Mandorla

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Mandorla
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
Zona di produzioneSicilia, Sardegna, Puglia, Calabria
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
RiconoscimentoP.A.T.
SettoreProdotti vegetali allo stato naturale o trasformati

La mandorla è il seme commestibile del mandorlo.

Con la denominazione di mandorle è anche riconosciuto come un prodotto tipico siciliano, sardo, calabrese e pugliese[1][2], inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).[3]

Mandorli fioriti, inizi di febbraio del 2019, Alcalalí (provincia di Alicante), Spagna.

Informazioni nutrizionali[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i semi oleaginosi, le mandorle hanno un alto contenuto calorico, pari a circa 500-600 kcal/100 g, e sono costituite al 50% di lipidi; i suoi grassi sono per la maggior parte insaturi.

In 100 g di prodotto, la mandorla dolce contiene: 571 calorie, proteine 24,19 g, grassi 50,61 g, carboidrati 2,74 g, edibile 80 g; la vitamina E è presente in ragione di 23,6–26 mg su 100 g di prodotto edibile.

Il minerale più rappresentato nella mandorla è il magnesio (100 g di mandorle sgusciate ne contengono 270 mg circa). Il ferro è circa 3 mg, il calcio 220 mg.

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Uso alimentare[modifica | modifica wikitesto]

Le mandorle sono un ingrediente molto utilizzato in diverse cucine tradizionali nell'area del Mediterraneo, in particolare nella cucina siciliana, sia nel dolce che nel salato. Si raccolgono a mano e con delle verghe (bastoni flessibili lunghi dai 3 ai 5 m) nel periodo agosto-settembre e sono usate sia in cucina (pesto alla trapanese) che in pasticceria (confetti, biscotti, pasticcini, marzapane).

Una tra le bevande più diffuse preparate con le mandorle è il latte di mandorla, una bibita molto energetica (la mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, magnesio, ferro e calcio) utilizzata soprattutto nelle calde estati dei Paesi mediterranei. Si prepara con le mandorle dolci e lo zucchero. Lo sciroppo va servito allungato con acqua freschissima. Comunque, con la denominazione "latte di mandorla" è riconosciuto un prodotto tipico siciliano, inserito nella lista dei P.A.T. del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali[3]. In Sicilia è anche comune la granita di mandorla.

Utilizzo terapeutico[modifica | modifica wikitesto]

[4]Le mandorle sono particolarmente indicate nelle diete di soggetti con patologie croniche e metaboliche, come diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia.

Sono 2 gli studi scientifici che supportano questa tesi. In un primo studio del 2011[5], è stato dimostrato che 56 gr di mandorle introdotte nella dieta quotidiana, hanno effetti benefici sul controllo glicemico, sul profilo lipidico e sui depositi di grasso. Questi effetti sembrerebbero in grado di abbassare il rischio di malattie cardiovascolari in pazienti con diabete di tipo 2.

L'altro studio, condotto dall'American Diabetes Association[6], ha evidenziato come una dieta che comprende il 20% delle calorie che derivano dalle mandorle per un periodo di 16 settimane, aumenta la sensibilità all'insulina e fa diminuire i livelli di colesterolo LDL in persone con pre-diabete.

Nella cosmesi[modifica | modifica wikitesto]

Dal frutto del mandorlo si estrae, tramite spremitura a freddo, un olio limpido e inodore che si usa come emolliente per le pelli secche e sensibili. L'olio di mandorle dolci è altamente eudermico, non comedogenico e di facile assorbibilità, ricco in vitamina E, B e minerali. Può essere usato come olio da massaggio, anche aromatizzato con oli essenziali (in concentrazione tra lo 0,5 e il 3%) per profumare la pelle o usato come base per unguenti e creme da massaggio.

Mandorle dolci, mandorle amare e armelline[modifica | modifica wikitesto]

Le mandorle sono per lo più dolci, ma esiste una parte di coltivazione di mandorle amare: questi semi sono considerati tossici perché contengono amigdalina che può causare avvelenamento da cianuro; se ingerite in quantità possono provocare cefalee, vomito e nei casi più gravi la morte, soprattutto nei bambini. Tuttavia in quantità confacenti (e spesso in associazione con le mandorle dolci) vengono impiegate in preparazioni per l'alimentazione come gli amaretti, a cui danno un gusto e una palatabilità particolare e inconfondibile; si usano altresì per produrre liquori, estratti per dolci e insaporire alimenti tradizionali.

Le armelline sono invece i semi contenuti nei noccioli di albicocca e pesca. Si deve anche considerare che le armelline vengono lavorate industrialmente per togliere l'amaro: si ottengono così le “armelline dolci”, concorrenti delle mandorle dolci, per il prezzo di norma inferiore del 30-40%.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

I maggiori produttori di mandorla nel 2020[7]
Paese Produzione (tonnellate)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti 2 370 021
Bandiera della Spagna Spagna 416 950
Bandiera dell'Australia Australia 221 886
Bandiera dell'Iran Iran 164 348
Bandiera della Turchia Turchia 159 187
Bandiera del Marocco Marocco 134 436
Bandiera dell'Italia Italia ?
MONDO 4 140 043

Prodotti tipici[modifica | modifica wikitesto]

Italia[modifica | modifica wikitesto]

Grecia[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte della produzione in Grecia proviene dalla regione di Almyros.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandorla di Toritto - Presìdi Slow Food, su Fondazione Slow Food. URL consultato il 24 agosto 2023.
  2. ^ Stefania Mola, La Puglia che nessuno conosce, Newton Compton Editori, 2 dicembre 2022, ISBN 978-88-227-6420-1. URL consultato il 24 agosto 2023.
  3. ^ a b Elenco prodotti agroalimentari tradizionali sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, su politicheagricole.it.
  4. ^ Mandorle, su Humanitas. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  5. ^ (EN) Sing-Chung Li, Yen-Hua Liu e Jen-Fang Liu, Almond consumption improved glycemic control and lipid profiles in patients with type 2 diabetes mellitus, in Metabolism - Clinical and Experimental, vol. 60, n. 4, 1º aprile 2011, pp. 474–479, DOI:10.1016/j.metabol.2010.04.009. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  6. ^ (EN) Michelle Wien, David Bleich e Maya Raghuwanshi, Almond consumption and cardiovascular risk factors in adults with prediabetes, in Journal of the American College of Nutrition, vol. 29, n. 3, 2010-06, pp. 189–197, DOI:10.1080/07315724.2010.10719833. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Food and Agriculture Organization of The United Nations, FAOSTAT, su fao.org. URL consultato il 7 agosto 2020. Aggiornato il 17 maggio 2022.
  8. ^ Regolamento (UE) n. 229/2010 della Commissione, del 18 marzo 2010, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette «Ricciarelli di Siena» (IGP) Gazzetta ufficiale n. L 069 del 19/03/2010. Consultato il 3 novembre 2012.
  9. ^ https://www.misya.info/ingrediente/amaretto-di-saronno

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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