Luigi Comel

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Ritratto di Luigi Pajer de Monriva

Luigi Comel (Gorizia, 21 giugno 1866Gorizia, 2 agosto 1934) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per aver insegnato alla Scuola Reale Elisabettina di Rovereto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Comel nasce il 21 giugno 1866 a Gorizia, all'epoca parte della Contea Principesca di Gorizia e Gradisca sotto la sovranità dell'Impero austro-ungarico.[1][2] È figlio di Stefano Comel, locandiere, e Maria Visin.[1] Studia all'Accademia di belle arti di Vienna dal 1887 al 1891 e l'anno seguente frequenta un corso di perfezionamento alla Scuola d'arte industriale istituita presso il Museo per l'arte e l'industria.[3] Rientrato a Gorizia nel 1892, abbandona l'attività di pittore per dedicarsi all'insegnamento del disegno a mano libera presso l'Istituto magistrale femminile e il Ginnasio.[1][2][3]

Nel 1895 è assegnato alla Scuola Reale Elisabettina di Rovereto, dove ottiene la qualifica di professore ordinario nel 1898.[1][2][4] Qui ebbe come allievi importanti artisti quali Fortunato Depero, Roberto Iras Baldessari, Tullio Garbari, Fausto Melotti, Oddone Tomasi e Luigi Bonazza, gli architetti Luciano Baldessari e Giorgio Wenter Marini e l'aviatore Giovanni Battista Caproni.[1][2][4][5]

Il 25 marzo 1899 sposa Giuditta Paulini, da cui ha i figli Fiorina (nata il 29 luglio 1900) e Alvise (nato il 9 marzo 1902).[4] Nel 1913 torna a Gorizia, dove lavora presso il nuovo Ginnasio reale italiano, e nel 1915 allo scoppio della prima guerra mondiale si trasferisce a Vienna, dove insegna presso una scuola media per profughi italiani.[1][2][4]

Nel 1918 torna a Gorizia, dove riprende l'insegnamento al Ginnasio e all'Istituto magistrale, di cui è nominato vicepreside.[1][2][4] Si spegne a Gorizia il 2 agosto 1934.[1][2][4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Aldo Rizzi, Luigi Comel, in Dizionario biografico degli italiani, Treccani. URL consultato il 4 novembre 2014.
  2. ^ a b c d e f g Luigi Comel, su istitutomatteucci.it, Istituto Matteucci. URL consultato il 4 novembre 2014.
  3. ^ a b Roberto Pancheri, Luigi Comel, il professore che rinunciò a essere artista, in Maurizio Scudiero (a cura di), Allievi artisti alla Scuola reale elisabettina di Rovereto, Trento, U.C.T., 2006.
  4. ^ a b c d e f Gianfranco Zandonati, Alvise Comel: una vita dedicata allo studio e alla ricerca, un legame indissolubile con l'Accademia Roveretana degli Agiati (PDF), Accademia Roveretana degli Agiati, 2005. URL consultato il 4 novembre 2014.
  5. ^ Bruno Passamani, Alle origini del mestiere. Mostra delle opere grafiche eseguite dagli ex allievi del prof. Luigi Comel della Scuola reale elisabettina di Rovereto (1907–1913), in Alle origini del mestiere, Calliano, R. Manfrini, 1976.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Alle origini del mestiere. Mostra delle opere grafiche eseguite dagli ex allievi del prof. Luigi Comel della Scuola reale elisabettina di Rovereto (1907–1913), Calliano, R. Manfrini, 1976.
  • Giuseppe Caprin, Pianure friulane, Trieste, Stabilimento artistico tipografico G. Caprin, 1892.
  • Alvise Comel, Artisti trentini in erba a Rovereto. In memoria del prof. Luigi Comel, Udine, Arti grafiche friulane, 1974.
  • Alvise Comel, Luigi Comel pittore goriziano, 1866–1934, Udine, Arti grafiche friulane, 1976.
  • Ranieri Mario Cossar, Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone, Arti grafiche fratelli Cosarini, 1948.
  • Licio Damiani, Arte del Novecento, in Friuli, Udine, Del Bianco, 1978.
  • Lia de Finis (a cura di), La Scuola Reale Elisabettina di Rovereto. Docenti e allievi nel contesto del primo Novecento, Calliano, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, 2008.
  • Maurizio Scudiero (a cura di), Allievi artisti alla Scuola reale elisabettina di Rovereto, Trento, U.C.T., 2006.
  • Aldo Rizzi, COMEL, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 27, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982. URL consultato il 21 luglio 2016. Modifica su Wikidata

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