Manlio Scopigno (generale)

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Manlio Scopigno
NascitaRoma, 30 luglio 1963
Mortevivente
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataEsercito italiano
SpecialitàParacadutista
Anni di servizio1982 - oggi
GradoGenerale di Brigata
Comandante di186º Reggimento paracadutisti "Folgore"

Brigata meccanizzata "Sassari"

Studi militariAccademia Militare di Modena
Scuola di applicazione di Torino
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Manlio Scopigno (Roma, 30 luglio 1963) è un generale italiano.

Biografia[1][modifica | modifica wikitesto]

Ha frequentato l'Accademia Militare di Modena e la Scuola di applicazione di Torino.
Nel 2006 è stato nominato Comandante del 186º Reggimento paracadutisti "Folgore" in Siena.
Dall'11 settembre 2012 al 26 settembre 2014 è stato il comandante della Brigata meccanizzata "Sassari".
Nel corso della sua carriera ha svolto molteplici attività continuative all'estero nei teatri operativi della Somalia, della Bosnia ed Erzegovina, del Kosovo, del FYROM e del Libano, in quest'ultimo al Comando del 186º Reggimento paracadutisti "Folgore".
È laureato in Scienze Strategiche presso l'Università degli Studi di Torino, dove ha acquisito anche il Master di II livello e in Scienze Diplomatiche Internazionali presso l'Università degli Studi di Trieste. È in possesso, inoltre, del Master di II Livello in Scienze Strategiche conseguito all'Università degli Studi di Torino, del Master in Studi Internazionali Strategico Militari conseguito all'Università degli Studi di Milano, del Master in Management e Gestione del Personale della Pubblica Amministrazione e del Master in Comunicazione Efficace, questi ultimi conseguiti presso la Scuola Superiore di Amministrazione Pubblica e degli Enti Locali.
Ha frequentato, inoltre, un master post universitario presso la Naval Post Graduate School in California sulla gestione delle risorse per la Difesa.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce d'argento al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«"Impiegato nell'ambito dell'operazione "Leonte 2" in qualità di comandante della task force di manovra "Italbatt 1" della "Joint task force - Lebanon" nazionale, ha impostato la propria azione di comando sull'esempio e sul sacrificio personale, evidenziando elevate sense di responsabilità e non comune spirito di abnegazione. Dotato di gendale intuito e di straordinarie qualità professionali, consolidate nel contesto di altri difficili teatri di operazione, ha rappresentato preciso e costante punto di riferimento per l'organizzazione e la condotta di innumerevoli attività di carattere operativo, svolte in ambiente diurno e notturno, finalizzate al conseguimento ed al mantenimento del livello di sicurezza necessario per poter operare nell'ambito dell'area di responsabilità. Determinato, lucido ed equilibrato, grazie alle sue eccezionali qualità, ha fornito con costante impegno un rendimento elevatissimo, adoperandosi sempre, anche in situazioni di criticità, in prima persona e con ogni energia, per assicurare il completo e corretto assolvimento dei compiti assegnati all'unità posta al suo comando. Nonostante le oggettive difficoltà dovute alle particolarità del clima e dell'ambiente, è riuscito a mantenere sempre alto e vigile il profilo operativo del personale alle sue dipendenze, che sotto la sua attenta e puntuale direzione ha portato a termine innumerevoli interventi diretti a favore della popolazione residente nei villaggi del settore di responsabilità, con uno straordinario ritorno di immagine del soldato italiano impegnato nell'opera di pacificazione. Sempre disponibile e motivato, chiarissimo esempio di comandante dalle grandi virtù militari che, profondamente legato alla specialità paracadutisti, ha contribuito in ogni circostanza al conseguimento degli obiettivi del contingente italiano, conferendo lustre alle Forze Armate e alla nazione in ambito internazionale". Tibnin (Libano), 10 aprile - 7 ottobre 2007.»
— 15 luglio 2009 [1]
Croce di bronzo al merito dell'Esercito - nastrino per uniforme ordinaria
«"Assistente militare del comandante del contingente multinazionale Kfor nell'ambito dell'operazione "JOINT GUARDIAN", ha interpretato il suo delicato ed impegnativo incarico con assoluta dedizione e lodevole intraprendenza, assicurando al proprio superiore un'assistenza impeccabile ed a tutto campo, pianificandone in modo inappuntabile l'intensissima attività, elaborando documenti di supporto, presentazioni e interventi in lingua inglese sempre efficaci ed accurati, instaurando eccellenti rapporti con i numerosi interlocutori militari e civili, italiani e stranieri, del comandante. Professionista di altissimo rango che, con il suo instancabile impegno e la sua straordinaria prestazione, ha apportato un contributo consistente al successo della missione di Kfor e sicuro prestigio alle Forze Armate italiane ed all'Italia nel contesto internazionale". Pristina (Kosovo), 03 aprile 2001 - 02 ottobre 2001.»
— 2 ottobre 2002 [2]
Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gen. Manlio Scopigno, su conlabrigatasassari.sardinia.it. URL consultato il 15 luglio 2016.
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