Mangia

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Mangia
frazione
Mangia – Veduta
Mangia – Veduta
Panorama di Mangia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Comune Sesta Godano
Territorio
Coordinate44°15′26.37″N 9°42′07.57″E / 44.257325°N 9.702103°E44.257325; 9.702103 (Mangia)
Altitudine180 m s.l.m.
Abitanti7 (2023)
Altre informazioni
Cod. postale19020
Prefisso0187
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantimangini
PatronoSant'Anna
Giorno festivo26 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mangia
Mangia

Mangia è una frazione del comune di Sesta Godano, nella val di Vara in provincia della Spezia. Mangia è una sorta di villaggio rurale fortificato, incassato in una stretta valle sul torrente omonimo, costruito con pietre fluviali arrotondate e caratterizzato da archi e volte realizzati con maestria architettonica sormontati da aie pensili. La frazione si compone di sei località: Mangia centro, Piano di Mangia, Piano, Peeio, Coggiola e Gea Grande.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vista dalla piazzetta
Vista pittoresca

Mangia è un piccolo centro di origine medioevale che ha una caratteristica unica: non è visibile da nessuna parte, se non quando si arriva nella piccola piazza.

A fondare Mangia, secondo la tradizione, è stata nel Trecento la famiglia Cerchi di Firenze, dove ebbe un gran peso politico, fu ricca e potente. Dilaniata da gelosie e lotte interne ai tempi della divisione in Guelfi bianchi e Guelfi neri, la famiglia Cerchi fu esiliata, insieme a Dante legato ai Cerchi, e una parte, oltrepassata la Lunigiana, venne a stabilirsi proprio a Mangia, dove fondò un paese invisibile ai nemici ancora assetati di vendetta e di sangue. E buona parte degli abitanti del paese ancora oggi fa di cognome Cerchi.

Nella parte alta del paese, oltre la chiesa di Sant'Anna, costruita intorno al 1650, inizia un'antica mulattiera che si inerpica tra le tipiche "piane" coltivate a vitigni; dopo poche centinaia di metri si giunge in un piccolo spiazzo da cui si gode un notevole panorama sulla valle del Mangia (il torrente affluente del Vara che scorre vicino al paese), si arriva nella zona detta "Zètuarda", un antico insediamento abitativo di cui sono ancora visibili ruderi semi inghiottiti dalla fitta vegetazione. Con molta probabilità si tratta del primo nucleo abitativo della futura Mangia, localizzato in posizione ancora più nascosta e difendibile dell'attuale. Il nome "Zètuarda" è stato trovato anche in diversi testi dove si parla tra l'altro, di un luogo di culto che potrebbe attribuire al luogo una qualche importanza sia dal punto di vista abitativo che storico. Nella tradizione orale si parla di una catastrofe naturale - terremoto o alluvione- che distrusse il centro abitato trascinandolo più in basso, dove fu ricostruito. I pavimenti con mosaici, presumibilmente della chiesa, negli anni sessanta erano ancora visibili nelle fasce coltivate a vigna e patate sotto poche decine di centimetri di terra.

La chiesa, un tempo riconoscibile almeno nei muri perimetrali per la classica pianta con l'abside, non è più rintracciabile, ingoiata dalla vegetazione spontanea o franata definitivamente. Le poche notizie, tramandate sempre oralmente dagli anziani, parlano di un luogo abitato fino ai primi anni del Novecento, poi abbandonato gradualmente e lasciato scomparire lentamente tra i rovi.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La festa patronale cade il 26 luglio in onore di Sant'Anna. Viene anche festeggiata la Madonna delle Grazie il primo lunedì dopo la Pentecoste.

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