MAGI '900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Magi '900
Ingresso principale del museo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPieve di Cento
IndirizzoVia Rusticana A/1
Coordinate44°42′38.25″N 11°18′09.51″E / 44.710625°N 11.302642°E44.710625; 11.302642
Caratteristiche
Tipoarte
Istituzione2000
Apertura2000
Visitatori1 700 (2021)
Sito web

Il MAGI '900, è un museo privato situato a Pieve di Cento, nella città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna.

Il museo nasce da un'idea dell'imprenditore Giulio Bargellini ed è caratterizzato da una suddivisione "generazionale" delle opere esposte.

Ospita oltre 2.000 opere d’arte contemporanea per 9.000 metri quadrati di spazio espositivo, che si espandono in un singolare edificio di archeologia industriale – un silo granario degli anni Trenta riconvertito a museo su progetto dell'architetto Giuseppe Davanzo – cui sono state accostate due nuove strutture espositive e un grande giardino dedicato alla scultura.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio che ospita il museo è un silo per lo stoccaggio del frumento costruito nel 1933, con una superficie complessiva di 4.000 distribuiti su sei piani. L'edificio, ormai in disuso, venne acquistato da Bargellini che, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Pieve di Cento, ne finanziò il restauro e l'adattamento a struttura museale, su progetto dell'architetto Giuseppe Davanzo.

Dopo che vi si è celebrata la "Prima giornata dell'artista" (27 novembre 1999), il museo è stato ufficialmente inaugurato il 27 febbraio 2000.

La collezione[modifica | modifica wikitesto]

L'identità di museo privato, l'unico ad avere interamente questo carattere in Italia, fa sì che la varietà delle raccolte del MAGI sia strettamente legata alla personalità del collezionista.

In oltre quarant'anni di passione e soprattutto curiosità per l'arte, Giulio Bargellini ha acquisito un patrimonio di circa 2000 opere, acquistate o donategli dagli artisti. A queste si sono aggiunte opere concesse in deposito al museo da artisti, enti e collezionisti. Nella costruzione di questo considerevole corpus, sono entrate in gioco diverse dinamiche: dal rapporto personale con gli autori alla fascinazione per un determinato momento storico, dall'opportunità di un acquisto importante alla volontà di sostenere progetti di ricerca innovativi.

Ne deriva una collezione eclettica e vitale, capace di sorprendere per alcune peculiarità rare, di rivelare aspetti inediti, di incantare con piccoli capolavori, talvolta persino di provocare, certamente non omogenea, senza pretese di completezza e definizione, e proprio per questo ampiamente rappresentativa dello spirito contemporaneo.

Il gusto eclettico e le amicizie con gli artisti, le passioni e le intuizioni del suo fondatore e una costante attività espositiva e propositiva hanno infatti portato alla costituzione di una collezione permanente che spazia dalla Belle Époque alle ultime tendenze, dai vivaci colori futuristi alle sculture metafisiche in bronzo di Giorgio de Chirico, dai Maestri Storici del Novecento all’avanguardia degli anni Sessanta e Settanta, da centinaia di quadri in miniatura della Collezione Minima 8x10 appartenuta di Cesare Zavattini fino alla produzione di autori africani e sudamericani.

Moltissimi sono i nomi di artisti noti e ben storicizzati, ma molti sono anche gli artisti meno conosciuti, alla cui professionalità e originalità si rende comunque merito, in un allestimento articolato per nuclei tematici che si differenzia dai modelli più diffusi nel panorama museale contemporaneo.

Grandi capolavori già ben storicizzati, spesso richiesti per mostre istituzionali, si affiancano a piccole raccolte inusuali, mentre diverse personalità italiane ed internazionali sono messe a confronto nella successione delle sale.

Attualmente[quando?] l'allestimento permanente prevede diversi nuclei d'eccellenza. Le opere non esposte sono conservate negli spazi museali in attesa di un ulteriore ampliamento della struttura, già predisposto.

La collezione permanente comprende circa 900 tra dipinti, sculture ed opere grafiche e si arricchisce ogni anno grazie soprattutto a donazioni. Uno dei nuclei più importanti è costituito da circa 100 opere che costituivano la cosiddetta "Collezione 8x10" di Cesare Zavattini. Tra gli artisti le cui opere sono presenti nella collezione ci sono:

La visita si articola tra forme, materiali, colori, temi e poetiche che mutano di sezione in sezione, offrendo un’immersione nelle arti visive.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla collezione permanente e alle mostre temporanee, che si visitano a pagamento con diverse formule tariffarie, nello spazio OPEN BOX il museo offre sempre esposizioni ed eventi culturali gratuiti. Il MAGI '900 organizza visite guidate individuali, tematiche o personalizzate e propone laboratori creativi per bambini e atelier per adulti, finalizzati a comprendere l’arte praticandone le tecniche più innovative, nell’ottica di offrire un’esperienza completa al pubblico. Il dipartimento didattico MAGICOMAGI propone un'ampia offerta di percorsi didattici, laboratori e visite animate per le scuole.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ITEN) Valeria Tassinari, Il museo: MAGI '900, arte, cultura, scienza, filantropia, sport, ambiente, Poggibonsi, Carlo Cambi Editore, 2014, ISBN 978-88-640-3180-4.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su magi900.com. Modifica su Wikidata
  • Museo Magi900, su MiBAC – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. URL consultato il 2 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2020).