Macroderma gigas

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Pipistrello fantasma
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Megadermatidae
Genere Macroderma
Miller, 1906
Specie M.gigas
Nomenclatura binomiale
Macroderma gigas
Dobson, 1880
Sinonimi

M.saturata

Areale
In chiaro le zone dove era presente in passato.

Il pipistrello fantasma (Macroderma gigas Dobson, 1880) è un pipistrello della famiglia dei Megadermatidi, unica specie del genere Macroderma (Miller, 1906), diffuso in Australia.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 100 e 140 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 105 e 117 mm, la lunghezza delle orecchie tra 47 e 56 mm, la lunghezza della tibia tra 44 e 45 mm, un'apertura alare fino a 60 cm e un peso fino a 216 g.[3] È il più grande microchirottero al mondo.

Caratteristiche craniche e dentarie[modifica | modifica wikitesto]

Il cranio presenta una regione frontale ampliata, la zona inter-orbitale fortemente concava e le ossa post-orbitali e antero-orbitali ben sviluppate. Il primo premolare superiore è mancante.

Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:

3 1 1 0 0 1 1 3
3 2 1 2 2 1 2 3
Totale: 26
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti dorsali sono biancastre con le punte dei peli bruno-grigiastre chiare, mentre le parti ventrali, la testa, le orecchie, la foglia nasale e le membrane alari sono marroni chiare. Alcune popolazioni del Queensland sono molto più scure. Il muso è largo, con il labbro inferiore che si estende oltre quello superiore, gli occhi sono relativamente grandi e circondati da anelli più scuri. La foglia nasale è lunga, con i bordi convessi, la porzione anteriore discoidale ed è attraversata longitudinalmente da un rilievo. Le orecchie sono lunghe ed erette, unite tra loro lungo il margine interno per circa la metà della loro lunghezza. L'estremità del secondo dito si estende oltre la prima falange del terzo. Gli artigli delle dita dei piedi sono robusti e ricurvi. La coda è ridotta ad un tubercolo parzialmente nascosto nella pelliccia ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni attraverso il naso sotto forma di impulsi di breve durata e bassa intensità a frequenza modulata con picchi fino a 56 kHz.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Vive solitario od in piccoli gruppi. Si rifugia in grotte, crepacci e vecchie miniere in aree tropicali. Esce dai siti di riposo solo dopo il tramonto. Il suo volo è abbastanza lineare. Può percorrere 1,9 km per raggiungere le zone dove cacciare. Si spostano stagionalmente in funzione delle condizioni meteorologiche.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di topi, roditori nativi, piccoli marsupiali, altri pipistrelli, uccelli, rettili e anche insetti. Si cala sulla preda dall'alto, la avvolge nelle ali e poi la morde sul collo e sulla testa. Trasporta poi il corpo in un punto elevato.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Gli accoppiamenti avvengono in aprile. Le femmine si aggregano in colonie durante il periodo della gestazione, che termina solitamente con il parto di un solo piccolo. Iniziano a volare dopo 7 settimane. Lo svezzamento avviene solitamente a marzo. Raggiunge la maturità sessuale dopo 2 anni di vita. L'aspettativa di vita in cattività è di 16 anni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Australia Occidentale centro-occidentale e settentrionale, Territorio del Nord settentrionale, Queensland nord-orientale e sulle isole di Groote Eylandt e Wellesley.

Vive nelle foreste pluviali, savane tropicali, savane alberate, mangrovie ma anche in zone più aride.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerata la popolazione poco numerosa (circa 10.000 adulti), diminuita di circa il 10% nelle ultime 3 generazioni e l'areale frammentato, classifica M.gigas come specie vulnerabile (VU).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) McKenzie, N. & Hall, L. 2008, Macroderma gigas, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Macroderma gigas, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Novak, 1999.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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