Margit Evelyn Newton

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Margit Evelyn Newton in La puritana (1989)

Margit Evelyn Newton, pseudonimo di Margit Gansbacher (Bolzano, 12 ottobre 1962), è un'attrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Margie Newton nasce a Bolzano come quinta ed ultima figlia. Trascorre le elementari e le medie in un collegio, lontana dal suo paese d'origine Sarentino e dalla sua famiglia. Successivamente frequenta l'istituto d'arte in Val Gardena e dopo la maturità decide di spostarsi a Roma per frequentare l'Accademia delle Belle Arti. L'attrice è apparsa in circa 20 pellicole nel corso della sua carriera tra il 1979 e il 1992. Più volte ha posato senza veli per i paginoni delle riviste maschili Playmen e Ginfilm nel periodo tra il 1981 e il 1988. È apparsa in copertina anche su altri magazine, come Gin Fizz, Men e Skorpio[1].

Nei primi novanta decide di allontanarsi dai riflettori, accantonando la sua carriera, per metter su famiglia. Sporadicamente, negli anni successivi, ha partecipato ad altri film come Il piacere di piacere nel 2002 o il cortometraggio Il maggiordomo e la ninfetta nel 2006, entrambi per la regia di Luca Verdone. In questi anni di pausa dalla carriera da attrice, ritorna a studiare diventando un'insegnante di Ananda Yoga.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Debutta nel 1979 con una parte nel film commedia erotica La vedova del trullo girato in Puglia dal regista Franco Bottari. Un anno più tardi interpreta L'ultimo cacciatore diretto da Antonio Margheriti. Sempre nel medesimo anno è la protagonista dell'horror Virus - L'inferno dei morti viventi di Bruno Mattei. Infine recita in Mafia, una legge che non perdona di Roberto Girometti.

Il suo ruolo più importante è probabilmente quello nel film In viaggio con papà diretto da Alberto Sordi nel 1982. È inoltre attrice secondaria in L'ultimo guerriero, un film di avventura di Romolo Guerrieri. Poi recita in Un tenero tramonto per la regia di Raimondo Del Balzo e in Una tenera follia e La puritana entrambi di Ninì Grassia. Ha partecipato alla serie TV Classe di ferro nell'episodio Sette ore di New York, per la regia di Bruno Corbucci.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]