Mammillaria longimamma

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Mammillaria longimamma
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Caryophyllales
Famiglia Cactaceae
Sottofamiglia Cactoideae
Tribù Cacteae
Genere Mammillaria
M. longimamma
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Caryophyllidae
Ordine Caryophyllales
Famiglia Cactaceae
Genere Mammillaria
Specie M. longimamma
Nomenclatura binomiale
Mammillaria longimamma
DC., 1828
Sinonimi

Dolichothele longimamma

Mammillaria longimamma DC., 1828 è una pianta succulenta della famiglia delle Cactaceae originaria del Messico.[2]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico longimamma significa lunga mammella, e sta ad indicare la caratteristica più evidente della pianta, i suoi lunghi tubercoli.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tipici tubercoli di M. longimamma
M. longimamma in fioritura

È una pianta inizialmente solitaria, ma che col tempo può formare dei larghi gruppi. La pianta è di forma globulare, alta e larga anche 10 cm, ricoperta da tubercoli molto lunghi. Ogni tubercolo porta in cima un'areola provvista di 8-10 spine radiali lunghe 12-20mm e una spina centrale leggermente più lunga, il colore delle spine è marrone molto chiaro.
I fiori, come in tutti i rappresentanti del genere Mammillaria , nascono all'ascella dei tubercoli. Sono di colore giallo limone, larghi e lunghi 4–6 cm. Lo stimma è giallo.
Le radici sono carnose e hanno bisogno di un adeguato contenitore in coltivazione. Il frutto è liscio e di colore verde giallastro, pieno di piccoli semi di color marrone. In Europa la pianta fiorisce da maggio a luglio.[senza fonte]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

M. longimamma è diffusa in natura negli stati messicani di Hidalgo e Querétaro, ad altitudini di 1000–2200 m.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

È conosciuta una varietà senza spine centrali chiamata M.longimamma var. uberiformis. In passato questa varietà è stata considerata da alcuni autori una specie a sé stante.

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La Lista rossa IUCN classifica Mammillaria longimamma come specie vulnerabile.[1]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta non troppo difficile da coltivare, che ha bisogno di un substrato poroso e ben drenante, le innaffiature devono essere regolari in estate e sospese in inverno.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Gómez-Hinostrosa, C., Sánchez , E., Guadalupe Martínez, J. & Bárcenas Luna, R. 2017, Mammillaria longimamma, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 5 aprile 2022.
  2. ^ (EN) Mammillaria longimamma, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 aprile 2022.

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