Melezet

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Melezet
frazione
Melezet – Veduta
Melezet – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Comune Bardonecchia
Territorio
Coordinate45°03′40″N 6°41′02″E / 45.061111°N 6.683889°E45.061111; 6.683889 (Melezet)
Altitudine1 367 m s.l.m.
Abitanti150
Altre informazioni
Cod. postale10052
Prefisso0122
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Melezet
Melezet

Melezet è una frazione del comune di Bardonecchia, posta a 1367 m sul livello del mare, già comune autonomo fino al 1927 quando fu riunito a quello di Bardonecchia con Regio decreto 16 giugno 1927, n. 1140.

Il territorio si trova nei pressi del confine tra Italia e Francia, a ovest dell'abitato di Bardonecchia, lungo la strada provinciale 216. È una località turistica, che raggiunge il massimo di popolamento nel periodo invernale, grazie alle sue piste da sci, recentemente modernizzate con nuovi impianti di risalita grazie ai XX Giochi olimpici invernali. Gli impianti, insieme a quelli di Colomion, Les Arnauds e Jaffreau fanno parte del comprensorio Bardonecchia Ski gestiti dalla Colomion S.p.a. La pista half-pipe per snowboard è la più lunga del mondo.

Anche nel periodo estivo si registra una buona affluenza, grazie alle svariate attività organizzate dal comune di Bardonecchia e al gran numero di passeggiate in quota.

Comprensorio sciistico[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente nato come comprensorio indipendente, fa parte ormai da oltre tre decenni del Comprensorio Colomion-Les Arnaud-Melezet.

Gli impianti installati specificatamente a Melezet sono sette:

  1. Skilift baby, sciovia di 51 m di dislivello, partenza a livello paese, serve una pista per principianti
  2. Seggiovia Melezet - Chesal, seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico con stazione intermedia, dislivello 452 m, serve due piste poste ai lati, e relative varianti. Partendo dal livello paese, porta a poco più di 1800 m.s.l., in località Chesal, di dove si dipartono altri tre impianti di risalita e, poco più in basso un quarto. Funge quindi sia da impianto di arroccamento che di risalita.[1] Le relative piste sono dotate di impianti d'innevamento artificiale
  3. Seggiovia Selletta, Leitner quadriposto con dislivello 389 m, ha sostituito una seggiovia biposto e uno ski-lift nella stagione sciistica 2019-20.
  4. Skilift Chesal-Seba, sciovia di dislivello 434 m, parte discosto ma poco più sotto l'arrivo della Seggiovia Melezet - Chesal; serve una pista parte della quale condivisa con la sciovia del bosco
  5. Seggiovia del bosco, seggiovia di dislivello di 348 m, parte una ventina di metri di dislivello sotto la partenza dello Skilift Chesal-Seba e da questa discosto; serve due piste, parte di una delle quali condivisa con lo Skilift Chesal-Seba
  6. Skilift del Vallon Cros, di dislivello 185 m, parte dall'arrivo della seggiovia del bosco, al centro di un ampio anfiteatro e raggiunge il punto più alto (s.l.m.) del sistema di impianti sciistici di Melezet (2400 m circa)

cui va aggiunta la pista per l'Half-pipe, che corre parallela alla seggiovia Melezet - Chesal dalla partenza della medesima.

Il comprensorio è collegato alle piste di Les Arnauds e del Colomion tramite discese di raccordo, regolarmente mantenute.

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Nella chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Antonio abate vi sono affreschi del '500. Sulla piazzetta che fronteggia l'ingresso della chiesa c'è una pregevole fontana in pietra, con catino esagonale, del 1732, opera dello scultore Jean André, come recita la scritta su uno dei lati del catino. Nell'antica e restaurata Cappella di Nostra Signora del Carmine vi è un piccolo Museo.

Verso Pian del Colle, falsopiano attraverso il quale si raggiunge la Valle Stretta e il Colle della Scala, sorge la Cappella di San Sisto, che fu eretta nel XV secolo e vi sono rappresentate in affresco vicende della vita di Papa Sisto II e di Lorenzo, suo diacono e, all'esterno, il Giudizio Universale.

La scuola d'intaglio[modifica | modifica wikitesto]

Melezet fu sede di una scuola di pittura, scultura e architettura che ebbe notorietà in tutta la Valle di Susa e nella Valle della Moriana tra il XV e il XVIII secolo. Gli artigiani del Melezet si tramandarono in particolare l'arte dell'intaglio del legno, non disdegnando naturalmente anche la pietra come materiale per la scultura: caso del citato Jean André. La durata dell'inverno, durante il quale i lavori dell'agricoltura e la pastorizia erano ridotti al minimo, favorivano l'attività artistica.

È tipica la rappresentazione di grappoli di frutti e fiori, dalle dimensioni più svariate, dipinti a colori vivaci. Oggi in Melezet esiste una vera e propria scuola di intaglio.

Galleria d'immagini di Melezet[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gli impianti delle località sciistiche si possono definire, in base alla loro funzione, di risalita o di arroccamento. I primi vengono utilizzati direttamente dallo sciatore per risalire al punto di inizio della (o delle) pista percorsa sciando; i secondi hanno una pura funzione di trasferimento degli sciatori, o per portarli in quota, da dove iniziano gli impianti di risalita (e dove terminano le corrispondenti piste), o per trasferirli (in certi casi anche in linea orizzontale o quasi) da un gruppo di piste o da un comprensorio a un altro. A differenza di quelli di risalita, gli impianti di arroccamento vengono utilizzati in entrambi i sensi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Di Pascale e Alberto Re, Bardonecchia e le sue valli, Ed. a cura dell'Azienda Autonoma di Soggiorno di Bardonecchia, 1979
  • Maria Luisa Tibone, Bardonecchia, i percorsi della memoria, Omega Edizioni, Torino, 2003, ISBN 88-7241-265-X
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2009
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valli di Bardonecchia, Borgone Susa 2009
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2010

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