Manuel Estiarte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Manuel Estiarte
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Altezza 178 cm
Peso 62 kg
Pallanuoto
Termine carriera 2000
Hall of fame International Swimming Hall of Fame (2007)
Carriera
Squadre di club1
1975-79Bandiera non conosciuta Manresa
1979-85Barcellona
1985-89Pescara
1989-91Savona
1991-92Catalunya
1992-94Pescara
1994-95Volturno
1995-99Pescara
1999-00Barceloneta
Nazionale
1977-2000Bandiera della Spagna Spagna578
Palmarès
 Olimpiadi
Argento Barcellona 1992
Oro Atlanta 1996
 Campionato mondiale
Argento Perth 1991
Argento Roma 1994
Oro Perth 1998
 Coppa del Mondo
Bronzo Duisburg 1985
Bronzo Barcellona 1991
Bronzo Sydney 1999
 Campionato europeo
Argento Sheffield 1993
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 dicembre 2008

Manel Estiarte Duocastella (Manresa, 26 ottobre 1961) è un ex pallanuotista spagnolo. Dal 2008 è assistente di Pep Guardiola, prima al Barcellona ed al Bayern Monaco ed attualmente al Manchester City. È membro del comitato atleti della World Aquatics.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato e padre di due ragazze

Carriera sportiva[modifica | modifica wikitesto]

Non particolarmente dotato fisicamente, grazie alla sua grande tecnica è stato ugualmente capace di dominare la scena della pallanuoto mondiale per più di vent'anni. A 19 anni debutta ai Giochi olimpici di Mosca del 1980 diventando il goleador della competizione; si ripeterà anche nelle edizioni del 1984 a Los Angeles e del 1988 a Seul.

Con la Nazionale ai Giochi olimpici ha conquistato un oro (1996) e un argento (1992). Il suo palmarès può vantare anche l'oro ai Mondiali di Perth del 1998 e gli argenti ai Campionati mondiali di Perth 1991 e Roma 1994, tre bronzi nella Coppa del Mondo di pallanuoto nel 1985, nel 1991 e nel 1999 e infine un argento ai Campionati europei di Sheffield nel 1993.

Complessivamente con la Nazionale ha disputato 578 incontri.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 è entrato a far parte del Comitato Olimpico Internazionale. Nel luglio 2008 passa al mondo del calcio diventando capo delle pubbliche relazioni del Barcellona su idea del suo amico di infanzia Josep Guardiola, che in seguito segue al Bayern Monaco ed al Manchester City. Si divide tra Manchester e Pescara, dove ha giocato in due riprese e ha vinto due campionati italiani.[1]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato con la pescarese Silvia Marinelli, conosciuta nel 1985, figlia dell'ex presidente del Pescara calcio, Vincenzo, e sorella di Cristiana, ex presidente del Pescara pallanuoto. La coppia ha avuto due figlie, Nicole e Rebecca, nate entrambe a Pescara.[2][3]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Trofei nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Barcellona: 1979-80, 1980-81, 1981-82, 1982-83
Catalunya: 1991-92
Catalunya: 1991-92
Pescara: 1986-87, 1996-97, 1997-98
Savona: 1990-91
Pescara: 1985-86, 1988-89, 1997-98
Savona: 1989-90, 1990-91

Trofei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Barcellona: 1981-82
Pescara: 1987-88
Catalunya: 1991-92
Pescara: 1992-93, 1993-94
Pescara: 1995-96
Barcellona: 1982
Pescara: 1988, 1993
Catalunya: 1992

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Barcellona 1992: Argento
Atlanta 1996: Oro
Perth 1991: Argento
Roma 1994: Argento
Perth 1998: Oro
Duisburg 1985: Bronzo
Barcellona 1991: Bronzo
Sydney 1999: Bronzo
Sheffield 1993: Argento

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale del Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Premio Principe delle Asturie per lo sport - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Manuel Estiarte, new head of external relations, su fcbarcelona.cat. URL consultato l'8 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2009).
  2. ^ «Io, il Triplete e la telefonata che mi ha fatto innamorare», su ilcentro.it. URL consultato il 13 giugno 2023 (archiviato il 13 giugno 2023).
  3. ^ Copia archiviata, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 13 giugno 2023 (archiviato il 13 giugno 2023).
  4. ^ Bollettino Ufficiale di Stato (PDF), su boe.es.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN107347831 · ISNI (EN0000 0001 1696 8583 · LCCN (ENn2010011224 · BNE (ESXX4820443 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2010011224