Margit Kaffka

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Margit Kaffka

Margit Kaffka (Carei, 10 giugno 1880Budapest, 1º dicembre 1918) è stata una scrittrice ungherese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in una famiglia nobile, ma decaduta, dopo la morte del padre (avvenuta quando aveva sei anni) studiò presso le suore di carità di Szatmár e successivamente ottenne il diploma di maestra. Esercitò la sua attività di insegnante prima a Miskolc, poi a Budapest.

Iniziò la sua carriera letteraria scrivendo poesie e fece parte della corrente letteraria "Nyugat" (Occidente) fin dalla sua fondazione, diventandone una delle più importanti esponenti. I contenuti presenti nelle sue opere le costarono l'allontanamento dalla nobiltà, ma godette di grande stima presso gli ambienti letterari ungheresi dell'epoca (tra i suoi estimatori vi fu anche il famoso poeta Endre Ady). Morì nel 1918, assieme al figlio, vittima dell'influenza spagnola.

Opera[modifica | modifica wikitesto]

Margit Kaffka fu la prima scrittrice in Ungheria che pose, al centro delle sue opere, i problemi della donna. Le protagoniste dei suoi racconti sono donne e ragazze desiderose di vivere in modo indipendente, liberandosi dal dominio maschile che la società ungherese di inizio '900 esercitava ancora sulle donne. Nelle sue opere migliori comprese e giudicò allo stesso tempo i suoi protagonisti analizzandoli con obiettività. Il suo capolavoro è il romanzo Colori ed anni (1912) in cui la protagonista è una donna appartenente alla nobiltà terriera: il romanzo narra della sua vita, fino al matrimonio, e del fallimento del suo stile di vita. Quest'opera occupa un posto importante nel romanzo realista ungherese. Da segnalare, inoltre, i notevoli contributi da lei dati anche alla letteratura per ragazzi, che a quei tempi era trascurata, e la sua opera pubblicistica.

Liriche e romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Colori ed anni (1912) - (Marietti, 1984, trad. di Marinella D'Alessandro)
  • Gli anni di Maria (1912)
  • Due estati (1916)
  • Le fermate (1917)
  • Il formicaio (1917) - (La Tartaruga, 2010, trad. di Laura Sgarioto)

Raccolte di novelle e racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Crisi silenziose (1910)
  • Un romanzo incompleto e novelle (1911)
  • Sul terreno cedevole (1912)
  • Il ballo di Sant'Ildefonso (1914)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN19708135 · ISNI (EN0000 0001 1561 496X · SBN CFIV032890 · LCCN (ENn83025446 · GND (DE119019485 · BNE (ESXX4959172 (data) · BNF (FRcb12106927k (data) · J9U (ENHE987007263457705171 · NSK (HR000433738 · WorldCat Identities (ENlccn-n83025446