferdinando II di Aragona Giovanni II d'Aragona  
 
Giovanna Enríquez  
Maria di Trastámara  
Isabella I di Castiglia Giovanni II di Castiglia  
 
Isabella del Portogallo  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.britannica.com/EBchecked/topic/370517/Maximilian-II
  2. ^ Kamen, p. 35
  3. ^ Christopher F. Laferl: Die Kultur der Spanier in Österreich unter Ferdinand I. 1522-1564, Böhlau Verlag Wien, 1997, S. 120
  4. ^ Kamen, p. 49
  5. ^ a b Nadine Akkerman (2013). The Politics of Female Households: Ladies-In-Waiting Across Early Modern Europe.
  6. ^ Friedrich Edelmayer, Arno Strohmeyer: Die Korrespondenz der Kaiser mit ihren Gesandten in Spanien, Oldenbourg Wissenschaftsverlag, 1997, S. 145
  7. ^ Sánchez, p. 91.
  8. ^ a b (PT) Maria (D.). Rainha de Portugal, in Portugal - Dicionário Histórico, Corográfico, Heráldico, Biográfico, Bibliográfico, Numismático e Artístico, IV, pp. 823–824.

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Controllo di autoritàVIAF (EN283198441 · ISNI (EN0000 0000 6665 2299 · BAV 495/320599 · CERL cnp00177508 · LCCN (ENn2007073561 · GND (DE101103573 · J9U (ENHE987007264895505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2007073561