Margite

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Margite
Titolo originaleΜαργίτης
Busto di Omero conservato al Museo Archeologico di Ercolano
AutorePseudo-Omero
1ª ed. originaleVIII secolo a.C. circa
Generepoema
Sottogenereepica, satira, parodia
Lingua originalegreco antico
ProtagonistiMargite

Il Margite (in greco antico: Μαργίτης?, Margítēs) è un poema comico della letteratura greca antica, che godette di grande popolarità.

L'autore dell'Alcibiade secondo, attribuito a Platone,[1] Aristotele[2] e Callimaco[3] lo cita come opera di Omero, al quale fu comunemente attribuito,[4] come anche a Pigrete.[5] Questo poemetto comico era considerato da Aristotele prototipo di tutta la successiva produzione comica,[6] in quanto il protagonista, Margite,[7] è un buono a nulla, incapace di esercitare qualsiasi mestiere, la cui stupidità rimase proverbiale, tanto che in un frammento così lo si definiva:

«Molte arti conosceva; però, l'una peggio dell'altra.
Non aratore, né zappatore lo fecero i Numi,
né d'alcun'arte esperto: ché dove provava, sbagliava.»

L'operetta era scritta in esametri misti, in modo irregolare, a trimetri giambici, in una mistione di epica e satira.[11]

Una testimonianza riferisce che Margite, «pur se ben cresciuto, non sapeva se fosse suo padre o sua madre che lo aveva dato alla luce e non voleva giacere con sua moglie, dicendo che aveva paura che avrebbe potuto parlar male di lui a sua madre».[12]

Ci sono giunti, tuttavia, solo quattro frammenti dell'opera, citati da vari autori, per complessivi otto versi. Tuttavia, la nostra conoscenza del Margite si è accresciuta circa mezzo secolo fa, e poi anche più recentemente, con la scoperta e la pubblicazione di frammenti papiracei[13] che, per la singolare struttura metrica (si alternano, in maniera irregolare, esametri dattilici e trimetri giambici), sono stati attribuiti dagli editori al Margite omerico.

Demostene, l'oratore ateniese avversario di Filippo II di Macedonia e di suo figlio Alessandro, chiamava ironicamente quest'ultimo "Margite" per indicare che, pur essendo stato allievo di Aristotele, non aveva ricavato nulla dall'insegnamento del maestro.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alcibiade secondo 147c.
  2. ^ Poetica 1448b 29-30; Etica nicomachea 1141a 14 segg.
  3. ^ Fr. 397 Pfeiffer.
  4. ^ Le testimonianze antiche che attribuiscono l'opera a Omero sono raccolte in West, pp. 240-245.
  5. ^ Suda Π 1551 Adler.
  6. ^ Poetica 1449a 1-2.
  7. ^ Il nome deriva da μάργος, "folle"; v. (EN) Henry Liddell e Robert Scott, Μαργίτης, in A Greek-English Lexicon, 1940.
  8. ^ Homerica, p. 536 (citato in Pseudo-Platone, Alcibiade secondo 147b):

    «πολλ' ἠπίστατο ἔργα, κακῶς δ' ἠπίστατο πάντα.»

    .
  9. ^ Homerica, p. 536 (citato in Aristotele, Etica Nicomachea VI, 7, 1141a 12):

    «τὸν δ' οὔτ' ἄρ' σκαπτῆρα θεοὶ θέσαν οὔτ' ἀροτῆρα
    οὔτ' ἄλλως τι σοφόν. πάσης δ' ἡμάρτανε τέχνης.»

    .
  10. ^ Omero minore, pp. 211-212.
  11. ^ Efestione, Enchiridion de metris, pp. 59-60 Consbruch.
  12. ^ Schol. in Aeschin., In Ctes., 160; cfr. Suda Μ 187 Adler.
  13. ^ P.Oxy 2309 Archiviato il 6 marzo 2019 in Internet Archive., 3963, 3964 Archiviato il 6 marzo 2019 in Internet Archive..
  14. ^ Eschine, Contro Ctesifonte, 160; cfr. Suda Μ 185 Adler.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonietta Gostoli, L'attribuzione del Margite a Omero, in Giovanni Cerri (a cura di), La letteratura pseudepigrafa nella cultura greca e romana. Atti di un incontro di studi (Napoli, 15-17 gennaio 1998), Napoli, Istituto Universitario Orientale, 2000, pp. 107-121, ISSN 1128-7187 (WC · ACNP).
  • Antonietta Gostoli, Omero, Marg. fr. 1 West, in Maria Cannatà Fera e Simonetta Grandolini (a cura di), Poesia e religione in Grecia. Studi in onore di G. Aurelio Privitera, vol. 1, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2000, pp. 347-351, ISBN 88-495-0041-6.
  • (GRCEN) Hesiod, The Homeric Hymns and Homerica, with an English translation by Hugh G. Evelyn-White, London - New York, William Heinemann - The MacMillan Co., 1914, pp. 536-539.
  • Homerus, Margites, veterum testimonia collegit, fragmenta edidit A. Gostoli, Urbino 1999.
  • (GRCIT) Omero, Margite, introduzione, testimonianze, testo critico, traduzione e commento a cura di Antonietta Gostoli, Pisa, Fabrizio Serra, 2007, ISBN 978-88-6227-082-3.
  • Omero minore: Inni, Batracomiomachia, Epigrammi, Margite, con incisioni di A. De Carolis, Bologna, Nicola Zanichelli, 1925, pp. 209-212.
  • (EN) Martin L. West (a cura di), Homeric Hymns. Homeric Apocrypha. Lives of Homer (XML), Cambridge, MA, Harvard University Press, 2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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