Lythrum portula

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Salcerella erba-portula
Lythrum portula
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi II
Ordine Myrtales
Famiglia Lythraceae
Sottofamiglia Lythroideae
Genere Lythrum
Specie L. portula
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Myrtales
Famiglia Lythraceae
Sottofamiglia Lythroideae
Genere Lythrum
Specie L. portula
Nomenclatura binomiale
Lythrum portula
(L.) D.A.Webb, 1967
Sinonimi

Peplis portula
L.

Nomi comuni

Porcellana d'acqua

Lythrum portula ((L.) D.A.Webb, 1967), comunemente nota come salcerella erba-portula, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae, diffusa in Europa e Nordafrica[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L. portula è una pianta glabra, con fusti striscianti e ramificati che radicano liberamente. Le foglie sono opposte fra loro ed i fiori sono isolati all'ascella delle foglie. Essi hanno, di solito, sei petali rosa circondati da dei sepali bruni, non hanno peduncoli e sono grandi poco più di un millimetro. I frutti sono delle capsule brune e globose.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie ha come habitat i terreni fangosi, anche se una condizione di immersione non reca molti danni alla pianta. Essa è distribuita in tutta Italia, e, soprattutto nelle isole[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcuni[senza fonte], le enormi differenze con Lythrum salicaria collocano questa specie nel genere Peplis. Secondo altri[senza fonte], nel genere Portulaca, in quanto è molto simile a Portulaca oleracea (la "porcellana").

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lythrum portula, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Lythrum portula (L.) D.A.Webb | Plants of the World Online | Kew Science, su Plants of the World Online. URL consultato il 17 febbraio 2021.
  3. ^ Sandro Pignatti. "Flora d'Italia"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Press J. R., Sutton D. A., Tebbs B. M., Guida pratica ai fiori spontanei in Italia, Selezione Reader's Digest, 1983, ISBN 978-88-7045-066-8.

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